giovedì, luglio 29, 2010

BERLUSCONI: IL PRESIDENTE MURATORE DELLA LIBERTA'

Berlusconi, il nostro presidente del consiglio, fondatore e presidente del movimento POPOLO DELLA LIBERTA', tutto fa tranne essere il garante della parola di cui si riempie ogni giorno la bocca cioè "LIBERTA'".

Oggi l'ultimo atto del suo delirio di onnipotenza, siccome non è riuscito a censurare l'informazione (ddl anti-intercettazioni) ha seppellito politicamente le persone che glielo hanno impedito. Infatti è di poche ore fa la notizia della sfiducia/espulsione dal partito del coofondatore Gianfranco Fini (Presidente della Camera) e di tutti i suoi sostenitori all'interno del partito (Italo Bocchino, Fabio Granata, Carmelo Briguglio).
Ogni giorno sui giornali ed in TV dice di essere un liberale, democratico, ma nei fatti si comporta in maniera esattamente opposta.
Non accetta critiche costruttive, non apre la discussione, ma azzittisce chi la pensa in modo diverso da lui, e siccome il 90% degli uomini hanno un prezzo fa terra bruciata attorno a chi osa dissentire da lui.
Gli unici che ormai riescono a seguire questo delirio, sono gli uomini zerbino, quelli che solitamente vengono chiamati "servi con laurea in lingue - detti Dott. Linguetta", quelli che non ragionano più con la testa ma con la poltrona e cioè coloro che hanno il cervello messo dove ci si siede (avete capito...).

A SILVIO BERLUSCONI PRESIDENTE MURATORE
dedichiamo la seguente canzone di Lorenzo Cherubini...

IL MURATORE (1998 - L'ALBERO)

La gente si muove la musica cresce e ancora un altro muro viene giù!
Muratore muratore costruisce muri il muratore (4v)
muri da dipingere e da colorare muri da fare crollare da fare crollare (2v)
Babylon Jerico Porta Pia il Colosseo il muro di Berlino Machu Picchu
le torri gemelle le piramidi d'Egitto il muro di cinta il muro del pianto
le case popolari di ferro e cemento mura che delimitano il territorio
mura che sorreggono torri d'avorio
mura di parole
mura di potere

mura da fare crollare fare crollare
mura per nascondere e per dividere

fragili da fare ridere
butta la palla di là ! (4v)
non c'è muro che mi tenga non c'è buio che mi spenga (4v)
muratore muratore costruisce muri il muratore (2v)
muri da dipingere e da colorare muri da fare crollare da fare crollare (2v)
butta la palla di là ! (4v)
armato di cemento armato costruisce un nuovo muro con i pezzi di quello crollato da poco il muratore va e non si fermerà a creare
nuovi muri di disparità
e mura la natura
e mura la cultura
e mura tutto ciò che fa paura

ma il pensiero non lo puoi murare perché il pensiero è duro è cielo puro e sta di qua e di là dal muro


La gente si muove la musica cresce e ancora un altro muro viene giù !



OLBIA: IL CASO DELLA RICOTTA ROSSA

Per "Par Condicio" dopo la mozzarella blu arriva la ricotta rossa (Marca: LAGO MAGGIORE).

Le associazioni dei consumatori chiedono seri provvedimenti

In fatto di alimentazione ne succedono di tutti colori, nel vero senso della parola visto che dopo il caso della mozzarella blu ora è la volta della ricotta rossa.
È accaduto a Olbia dove, sotto denuncia di una donna, i Nas hanno sequestrato una confezione da 250 g di ricotta diventata maleodorante e di colore rosso.

A seguito dell’episodio le associazioni dei consumatori chiedono più chiarezza e controlli. Tra queste la Federconsumatori che domanda esplicitamente: “A quando concreti provvedimenti sull’indicazione di origine e pene più severe?” e poi ancora: “Cosa si aspetta ad intervenire?
Quando è che, finalmente, i cittadini potranno essere tranquilli e tutelati sul delicatissimo fronte della sicurezza alimentare?”
A detta dell’Associazione “non bastano, infatti, i controlli e le verifiche operate instancabilmente dai Nas, questi, oltre a essere intensificati, devono essere necessariamente affiancati da una normativa precisa e rigorosa in materia, che possa tutelare i cittadini dai rischi per la salute e, al contempo, tutelare il patrimonio agroalimentare italiano che punta sulla qualità e sulla sicurezza”.
Insomma, se da un lato la situazione può apparire buffa, come uno scherzo fatto da qualche “pittore” in vena di burle, in realtà il problema della sicurezza alimentare è serio e può mettere in grave pericolo la salute dei cittadini.

Ben venga quindi una norma che introduca l’obbligo di una chiara indicazione di origine estesa a tutti i prodotti alimentari e non solo alcuni, come avviene oggi. La tracciabilità è un fattore di sicurezza per tutti, poiché permette di risalire alla fonte in caso di problemi.
In più, come chiesto da Federconsumatori, prevedere sanzioni più severe può essere un modo per scoraggiare chi ha intenzione di fare il furbo speculando sulla salute altrui. La stessa Associazione rincara la dose proponendo che, “oltre alle sanzioni di carattere amministrativo, siano disposte delle sanzioni di carattere penale, che prevedano anche la detenzione”.

Dopo lo scompiglio venutosi a creare a seguito del sequestro della ricotta rossa, la ditta produttrice ha fatto sapere che, secondo loro, il problema sarebbe unicamente dovuto al caldo e ora un rappresentante dell’azienda brianzola si dice fiducioso in attesa dei risultati delle analisi a cui stanno provvedendo presso l’Istituto zooprofilattico dell’Università di Sassari.
Bene, aspettiamo anche noi fiduciosi e speriamo che questa volta il rossore sia soltanto dovuto al fatto che la ricotta era un po’ timida, e l’essere stata “scoperta” all’improvviso l’ha fatta avvampare.
(lm&sdp)

Image: © Photoxpress.com

Tratto da LASTAMPA.it

mercoledì, luglio 28, 2010

TORINO: TRE STUPRI IN UNA SETTIMANA


Mentre continua la caccia all'uomo che giovedi' mattina ha violentato una veterinaria di 32 anni al parco della Colletta a Torino. Secondo le ultime indiscrezioni, i carabinieri lo avrebbero identificato in un nordafricano dipendente di un kebab restaurant nel quartiere di San Salvario.

