giovedì, marzo 31, 2011

LA RUSSA MANDA A "FARE IN CU" FINI

Il Ministro della Difesa italiano On. Ignazio La Russa perde le staffe durante i lavori della Camera dei Deputati e manda a "Fare in cu" il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini.

lunedì, marzo 28, 2011

AIAZZONE: SCATTANO LE MANETTE PER GLI UTILIZZATORI DEL MARCHIO

Aiazzone, scattano le manette per gli utilizzatori del marchio
Arrestati Borsano e Semeraro, titolari di Mete Spa
Le accuse: bancarotta, evasione fiscale e riciclaggio

Evasi oltre dieci milioni di euro.
Tra gli arrestati anche l'ex patron del Torino Gianmauro Borsano
 
TORINO
Negli anni ’80 il mobilificio Aiazzone, grazie anche allo slogan «provare per credere», era uno dei marchi più conosciuti nella vendita di mobili in Italia. Oggi sono finiti in manette tre imprenditori che di quel marchio erano gli attuali utilizzatori. Si tratta degli imprenditori Gianmauro Borsano, già patron del Torino, Renato Semeraro e Giuseppe Gallo.

Omesso pagamento delle imposte, bancarotta documentale e per distrazione, a seconda delle posizioni processuali, i reati contestati dai pm della Procura di Roma. I provvedimenti hanno riguardato anche il commercialista Marco Adami, finito ai domiciliari, mentre per un avvocato romano, Maurizio Canfora, è stata disposta la sospensione dall’esercizio della professione. Le misure cautelari sono state emesse dal gip Giovanni De Donato su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti Francesca Loy e Francesco Ciardi.

I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza. Nell’inchiesta, iniziata nel marzo del 2010, sono indagate, in totale, dieci persone. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno provveduto anche ad un sequestro preventivo, anche per equivalente, per un valore di oltre 50 milioni di euro. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i tre imprenditori arrestati svuotavano sistematicamente le società del Gruppo, tra cui la capofila B&S e la Mete Spa, indebitate con il fisco mediante fittizie cessioni di immobili e di partecipazioni societarie, prelevamenti in contanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli arrestati facevano, quindi, confluire la parte attiva delle aziende stesse (dipendenti, rami d’azienda e beni immobili) in nuove società appositamente costituite.

In una seconda fase gli arrestati, in modo fraudolento, cedevano la rappresentanza delle società oramai depauperate ad un cittadino bulgaro che provvedeva al trasferimento delle società in Bulgaria con la conseguente cancellazione dal registro delle imprese italiano al fine di scongiurare il procedimento di fallimento. Gli inquirenti hanno accertato, inoltre, che Borsano, Semeraro (solo omonimo dell’attuale proprietario del Lecce calcio) e Gallo, per le ulteriori società del gruppo tra cui Holding dell’Arredo Srl hanno chiesto a diversi tribunali di essere ammessi al concordato preventivo per evitare sempre il fallimento fornendo, però, garanzie patrimoniali inesistenti.

Tratto da LA STAMPA

SCUOLA: PIEMONTE, 300 MAESTRE RISCHIANO IL POSTO


Scuola, in bilico anche le iscrizioni ai nuovi licei
maria teresa martinengo
TORINO


Ad Asti l’allarme è scattato ieri, fatti e rifatti i conti, Cuneo è a rischio e Torino segue a ruota: i tagli all’organico delle scuole l’anno prossimo potrebbero produrre esuberi tra gli insegnanti di scuola primaria in ruolo. Questo, almeno, è l’allarme, sulla base della ripartizione fatta dall’Ufficio Scolastico Regionale dei 1466 posti (796 alla primaria, 65 alle medie e 605 alle superiori) che il Piemonte deve eliminare e in attesa di conoscere il numero dei pensionamenti in ciascun grado di scuola.

