venerdì, luglio 09, 2010

IN RICORDO DELL'AMICO RAFFAELE ANARDU

Quando muore qualcuno è difficile trovare parole di conforto, parole che riescano ad esprimere il senso di vuoto, sgomento, assenza, dolore che si accompagnano ad un tale evento.
Quando poi tutto accade all’improvviso… senza una spiegazione….. senza darci nemmeno la possibilità di dire “ti voglio bene” alla persona che amiamo…..il dolore è assoluto e quasi assordante nel suo muto silenzio.
Nel caso di Raffaele Anardu, la morte si è travestita da natura, da finta quiete, portandolo via all’affetto dei suoi cari e di tutto Villaggio Dora nel modo più impensato, durante una giornata tranquilla, come tante, trascorsa a pescare.

In questi casi molti si domandano allora quale senso abbia la vita, se essa può essere spezzata in fondo così facilmente…se tutto può finire così da un momento all’altro, lasciandoci attoniti e con una sola domanda “Perché?”.
Qualcuno trova le proprie risposte nella fede…altri semplicemente si chiudono nel proprio dolore.

La risposta che io dò a me stesso è ancora diversa.
Noi siamo ciò che lasciamo…..siamo la traccia che continua a vivere anche dopo di noi, e di certo Raffaele ha lasciato delle tracce indelebili e importanti del suo passaggio sulla terra: è stato marito, padre, amico, compagno di battute di pesca e risate, esperto conoscitore di funghi,….è stato tante cose. E tutte queste cose ci mancheranno, i suoi pregi e anche i suoi difetti.
Quando si sente la mancanza di qualcosa significa che essa è stata importante, che ha avuto un valore nella nostra vita.
L’amore e la commozione che ieri hanno avvolto la chiesa nella quale si è svolto il rosario ed oggi il funerale sono la testimonianza che in fondo lui resterà tra noi, perché ha saputo donare e donarsi agli altri.

Ognuno di noi lo ricorderà a modo suo…..ma quel che è certo è che ora sta a noi far sì che la sua memoria non cessi di esistere, continuando a vivere facendo tesoro di tutto ciò che lui con la sua presenza ci ha insegnato.
La vita non si misura in giorni, in ore, in secondi….ma si misura in base alle opere compiute, in base a quanto della vita che viviamo è davvero vita e non tempo.
La vita di Raffaele è stata una vita vissuta, che ha dato frutti importanti e che ha permesso anche ai suoi figli di diventare ciò che sono.
Ed è a loro che in questo momento voglio comunicare la mia vicinanza: alla moglie di Raffaele ed ai suoi figli, in particolare a Roberto, mio caro amico da sempre. Insieme ne abbiamo passate tante…. ed anche in questo momento non sei solo, ma hai accanto molte persone come me che ti vogliono bene e che ti saranno accanto, pur nella consapevolezza che solo il tempo riuscirà pian piano ad alleviare questo dolore e rimarginare questa ferita.

Un tempo mia nonna mi ricordava “polvere sei e polvere ritornerai”e non lo faceva per essere macabra, ma per ricordarmi che il tempo che abbiamo non è infinito e che dobbiamo viverlo meglio che possiamo: non dobbiamo perdere nemmeno un secondo per dire “ti voglio bene” a chi ci sta vicino e dobbiamo seguire i valori che ci sono stati insegnati per renderli eterni davvero.
Le persone che amiamo continuano a vivere nei nostri gesti, nei nostri valori, nel modo che abbiamo di vivere la nostra esistenza.

Oltre a dire a Roberto che gli voglio bene e che gli sarò accanto in questo momento, vorrei chiudere con un testo che secondo me esprime il senso delle mie parole.

La morte non è niente di Henry Scott Holland

La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Nonostante il dolore dobbiamo trovare il coraggio di affrontare la vita, perché sarebbe questo che lui vorrebbe da noi.