Tuttavia, non e' ancora stato individuato. Nella giornata di oggi i militari potrebbero diffondere l'identikit. Non e' escluso che l'uomo abbia già lasciato la citta'. (ANSA).

Altre due ragazze, ingenuamente cadono nell'ennesimo episodio di violenza subito da donne da parte di uno sconosciuto.

È successo a Torino sabato scorso

Le vittime hanno 18 e 19 anni

Torino

Sembrava un bravo ragazzo quello che avevano conosciuto la scorsa sera in un locale dei Murazzi del Po le due vittime dell’ennesima storia di violenza sessuale accaduta a Torino. Le due ragazze, 18 e 19 anni, hanno conosciuto il giovane, 20 anni, mentre si stavano divertendo in un locale, bevendo alcol. Dopo aver passato la serata (e la nottata insieme a loro) l’uomo si è offerto di portarle a casa in macchina intorno alle 6.30 e le due fanciulle hanno accettato, pur essendo già notevolmente ’brillè. Durante il tragitto il ragazzo si è fermato davanti ad un venditore di panini e bibite: ha offerto alle due altra birra. Lui si è limitato a dare qualche sorsata, le ragazze invece ne hanno bevuta una quantità maggiore. L’uomo ha proseguito quindi il proprio viaggio verso un Comune della prima cintura di Torino, mentre le ragazze, esauste, dormivano in macchina.


L’uomo ha parcheggiato quindi la vettura in un cortile vicino alla propria abitazione, è salito in casa a cambiarsi per essere più comodo (prima indossava i jeans) e, tornato in auto, ha violentato le due ragazze. Non c’è stata penetrazione completa per entrambe ma i referti dell’ospedale Sant’Anna, dove sono state ricoverate successivamente, hanno confermato palpeggiamenti violenti e veri e propri tentativi di stupro parzialmente consumato. Durante la violenza una delle due ragazze ha iniziato a gridare, svegliando la compagna.


L’uomo le ha scaraventate fuori dalla propria auto ed è fuggito. Le due giovani, in stato confusionale, che non riuscivano nemmeno a rendersi conto di dove fossero, hanno chiesto a dei passanti dove si trovassero e hanno chiamato i carabinieri intorno alle 8.30. L’uomo è stato trovato e arrestato per violenza sessuale consumata in luogo pubblico. «Vogliamo dare a tutte le ragazze due consigli - ha dichiarato il capitato Massimo Pesa - il primo è quello di diffidare sempre di conoscenze occasionali, il secondo è di conservare sempre uno stato psicofisico tale da percepire il pericolo».

LASTAMPA.it

martedì, luglio 27, 2010

BELEN RODRIGUEZ:"HO FATTO USO DI COCAINA"

Pochi mesi fa Eurispes e Telefono azzurro, due enti molto vicini alle giovani generazioni, hanno presentato un resoconto di alcune indagini svolte sulle giovani generazioni. Alcuni dati hanno stupito e stupiscono i lettori:
Cosa o chi vuoi ...essere da grande?
A questa domanda i ragazzi e le ragazze indicano modelli provenienti dal mondo dello spettacolo: ormai la laurea e la carriera di altro genere è vista come un traguardo duro e difficile. Solo il 54% esprime il desiderio di laurearsi. I modelli a cui si mira? Valentino Rossi e Belen Rodriguez.

Siamo alla frutta, chi non è ancora anestetizzato dal sistema deve assolutamente muoversi per invertire la rotta.

Cari ragazzi,

non andate continuamente dietro falsi miti, fate attenzione.

Ci viene in mente una canzone di Lorenzo Cherubini in arte "Jovanotti" o "Lorenzo" che nel 1995 scriveva in un testo di una sua canzone (chissà se stai dormendo):
"...sei maggiorenne oggi eh e che cosa è cambiato che puoi firmare le giustificazioni quando avrai "bigiato" ma nella scuola quella senza i libri non ti serve a niente perché da oggi devi stare attenta a tutta questa gente che ti riempie la testa di cose di facce e di miti che non potrai veramente sapere a che cosa sono serviti..."


La showgirl sentita tre anni fa in procura: «Tutti sanno cosa succede lì dentro»
FRANCESCO SPINI

MILANO
Bastano poche frasi a Belen Rodriguez per - in serie - ammettere la propria debolezza con la polvere bianca, mandare al macero una presunta amicizia da rotocalco e incastrare il suo tempio, l’Hollywood. Il 27 marzo di tre anni fa la starlette che i giornali da spiaggia non sanno decidersi se stia o non stia ancora insieme con Fabrizio Corona, si presenta davanti ai magistrati.

E lo dice chiaro e tondo: «Ho fatto uso di cocaina». Dice di averlo fatto «insieme a Francesca Lodo, a casa sua, solo due volte nei primi giorni di gennaio 2007. In entrambe le occasioni la droga me l’ha data Francesca». E ancora: «Non so dove Francesca la prenda, ma sono certa del fatto che ne fa assai uso. Lei mi invitava spesso ad andare nei bagni dell’Hollywood la domenica sera in cui stavamo insieme con tutti i componenti del gruppo Mora, ma io non la seguivo perché temevo l’effetto della cocaina». L’ex letterina, la Lodo, una volta era amica di Belen. Ora la vuol trascinare in tribunale. Non perché Belen la annoveri tra le consumatrici di droga - quello, nei verbali, lo ammette lei stessa: «Che io ricordi ho fatto uso di cocaina all’interno del privé dell’Hollywood almeno tre volte...» -, ma per averla accusata di averle ceduto la droga. «E questo è un reato», spiega il suo legale, Francesco Murgia. Lodo dunque tiene a precisare: «Le dichiarazioni di Belen al riguardo sono da considerarsi false, diffamatorie e calunniose». E annuncia causa «civile e penale» all’ex amica. La quale, con la sua testimonianza, non rende grandi onori alla sua discoteca preferita: «È notorio - spiega la Rodriguez - che all’Hollywood circoli cocaina, un po’ come in altri locali».