Per questa ragione FlcCgil, Cisl e Uil Scuola hanno chiesto un incontro urgente con l’Usr e mercoledì i segretari Rodolfo Aschiero, Enzo Pappalettera e Diego Meli (confermato segretario nel congresso regionale dei giorni scorsi) incontreranno il vice direttore regionale del Miur Silvana Di Costanzo.

L’attenzione è concentrata sulla scuola primaria, che a Torino significherebbe 325 insegnanti in meno, a fronte di un decremento - da comprendere - di 308 alunni. «I tagli si ottengono con classi più grandi, l’eliminazione degli insegnanti specialisti di lingua e un tempo scuola inferiore a quello attuale», spiega Aschiero. Ancora: «Ad Asti il taglio previsto è di 60 insegnanti mentre i bambini aumentano di 56 unità e al momento vanno in sovrannumero insegnanti di ruolo. È chiaro che bisogna riaprire il confronto». Pappalettera: «I tagli, in generale, avvengono con la richiesta di applicare alla lettera il decreto interministeriale 81 sulla formazione delle classi. Quindi, eliminando le classi “in deroga”, con un numero di alunni inferiore a 27».

La deroga finora ha coinvolto le aree svantaggiate, a cominciare dalla montagna, ma non solo. «Anche in città, alle superiori, le sperimentazioni hanno determinato classi con numeri piccoli. Per l’anno prossimo le disposizioni dicono - prosegue il segretario della Cisl Scuola - che negli istituti con diversi indirizzi tutti gli alunni dell’area tecnica si sommano e si dividono per 27. Se gli iscritti non risulteranno ben ripartiti si dovrà provvedere a spostarli. Lo stesso nei licei dove convivono scientifico e Scienze Applicate».

Ma la «vigilanza» del Miur sul Piemonte va oltre. «Il Ministero ritiene che gli enti locali abbiano accolto - spiega Pappalettera - troppe richieste di attivazione dei licei delle Scienze Applicate e delle Scienze Umane ad indirizzo economico. In prospettiva Scienze Applicate, che non ha latino e utilizza docenti della classe di concorso Italiano e storia, rischierebbe di produrre soprannumeri della classe Italiano e latino impiegata nello scientifico tradizionale. Per questo il Miur ha bloccato le nuove istituzioni: se non ci sarà un numero di pensionati che compensi, le scuole dovranno tornare ai vecchi indirizzi».

Intanto, è anche su 229 di quei 1466 tagli che il sindacato cerca chiarimenti. «Erano tagli in organico di fatto, lo scorso anno. Ora Tremonti chiede di sopprimerli in pianta organica, in diritto. Vogliamo capire - dice Aschiero, che come Flc-Cgil ha richiesto al Miur una risposta specifica - se sarà così. La sola attenuazione agli effetti dei tagli potrebbe venire da un ripensamento su questi posti».

Tratto da LA STAMPA

mercoledì, marzo 23, 2011

REGIONE PIEMONTE: IL PDL SI SPACCA SULLA TAV

I problemi interni al PDL iniziano a sentirsi anche in Regione Piemonte, creando le prime evidenti spaccature...
 
Il centrodestra scivola sul Tav


Il Pd: gli assenti sono vicini a Bonsignore che critica l’opera
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
L’assenza di otto consiglieri regionali del Pdl fa saltare il numero legale e l’approvazione della legge regionale sulle grandi opere. Norme che a partire dall’avvio dei cantieri per il cunicolo esplorativo di Chiomonte dovrebbe garantire ricadute economiche sui territori coinvolti nella costruzione della Torino-Lione. Per l’assessore regionale alle Infrastrutture, Barbara Bonino, si tratta solo di un «incidente di percorso legato all’organizzazione d’aula». Il capogruppo berlusconiano, Luca Pedrale, decide di sanzionare con una multa gli assenti ma questo non basta a parare l’affondo del Pd. Per il capogruppo Aldo Reschigna «questa maggioranza ancora una volta ha dimostrato la sua inconsistenza politica, oltre che numerica. Non é un caso che a mancare in Consiglio fossero soprattutto quei consiglieri del Pdl che fanno riferimento a una corrente il cui massimo esponente si é pronunciato in modo critico nei confronti del Tav».