È un mondo triste, quello delle veline raccontato nelle pagine di quest’inchiesta. Dice ai magistrati, sempre tre anni fa, la modella brasiliana Fernanda Lessa. «In passato ho fatto uso di cocaina, cosa che non si ripete più da circa tre anni». Poi, evidentemente, ci ripensa, perché agli atti fa scrivere che «tuttavia qualche volta con amici mi capita». E descrive la giungla di questi bei posti: «Ho avuto modo di vedere che circolano anche altre droghe tipo ecstasy o MdMa, che è una sorta di droga liquida che viene mischiata generalmente con l’alcol». Meglio tenere d’occhio le proprie consumazioni al banco, «perché a tua insaputa potevano mettere nel bicchiere la droga». Assicura di sapere «per certo che a tante persone è capitato, in particolare a delle donne».

Anche Alessia Fabiani lo ammette, ma assicura di non averlo mai fatto all’Hollywood, ma nel privè del The Club e nei bagni del bar Frank. Quanto ai controlli, la Lodo spiegava agli inquirenti: «La security l’ho vista raramente davanti ai bagni, anzi sono più le volte che non l’ho vista...».

LASTAMPA.it

Oltre a Belen Rodriguez vengono interrogati dai pm Fernanda Lessa, Francesca Lodo e Alessia Fabiani, Ana Laura Ribas e Aida Yespica, pure il tronista Francesco Arca, en passant. Tutti nomi citati dal driver Pietro Tavallini, già condannato, nei suoi interrogatori. La bestia, la cocaina, e le belle. Che ammettono, con distinguo.

la Repubblica.it

lunedì, luglio 26, 2010

TORINO: GRANAROLO, MOZZARELLA BLU

Il primo caso della mozzarella blu marca Land, prodotta dalla ditta tedesca Milchwerk Jäger acquistata nel discount Eurospin di Rivoli, in corso Susa:
RIVOLI: IL CASO DELLA MOZZARELLA BLU

Torino, sequestrate due confezioni Granarolo

GRAZIA LONGO
TORINO


Da quando, un mese fa, è esploso lo scandalo della mozzarelle blu, l’unica consolazione a cui ci siamo aggrappati è che in fondo si trattava di prodotti tedeschi. E invece no. Non sono sicure neppure quelle italiane: sono appena state scoperte due mozzarelle color puffo, realizzate dal colosso caseario bolognese Granarolo.

La rivelazione è targata Torino. Le mozzarelle con il marchio Granarolo sono state acquistate all’ipermercato Auchan di Rivoli, alle porte del capoluogo piemontese. Il caso è già al vaglio del procuratore Raffaele Guariniello, titolare dell’inchiesta, e gli esami dell’Istituto zooprofilattico confermano che la causa dell’insolita colorazione è sempre lo Pseudomonas fluorescens. Un batterio che tende a virare al blu e che prolifera a velocità e in quantità enorme se esistono carenze igieniche nell’acqua. Non a caso, proprio l’altro ieri, i test microbilogici realizzati dal perito della procura torinese confermano l’uso di acqua sporca per la confezione delle mozzarelle incriminate.

Ma in questo caso avevamo a che fare con le confezioni della ditta tedesca Milchwerk Jäger di Haag, in Alta Baviera. Ora invece l’allarme ci tocca più da vicino ed è messo in crisi uno dei fiori all’occhiello dei prodotti alimentari made in Italy. La Granarolo è una delle società più importanti del settore. Com’è possibile che anche le sue mozzarelle diventino blu? Sulle confezioni sequestrate a Torino c’è scritto chiaramente che viene utilizzato latte italiano. Perché allora hanno la stessa caratteristiche di quelle dell’azienda Milchwerk Jäger? Le indagini sono ancora in corso, tuttavia agli inquirenti risulta un legame tra le due industrie. La Granarolo acquista dalla collega tedesca materiale per «lavorare» alcuni prodotti.

La risposta, quindi, potrebbe forse trovarsi nel passaggio di derivati made in Germany. La stessa Milchwerk Jaeger, tramite l’avvocato ferrarese Gaetano Forte, sottolinea in una nota «la presenza del batterio Pseudomonas fluorescens ha riguardato situazioni di tenore analogo relative anche ad altre aziende dentro e fuori il territorio nazionale». I tedeschi, contestualmente alle indagini dei carabinieri del Nas e della procura torinese, hanno provveduto al ritiro dal mercato delle mozzarelle a rischio.

Resta da vedere come si muoverà ora la Granarolo. Orgogliosi della qualità della loro attività, reclamizzano prodotti buoni e sicuri (chi non ricorda il simpatico slogan della mucca Lola?). Resta da chiarire come si sia potuto verificare lo spiacevole episodio delle mozzarelle blu. Guariniello, quindi, si trova a dover giocare su un doppio tavolo. Quello internazionale, dove sta attendendo una risposta alla richiesta di rogatoria. E quello casalingo, per verificare le responsabilità del caseificio bolognese, di cui è stata già inoltrata notizia alle autorità regionali e ministeriali.

Le ipotesi di reato sono sempre due. La violazione della legge del 1962 sugli alimenti e il commercio di prodotti pericolosi per la salute e la frode in commercio. Finora, sono state iscritte nel registro degli indagati dieci persone: due tedeschi e otto importatori e distributori italiani. Si attendono nuovi sviluppi.

Tratto da LASTAMPA.it

venerdì, luglio 23, 2010

CINA: PETROLIO NEL MAR GIALLO, DISASTRO ECOLOGICO E SOCIALE

In molti conosciamo il disastro ecologico nel Golfo del Messico a causa della falla nel pozzo della BP, ma in quanti sappiamo del disastro ecologico nel Mar Giallo in Cina?

Coperti oltre 430 chilometri quadrati di mare, le coste sommerse da uno strato semisolido alto fino a 20 cm. Chiuse le spiagge, ferma la pesca, distrutti gli allevamenti ittici. E’ polemica per la mancanza di un intervento efficace e per il tentativo di nascondere i danni.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Il versamento di greggio nel mare per l’esplosione del 16 luglio al porto di Dalian è molto maggiore di quanto ammesso dalle autorità. La Cina, dopo avere per giorni detto che è tutto sotto controllo, ha riconosciuto che il greggio ha raggiunto le spiagge turistiche, che sono state chiuse.

Huang Yong, vicecapo a Dalian dell’Amministrazione per la Sicurezza marittima della Cina, ha ammesso ieri su una televisione locale che “la dispersione di petrolio porrà una seria minaccia agli animali marini, alla qualità dell’acqua e agli uccelli acquatici”.

La pesca è stata vietata nella zona sino a fine agosto, ma esperti già dicono che ci vorrà molto di più e che i danni sulla fauna acquatica non possono ancora essere calcolati. Anche perché non si ha certezza sulla quantità di greggio finito in mare, indicato all’inizio in 1.500 tonnellate. I fiorenti allevamenti ittici della zona, rinomati anche in Giappone, sono stati devastati dall’onda scura.

L’ammissione in televisione dimostra la gravità della situazione, dopo che per giorni i media statali hanno ripetuto che tutto era sotto controllo e che la macchia di greggio sarebbe stata annullata in pochissimi giorni. Esperti ed ecologisti dicono che è “irresponsabile” coprire l’esatta entità di un disastro che riguarda la vita dell’intera zona.

La macchia nera ieri copriva 430 chilometri quadrati del Mar Giallo e continua a espandersi, nonostante l’abnegazione di centinaia di soldati e residenti che cercano di tamponarla. Ma è polemica anche sulle operazioni di bonifica: il quotidiano Youth Daily riporta lo sfogo di un funzionario, che protesta per la mancanza dell’attrezzatura minima necessaria per recuperare il greggio, “così i nostri lavoratori indossano guanti di gomma e usano bastoni” per immergere pezze di tessuto e assorbirlo. “Questa inefficienza – prosegue – significa che il greggio arriverà alla costa… Questa distesa di petrolio è davvero difficile da pulire in poco tempo”. Sono state versate oltre 23 tonnellate di microrganismi che trasformano gli idrocarburi tossici del greggio in sostanze meno nocive. Il pompiere Zhang Liang 2 giorni fa è caduto in mare ed è morto per il petrolio, ma solo oggi le autorità lo hanno ammesso dopo che era stato denunciato da Greenpace China (Gc).

Zhong Yu, attivista di Gc, ha visitato alcune baie della zona e le ha trovate “quasi del tutto coperte di scuro petrolio”. “Il greggio è semisolido e mezzo liquido ed è vischioso come asfalto”, uno strato alto fino a 20 centimetri. Nei primi giorni le autorità hanno negato che la marea nera minacciasse le coste.

Un video del disastro ambientale in Cina:


Alcune foto:

giovedì, luglio 22, 2010

BARBARESCHI: PDL PARTITO DI SUDDITI DI SILVIO. IL CDA RAI BLOCCA UNA SUA FICTION

"Quando sono venuto qui pensavo che avrei fatto politica, non gli interessi del premier": a parlare è Luca Barbareschi, deputato del Pdl, in un’intervista alla Repubblica, in cui l’attore ammette di non avere «mai creduto granchè nel Pdl: forse si confonde il Pdl che doveva nascere, con Verdini e un gruppo di persone che si fa gli affari propri". Secondo Barbareschi, il coordinatore del Pdl (coinvolto in alcune inchieste) dovrebbe dimettersi.

Sulla legge sulle intercettazioni, inoltre, Barbareschi dice che "la magistratura, dove c’è una macchia, deve avere la possibilità di fare chiarezza".

L’attore-deputato ritiene che il premier sia "mal consigliato", perché deve ancora capire "che cosa vuole fare da grande", se lo statista o l’uomo di comunicazione, perché "tutto non si può fare". E aggiunge che non ci si sta occupando del bene del Paese, riferendosi ai migliaia di licenziati di Telecom, a Mediaset che "frena gli interessi del Paese. Blocca tutto, ne fa una questione di monopolio, controlla la Rai, frena La7".


"Berlusconi gestisce le nomine Rai - aggiunge - fa fatturare alla Rai Endemol che è sua, distrugge le piccole aziende di contenuti".

Qualcosa, secondo Barbareschi, "deve cambiare" perché il presidente del Consiglio "manca di rispetto al Paese e ai lavoratori. E a noi deputati: non possiamo essere trattati come sudditi mentre si trasforma lo Stato in un bordello".

La ritorsione non si fa attendere, subito si cerca di danneggiare colui che esce fuori dal coro...

Rai/ Barbareschi polemizza con Pdl, Cda rinvia ok a sua fiction

Il deputato-produttore: "Sono come Santoro"
Roma, 22 lug. (Apcom) - Scintille all'interno della maggioranza di centrodestra, nella odierna riunione del Cda della Rai. Dopo le polemiche dichiarazioni dell'attore, produttore e deputato Pdl di area finiana Luca Barbareschi contro Silvio Berlusconi, in Cda c'è stata qualche polemica fra i consiglieri di area Pdl Antonio Verro e Guglielmo Rositani (quest'ultimo è un ex An considerato di area 'finiana). "Berlusconi - ha detto stamattina a Repubblica Barbareschi - gestisce le nomine Rai, fa fatturare alla Rai Endemol che è sua, distrugge le piccole aziende". Nell'esaminare il piano fiction, è emerso il problema dell'insufficienza della scheda illustrativa sulla fiction dedicata allo sfortunato maratoneta Dorando Petri, quello che cadde, ormai privo di forze, pochi metri prima del traguardo alle Olimpiadi del 1908 e fu squalificato perché terminò il percorso con l'aiuto di qualche commissario di gara. I consiglieri Verro e Alessio Gorla (Pdl di area Fi), hanno chiesto un approfondimento sul progetto e sulla società di produzione di Barbareschi, cosa che ha suscitato la piccata reazione di Rositani. Verro conferma l'episodio, e rincara la dose, raggiunto telefonicamente dall'Apcom: "E' una pessima abitudine - dice - questa di Barbareschi di esternare insultando la Rai. Lo ha fatto più volte e questo viola il codice etico. Una norma di cui nessuno parla, ma che sono tenuti a rispettare tutti i dipendenti ma anche i fornitori e quanti hanno rapporti a qualsiasi titolo con l'azienda. Non si può prendere i soldi e poi sputare nel piatto dove mangia". Amareggiato Barbareschi, al telefono con Apcom commenta: "E' una cosa straordinaria, meravigliosa, non devo più lavorare, forse devo espatriare. Forse qualcuno non si rende conto che io dò da lavorare a 680 persone all'anno. Sto girando e consegnando altre produzioni alla Rai, poi improvvisamente in consiglio due di Forza Italia hanno dichiarato che la mia azienda non era all'altezza della Rai. Sono come Santoro, ormai epuriamo anche all'interno: va bene, vuol dire - conclude - che devo fermare un set e manderò a casa 100 persone domani mattina...".