Il riferimento è all’europarlamentare Vito Bonsignore che secondo il Pd è da mesi «impegnato in un braccio di ferro interno al suo partito». Il capogruppo del Pdl sembra dare ragione ai democratici: «E’ grave che su un disegno di legge della giunta regionale presentato dall’assessore Bonino alcuni consiglieri abbiano volutamente disertato la presenza in aula». Un atteggiamento «irresponsabile perché congela un provvedimento che «da anni viene invocato per attutire il disagio delle popolazioni per la costruzione della Tav».

E non è un caso che a far festa siano i due consiglieri del Movimento 5 Stelle, Davide Bono e Fabrizio Biolé, che con il loro ostruzionismo a Palazzo Lascaris stanno cercando di bloccare quella legge vista come fumo nell’occhio da parte del movimento No Tav. La discussione del disegno di legge, slitta dunque alla prossima settimana e i grillini promettono che «la strada per l’approvazione sarà lunga».

Il rinvio dell’approvazione del disegno di legge aumenta lo sconcerto del sindaco di Chiomonte, Renzo Pinard, preoccupato di «essere lasciato solo con il Prefetto e il questore a gestire l’apertura del cantiere» e la conseguente protesta dei comitati No Tav». Pinard in tutti questi mesi ha lavorato con la Regione per ridurre l’impatto dei lavori sul suo territorio ma adesso è preoccupato del fatto che le uniche ricadute per il territorio siano legate alla gestione dell’ordine pubblico. Spiega: «Sono stufo di fare la parte di un generale che incita la truppa ad andare avanti e poi si volta e si trova da solo».

Il sindaco, uomo di destra, vorrebbe segnali certi dal Governo: «Sono d’accordo con Chiamparino quando si chiede se davvero i No Tav siano solo in Valsusa oppure non si trovino anche a Roma. Siete sicuri che l’Ad delle Ferrovie, Moretti, voglia davvero farla?». Se questo è il ragionamento e se «il modello per realizzare una grande opera in un territorio preoccupato e dove ci sono cittadini contrari è quello della gestione dell’emergenza rifiuti in Campania, cioè con il ricorso all’esercito, allora non mi resta che fare un passo indietro, lasciare libero il campo e dimettermi».

lunedì, marzo 21, 2011

COLLEGNO: ATTO VANDALICO ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA "ANGELA FRESU"

Oggi ci ha scritto un papà descrivendoci uno spiacevole episodio capitato in una scuola dell'infanzia collegnese...

Buongiorno,

mia figlio/a, xxxxxxxxxxx, è iscritto/a all'asilo Fresu per il secondo anno.

Questa mattina, come al solito, arriviamo all'asilo alle 8.15 e scopriamo che tutto l'interno della struttura è coperto da un'impalpabile polvere bianca che satura anche l'aria rendendola irrespirabile.

Con pronta sollecitudine l'insegnante Emilia Ambrosia contatta il comune per segnalare l'accaduto
. Al termine ci comunica che sarebbe dovuto intervenire il tecnico comunale per eseguire un sopralluogo e poi avrebbero deciso se dare agibilità alla struttura.

Siccome dovevo recarmi al lavoro decido di portare via mia figlia e trovarle una sistemazione, cosa non facile così all'improvviso......

Chiedo cortesemente di comunicarmi la causa di tale inconveniente e se nei prossimi giorni l'asilo ritorni alla normale funzionalità, senza rischi per i nostri bimbi .

Mi permetto di fare notare che per noi genitori lavoratori non sia facile gestire questi accadimenti eccezionali (io non dispongo di nonni pronti all'uso!!!). Il comune potrebbe provvedere a spostare i piccoli presso altre strutture idonee in modo da creare il minor disguido.