La LIBERTA' e la DEMOCRAZIA sono su una nave che sta clamorosamente affondando senza che nesseno riesca ad INTERVENIRE, dal momento che chiunque esprime il proprio dissenso viene messo a TACERE. Il problema è che NOI siamo su questa nave e ci stiamo inabissando con essa.


mercoledì, luglio 21, 2010

INCROCIO VIA VENARIA CON SS24: PERICOLOSISSIMO A CAUSA DELL'ERBA ALTA

Un altro incrocio diventato pericolosissimo a causa dell'erba alta è quello di Via Venaria con la SS 24. La rotonda sembra una vera e propria jungla e le aiuole limitrofe anche...
L'erba è arrivata ad altezza monovolume, come vedrete dalle immagini...
Questa è una strada altamente trafficata, non sarebbe il caso di tagliare subito l'erba, prima che accada qualche incidente grave?

Attraverso questa erbaccia anche Superman farebbe fatica a vedere:
Come potete constatare dalla prossima foto l'erba è arrivata ad altezza monovulume:
Ma non è che a Collegno vogliono girare il remake di TARZAN?


martedì, luglio 20, 2010

COLLEGNO: 500.000 EURO PUBBLICI SPRECATI

L'amministrazione comunale si lamenta dei tagli ai comuni fatti dalla finanziaria, ma nel contempo non sta attenta al denaro pubblico e così spreca 500.000€ per una pista ciclabile mai utilizzata. (Quartiere: Villaggio Dora)

Noi segnalammo lo spreco già nel giugno 2008:
Una pista ciclabile che reca più danni che benefici (Costo: 500.000€)

Oggi la pista ciclabile è ancora chiusa al pubblico:

LA STAMPA di sabato 17 luglio 2010 infatti pubblica il seguente articolo:

Clicca una volta per aprire l'immagine ed una seconda per ingrandirla.

lunedì, luglio 19, 2010

SAVONERA: LA NUOVA CENTRALE, UN AFFARE DA 500 MILIONI DI €

La centrale che ha fatto tanto discutere comitati (soprattutto Savonera), partiti e cittadini, in questi ultimi anni sta venendo su mattone dopo mattone, in un silenzio quasi surreale, nessuno se ne sta accorgendo eppure pian piano il gigante verrà costruito. Molto probabilmente, se non ci saranno intoppi sarà pronta per il 2011, il costo dell'operazione 500.000.000 di €.
Questa centrale dovrebbe farci riflettere sul fatto che tutti sono ambientalisti (dalla Lega Nord a Sinistra Ecologia e Libertà), ci propongono le energie alternative sui programmi e a parole nei comizi (fotovoltaico, pannelli solari, eolico ecc), ma nella realtà è evidente che tutto ciò viene fatto solo per ingannare l'elettorato.
Forse se la somma di 500 Mln di € venisse pagata in DOLLARI, almeno si vedrebbe un po' di VERDE ambientalista, infatti sembra che i dollari vengano prodotti così:

Nel cantiere della nuova centrale Iren: «Cresce come un fungo»
JACOPO D’ORSI

TORINO


Ci lavorano, sotto il sole, 150 persone di circa 30 ditte. Nel momento di massimo bisogno il numero salirà a 400, stipendiati da un’ottantina di imprese. Il cuore della struttura, la turbina a gas costruita da Ansaldo energia a Genova, sarà talmente grande da non poter essere trasportata se non attraverso il mare, circumnavigando la penisola per poi risalire il Po finché è navigabile. Il motivo sta nelle 300 tonnellate di peso, più che nei 15 metri di lunghezza e nei 2,5 di diametro: nessun camion sarebbe in grado di trascinarla oltre il dislivello delle montagne che ci separano dalla Liguria. Arriverà a metà settembre e produrrà, a regime, una potenza di 270 megawatt: cioè 270 milioni di Watt, cioè quanto potrebbero le pedalate di un esercito di 540 mila Armstrong all’apice della carriera e dello sforzo (il ciclista americano ai tempi d’oro arrivava a picchi di 500).


Sono alcuni dei (grandi) numeri della nuova centrale di Iren energia di Torino Nord, in costruzione nell’area davanti al carcere Lorusso e Cutugno delle Vallette, a un passo dallo svincolo di corso Regina della tangenziale. Non sono pochi gli automobilisti che passandole accanto si chiedono cosa stia venendo su, e tanto velocemente, «come un fungo». «Il cantiere è stato avviato un anno fa - racconta l’ingegnere Carmelo Tripodi, capo progetto - e contiamo di mettere in funzione l’impianto entro l’autunno 2011, come da programma». Allora Torino, già oggi la città più teleriscaldata d’Italia, vedrà raggiunto dal servizio il 55% della volumetria urbana (oltre 50 milioni di metri cubi, 550 mila abitanti), aggiungendo a tutto il Centro-Sud anche l’area compresa tra i corsi Francia e Regina, fino a corso Inghilterra. Oltre alla zona delle Vallette, dove sarà dismessa l’attuale centrale: l’area che la ospita sarà trasformata in parco.


L’investimento è tra i più importanti nell’Italia della crisi: 500 milioni di euro, di cui 300 per la centrale e 200 per la nuova rete di tubi (120 chilometri, posati da Aes Torino). Le dimensioni dello scheletro, ciò che si può ammirare adesso passeggiando sul fango del cantiere, sono impressionanti: il generatore di vapore, sistemato fra i locali che ospiteranno le due turbine e alimenterà la seconda (prodotta da Tosi in 5 pezzi assemblabili e quindi più facilmente trasportabile rispetto alla collega), starà appeso a un portale alto 35 metri. I basamenti per le macchine sono in calcestruzzo, molto del resto è in metallo: tonnellate di acciaio. In pratica l’impianto funzionerà così: 1) la turbina a metano produce energia elettrica (potenza 270 MW); 2) i gas di scarico finiscono nel generatore di vapore (emissioni minime); 3) il vapore a 500° alimenta la propria turbina per produrre ulteriori 120 MW di energia elettrica e 120 MW di calore in cogenerazione per il teleriscaldamento.

L’acqua a 120° sarà quindi pompata nella rete: in ciascun condominio scalderà quella nel circuito locale (per intenderci quella nei termosifoni), tornando alla base intorno ai 70°. Per integrare i picchi di produzione (d’inverno, dalle 6 alle 8,30) o rimediare ad eventuali guasti, oltre l’edificio della turbina a vapore sorgeranno dei generatori di calore a metano: la portata di gas consumato, in totale, potrà raggiungere un massimo di 115 mila metri cubi all’ora. Infine, una ventina di metri più in là, saranno costruiti sei accumulatori di calore: sostanzialmente dei boiler della capacità complessiva di 5 mila metri cubi, in grado di accumulare la sovrapproduzione notturna (altrimenti inutile) e di restituirla al mattino. L’ultima struttura, centrale, riguarda i servizi ausiliari, dalla produzione di acqua demineralizzata al raffreddamento dell’aria comburente che migliora ulteriormente il rendimento.

LASTAMPA.it

Le foto del cantiere:

domenica, luglio 18, 2010

COLLEGNO: ALTRI DUE EPISODI DI VIOLENZA A DANNI DI DONNE


Dopo l'ultimo episodio di violenza nel Parco Dalla Chiesa di Collegno, dove vennero picchiate due ragazzine da due tossici, in questi ultimi giorni ne sono capitati altri due: a farne le spese altre due donne, una donna di 57 anni scippata da un pregiudicato italiano di 32 anni ed una ragazza di 27 anni palpeggiata da un altro italiano di 45 anni.

Anche per questo COLLEGNO ATTIVA da qualche settimana ha iniziato una raccolta firme per aumentare la sicurezza in città, sabato prossimo firma anche TU!!!


Pregiudicato in liberta' vigilata rapina donna a Collegno
I carabinieri lo hanno arrestato

TORINO, 17 LUG - A Collegno i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato italiano di 32 anni che doveva scontare ancora un anno di liberta' vigilata. L'uomo, nell'elegante quartiere di Terracorta, aveva aggredito alle spalle un'impiegata di 57 anni strappandole la borsetta e facendola franare a terra. Trasportata in ospedale, la donna e' stata dimessa con una prognosi di 10 giorni. Il ladro e' stato rintracciato da una gazzella nelle vicinanze del fatto. ANSA

Aggredita a Torino mentre va a prendere la metropolitana
Stava andando al terminal Fermi. L'uomo e' stato arrestato

TORINO, 17 LUG - Un italiano di 45 anni e' stato denunciato dai carabinieri della stazione di Collegno (Torino) per violenza sessuale. Alcune sere fa l'uomo aveva palpeggiato il fondoschiena a una donna di 27 anni che si stava recando a prendere la metropolitana al terminal Fermi. E' stata la stessa donna a chiamare i militari e a riconoscere l'aggressore. ANSA

STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!!!

RICORDIAMO IL GIUDICE PAOLO BORSELLINO

Siamo molto dispiaciuti di quel che è capitato oggi a Palermo.
Il diciottesimo anniversario della strage di via D'Amelio è stato offeso da un atto vandalico: qualcuno nella notte ha deturpato le statue dei pm Falcone e Borsellino, entrambi giustiziati da Cosa Nostra e simbolo della lotta alla mafia.Un atto molto grave che ci fa vergognare di essere italiani e ci fa provare un senso di disprezzo verso il nostro Paese, che da quei giorni del '92 oggi dimostra di non essere cambiato affatto, anzi forse è peggiorato, perchè i fattacci avvengono lo stesso, portati avanti senza stragi ma da finte persone per bene.


Il 19 luglio 1992 moriva a Palermo uno dei due più grandi eroi Italiani che la Storia della Repubblica ci ha donato, PAOLO BORSELLINO.

Cadde in un agguato di "MAFIA", nella strage di VIA D'AMELIO...


Pochi uomini hanno gli "ATTRIBUTI" di difendere i valori, come la VERITA', la CORRETTEZZA, l'ONESTA' e la GIUSTIZIA...
LUI era uno dei pochi, che ormai sono diventati una PERLA RARA nell'OCEANO INQUINATO!!!

Gli altri (la stragrande maggioranza) si piegano al SISTEMA CONTORTO e LURIDO di questa SOCIETA' ed ISOLANO e se possono AMMAZZANO coloro che non sono d'accordo con questo SISTEMA!!!

Ricordiamo anche gli agenti della scorta morti in quella tragedia: Agostino Catalano, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina.

Qui due discorsi di PAOLO BORSELLINO che fanno capire moltissimo lo spessore della sua persona...

IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITA':

Paolo Borsellino, Istituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa 26/01/1989



«L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E NO! questo discorso non va, perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi è un uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata mai condannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe, quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti, anche se non costituenti reati. »


Paolo Borsellino ricorda il suo collega e amico Giovanni Falcone durante la veglia organizzata dall'AGESCI il 20 giugno 1992



"SONO MORTI PER NOI e abbiamo un grosso debito verso di loro. Questo debito dobbiamo pagarlo gioiosamente continuando la loro opera, rifutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne, anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro, FACENDO IL NOSTRO DOVERE.

La LOTTA alla MAFIA è il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento CULTURALE e MORALE che coinvolgesse TUTTI e specialmente le GIOVANI GENERAZIONI, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di LIBERTA' che fa RIFIUTARE il PUZZO del COMPROMESSO MORALE, dell’INDIFFERENZA, della CONTIGUITA' e quindi della COMPLICITA'.

Ricordo la felicità di Falcone quando in un breve periodo di entusiasmo egli mi disse: “LA GENTE FA IL TIFO PER NOI.” E con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l’appoggio morale della popolazione dava al lavoro del giudice, significava qualcosa di più, significava soprattutto che IL NOSTRO LAVORO STAVA ANCHE SMUOVENDO LE COSCIENZE.”

Questo è quello che un gruppo di GIOVANI COLLEGNESI ha creato nella propria città.
Un movimento
CULTURALE e MORALE, che vuole coinvolgere TUTTI e specialmente le GIOVANI GENERAZIONI, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di LIBERTA' che fa RIFIUTARE il PUZZO del COMPROMESSO MORALE, dell’INDIFFERENZA, della CONTIGUITA' e quindi della COMPLICITA' che le persone che detengono il potere hanno per sottomettere quelle che non ce l'hanno. Il movimento si chiama COLLEGNO ATTIVA.

venerdì, luglio 16, 2010

SICUREZZA STRADALE: COLLEGNO ATTIVA, FATTI NON PAROLE

Molti sono i partiti che nel loro simbolo hanno avuto ed hanno la falce ( Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, PCI ora diventato PD o IDV), ma tra i loro esponenti e militanti in quanti hanno veramente usato questo strumento? Delle ultime due generazioni praticamente nessuno.
Noi oggi abbiamo riscoperto l’uso di questo attrezzo agricolo, che definiremo povero, ma sincero, che bisogna saper usare, perché il suo utilizzo non è semplice: uno strumento che ti fa capire cosa significa il termine fatica, quella stessa fatica che facevano i lavoratori nei tempi andati e che in molti dovrebbero riscoprire.