Le bidelle dovrebbero prendere servizio alle 7.30 ed avrebbero dovuto notare lo stato dalle struttura e segnalare l'inagibilità a chi di dovere... Non esistono numeri di reperibilità dati ad assessori o impiegati comunali?


Negli ultimi mesi tra scioperi degli operatori scolastici e quest'ultimo incidente mi hanno costretto a parecchi giorni di assenza dal lavoro....

Grazie e distinti saluti.


La risposta del Comune di Collegno:
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COLLEGNO: IL SINDACO DELUDE I COMMERCIANTI PER LA FESTA DEL 150°

I commercianti masticano un boccone amaro nel giorno del 150° compleanno dell'Unità d'Italia. Il Sindaco Silvana Accossato decide di tenere chiuse le attività commerciali e fa infuriare i commercianti.

Qui l'articolo del giornale LA STAMPA:
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giovedì, marzo 17, 2011

DI FILIPPO: 150 ANNI, AUGURI ITALIA! LEGHISTI VERGOGNA!

Il consigliere comunale di Collegno Andrea Di Filippo festeggia i 150 anni della nostra Italia e si scaglia contro coloro che osteggiano l’unità nazionale: i leghisti.

lunedì, marzo 14, 2011

PIANEZZA, COLLEGNO: CATTIVI ODORI RISCHIOSI PER LA SALUTE

Una parte dell'articolo pubblicato su LA STAMPA di Venerdì 11 marzo 2011 a pag 72 sulla sezione Metropoli:
[...] Secondo i tecnici dell'ASL, alcune sostanze vengono percepite quando hanno una concentrazione più elevata di quella prescritta per legge: insomma, puzzano quando sono già dannose. Per questo nella lettera al Comune di Pianezza, scrivono che è opportuno effettuare dei rilevamenti su benzene, cloroformio e tricloroetilene. Elementi che mettono ansia. Non solo "Tra le sostanze elencate nella relazione della Ecobioqual (società che ha monitorato l'aria per conto del Cidiu; ndr) - scrivono dall'ASL - una di quelle più frequentemente chiamate in causa è l'acido solfidrico, in grado di provocare danni a vari organi e apparati". Irritazioni alla gola e agli occhi, mal di testa, affaticamento e via in un crescendo di malesseri. [...]

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giovedì, marzo 10, 2011

GHEDDAFI: "BOSSI MI CHIESE AIUTO PER CREARE NEL NORD ITALIA LO STATO DELLA PADANIA"

Il Rais Gheddafi è molto chiaro in questa intervista ad una televisione francese: 
"NOI NON SIAMO INTERVENUTI IN ITALIA DEL NORD IN FAVORE DI UNO STATO DELLA PADANIA, COME VOLEVA BOSSI".


Dopo l'intervista il botta e risposta tra Bossi e Gheddafi:
Chiesti aiuti a Gheddafi per creare la Padania? «Ma vi pare. Per fortuna abbiamo tantissimi uomini e le armi si fanno in Lombardia». La risposta di Umberto Bossi a un cronista che chiedeva un commento alle parole che il rais libico avrebbe pronunciato durante un'intervista a una tv francese - il leader leghista gli avrebbe in passato chiesto aiuto per la secessione della Padania - scatena una polemica politica. Gheddafi, ha aggiunto il capo della Lega Nord, «è un gatto che sta affogando e si arrampica sui vetri. La storia dimostra che chi spara sulla sua gente finisce male. Ricordate il re Umberto I ucciso a Monza».

lunedì, marzo 07, 2011

DI FILIPPO E' UNO DEI COORDINATORI PIEMONTESI DI FUTURO E LIBERTA' (FLI)

Il Consigliere Comunale di Collegno Andrea Di Filippo è stato nominato dall'On. Roberto Menia (Coordinatore Nazionale di Futuro e Libertà), nel coordinameto Piemontese del partito Futuro e Libertà per l'Italia (FLI) e più precisamente farà parte del coordinamento del Capoluogo Piemontese, Città di Torino.

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