Abbiamo usato la falce per rendere più sicuro un incrocio stradale della nostra città (Viale Dei Partigiani incrocio Via Venaria) che era pericoloso a causa dell’erba, talmente alta da rendere la visibilità nulla per gli automobilisti: abbiamo così deciso di metterci all’opera e adoperarci per risolvere il problema.
Ci siamo recati sul posto ed abbiamo tagliato l’erba in modo da rendere l’incrocio più sicuro, tra lo stupore di molti cittadini, che non credevano ai loro occhi e ci chiedevano il perché di questa azione.
Abbiamo risposto che il nostro scopo era rendere più sicuro quel tratto di strada, e che se ognuno di noi si adoperasse di più per il bene pubblico il Paese non sarebbe ridotto in questo stato.

Sappiamo bene che i politici stanno solo con il sederino sulle loro poltrone pensando solo ai loro interessi, noi non siamo così: noi il deretano lo alziamo e lavoriamo per la città di COLLEGNO tutti i giorni, non solo durante i periodi elettorali.
COLLEGNO ATTIVA è nata per dare una vera alternativa alla politica di questa città: basta con la politica delle parole, noi facciamo i fatti!

Il Sindaco di Rivoli pochi giorni fa si è lamentato per l’erba alta e le buche nelle strade dicendo:”Rivoli ha strade da schifo” scusandosi con i cittadini per lo stato delle cose a causa dei tagli di bilancio…. forse più una dichiarazione politica contro la finanziaria che una reale ammissione di colpa.

NOI DICIAMO: “CARO SINDACO DI RIVOLI DESSI’, NOI DI COLLEGNO ATTIVA FACCIAMO COSI’! ”

Ora i fatti, le immagini valgono più di mille parole:


Il video dell'operazione TAGLIO ERBA PER LA SICUREZZA STRADALE:




COLLEGNO ATTIVA: IL LAVORO DI TRE PARTITI IN META' TEMPO



COLLEGNO ATTIVA: TAGLIO ERBA COMPLETATO

mercoledì, luglio 14, 2010

PD: BOTTE IN FAMIGLIA, RISSA TRA DEMOCRATICI

PD e PDL continuano a confermare di essere due facce della stessa medaglia, i comportamenti interni sono praticamente gli stessi, poca libertà, poca meritocrazia, giustizia quasi nulla, spazio limitatissimo per i giovani, poche idee, pochi ideali, ma un unico obiettivo: la gestione del potere.

Per quanto riguarda il PDL la situazione è molto chiara grazie alla TV, per il PD non possiamo dire altrettanto, ma se prestiamo attenzione alle cronache locali è evidente che la situazione è identica.

Prendiamo ad esempio il caso di Nichelino, dove l'altro ieri sono volate le mani tra esponenti del PD. Spinte, schiaffi, urla e parole grosse tra esponenti dello stesso partito.


Riportiamo l'articolo tratto da LA STAMPA:

Clicca una volta per aprire l'immagine ed una seconda per ingrandirla.

L'ONU DICE NO AL DDL INTERCETTAZIONI

E così sul ddl sulle intercettazioni è scesa in campo anche l’ONU.
Il relatore per il diritto di espressione del Palazzo di Vetro, Frank Le Rue, ha infatti affermato che il decreto “va abolito o modificato” poiché potrebbe minre la libertà di espressione in Italia.
Anche se si tratta di un consulente esterno, come sottolinea l’ONU, le parole di Le Rue non fanno altro che gettare benzina sul fuoco, visto il già acceso dibattito esistente nel Paese sulla correttezza di un provvedimento che fin dall’inizio ha scatenato polemiche.
Dopo l’Osce l’ONU quindi…..e Le Rue, che ha anche ipotizzato una visita nel 2011 per verificare lo stato della libertà di stampa in Italia, pur consapevole delle motivazioni presentate dal Governo a difesa del dd, ha invitato comunque ad «astenersi dall’adottare questo ddl nella forma attuale, e impegnarsi in un dialogo con tutte le parti in gioco, in particolare con i giornalisti e i media, per assicurare che le loro preoccupazioni siano tenute da conto», il tutto ovviamente alla luce del recente sciopero dei giornalisti.
Insomma, oltre ad aver scatenato un putiferio all’interno del Paese il ddl sulle intercettazioni ha catturato anche l’attenzione (e le critiche) della comunità internazionale.
Ora ci chiediamo: ma possibile che in Italia non ci fossero problemi più seri da affrontare?
Siamo ancora in piena crisi economica, con Borse deboli, disoccupazione in crescita, difficoltà di accesso al credito per le imprese, ….e noi ci preoccupiamo delle intercettazioni?


Il nostro blog sta subendo attacchi continui su ogni fronte (Blogger, FB, Tiscali), cercano anche in tutti i modi di entrare nell'account di Facebook di Andrea Di Filippo, ma fortunatamente l'unica cosa in cui sono riusciti e bloccarci per ora i link del nostro blog sui server dei provider...
Noi per quanto possibile cercheremo di darvi informazione non di parte, per cercare di ragionare insieme sui problemi, cercando delle soluzioni efficaci per risolverli.

Pur sapendo che il Premier Silvio Berlusconi la pensa in modo totalmente opposto a noi:



ed il Presidente della Camera Gianfranco Fini insieme ad i partiti di opposizione (poco attivi) la pensa come noi:

lunedì, luglio 12, 2010

TORINO: NEI GIOVANI DEL PD POCA QUALITA'

Il coordinatore provinciale del PD Quagliotti non vede nei giovani il futuro del partito, infatti non ritiene opportuno che la candidatura a primo cittadino del capoluogo vada ad un 40enne perchè li ritiene di scarso valore.

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I giovani del PDL li conoscete: vallette, meteorine, letterine, igieniste dentali e showgirl, ne abbiamo parlato spesso, quindi non spariamo sulla croce rossa...

Ricordiamo solamente che il Presidente degli Stati Uniti Obama aveva 46 anni quando si candidò alla Presidenza (10 febbraio 2007).

In Italia sembra di vivere ancora nel primo dopoguerra...

domenica, luglio 11, 2010

COLLEGNO: TOSSICI VIOLENTI NEL PARCO DALLA CHIESA (CERTOSA)

Un gruppo di giovani ha organizzato una protesta contro una coppia di tossicodipendenti che da qualche mese creano tensione al Parco Dalla Chiesa: per stessa ammissione del comandante dei vigili, Livio Boiero, "I due ragazzi hanno reazioni sopra le righe anche per un nonnulla".
Il risultato di questa situazione è che due ragazze, una di 19 ed un'altra di 21 anni, sono state malmenate ed insultate per futili motivi, destando non poche preoccupazioni anche nelle mamme che frequentano il parco e che di certo non si sentono al sicuro.
Posto di fronte ai fatti c'è da sottolineare l'atteggiamento di "stupore" dell'assessore Macagno il quale definisce i due tossicodipendenti violenti "due ragazzi in difficoltà" e liquida ironicamente l'iniziativa del gruppo Young Ball affermando che "si saranno calati nel ruolo di Robin Hood del parco". Beh.... il suo stupore stupisce noi.
Invece di difendere due persone che di certo hanno bisogno di aiuto, ma al tempo stesso non possono malmenare indisturbati le persone, sarebbe il caso di provare a recuperarli magari con qualche servizio sociale di assistenza, ponendo però anche fine a questi episodi di violenza gratuita.
Basta con le strumentalizzazioni politiche di questi episodi: è necessario prendere dei provvedimenti seri e concreti, ponendo fine a questo buonismo che va solo a discapito della brava gente.

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venerdì, luglio 09, 2010

PDL: LA POLITICA DEL MANGANELLO

Dopo la politica "AMICA CHIPS" arriva la politica del "MANGANELLO", di fatto è naturale che queste due cose si leghino insieme, anche se ultimamente sul versante opposto pare non essere così...

In questi ultimi giorni sono capitati due episodi alquanto agghiaccianti, ma nessun media ha dato il giusto peso a quel che è capitato:
RISSA VIOLENTA IN PARLAMENTO
PICCHIATI GLI ABITANTI DELL'AQUILA A ROMA

RISSA VIOLENTA IN PARLAMENTO
Mercoledì 7 luglio 2010 in parlamento durante la discussione del ddl Meloni sui finanziamenti alle comunità giovanili (12 Mln di Euro) è scoppiata una rissa molto violenta che ha visto coinvolti 20 deputati del PDL ed un deputato dell'IDV, potete capire da soli chi ne ha avuto la peggio...
Il deputato IDV Francesco Barbato è stato aggredito e colpito con un pugno al volto ed è finito dritto in ospedale, il referto del Gemelli dice 15 giorni di prognosi. Forse il pugno del k.o. è stato sfrerrato dall'On. Carlo Nola (PDL).

Questo l'intervento che ha fatto infuriare i deputati del PDL:


Contro il finanziamento anche l'On. Alessandra Mussolini:"Prima si pensi ai bambini e poi ai gruppettari e al centri sociali" e l'On. Antonio Martino:"Non si buttano così milioni in un momento di crisi".

L'On Mussolini ha anche aggiunto:"sono stata minacciata da Marsilio e Rampelli", ma sono contenta:"Abbiamo fatto saltare il giocattolo a chi credeva di avere già i soldi in tasca e sorvoliamo su altro, sulle amiche..."

Il ministro Meloni si difende così sull'attacco IDV delle parentele:"L'assessore laziale Lollobrigida è il fidanzato di mia sorella, ma se siede lì è perché fa politica da tanti anni e ha i suoi voti"

rassegnastampa.comune.roma.it

PICCHIATI GLI ABITANTI DELL'AQUILA A ROMA
Sempre mercoledì 7 luhlio 2010, gli abitanti dell'Aquila hanno manifestato a Roma con in prima fila il loro Sindaco, in circa 5.000 lanciano un “S.o.s. L’Aquila” e chiedono sospensione delle tasse, occupazione e sostegno all’economia.




Questo video non ha bisogno di essere commentato... è molto chiaro...

PD ed IDV

NON RIUSCIAMO A CAPIRE PERCHE' DOPO DUE EPISODI COSI' GRAVI CONTINUIATE A FARE:

LA POLITICA DEL SILENZIO ASSENSO

IN RICORDO DELL'AMICO RAFFAELE ANARDU

Quando muore qualcuno è difficile trovare parole di conforto, parole che riescano ad esprimere il senso di vuoto, sgomento, assenza, dolore che si accompagnano ad un tale evento.
Quando poi tutto accade all’improvviso… senza una spiegazione….. senza darci nemmeno la possibilità di dire “ti voglio bene” alla persona che amiamo…..il dolore è assoluto e quasi assordante nel suo muto silenzio.
Nel caso di Raffaele Anardu, la morte si è travestita da natura, da finta quiete, portandolo via all’affetto dei suoi cari e di tutto Villaggio Dora nel modo più impensato, durante una giornata tranquilla, come tante, trascorsa a pescare.

In questi casi molti si domandano allora quale senso abbia la vita, se essa può essere spezzata in fondo così facilmente…se tutto può finire così da un momento all’altro, lasciandoci attoniti e con una sola domanda “Perché?”.
Qualcuno trova le proprie risposte nella fede…altri semplicemente si chiudono nel proprio dolore.

La risposta che io dò a me stesso è ancora diversa.
Noi siamo ciò che lasciamo…..siamo la traccia che continua a vivere anche dopo di noi, e di certo Raffaele ha lasciato delle tracce indelebili e importanti del suo passaggio sulla terra: è stato marito, padre, amico, compagno di battute di pesca e risate, esperto conoscitore di funghi,….è stato tante cose. E tutte queste cose ci mancheranno, i suoi pregi e anche i suoi difetti.
Quando si sente la mancanza di qualcosa significa che essa è stata importante, che ha avuto un valore nella nostra vita.
L’amore e la commozione che ieri hanno avvolto la chiesa nella quale si è svolto il rosario ed oggi il funerale sono la testimonianza che in fondo lui resterà tra noi, perché ha saputo donare e donarsi agli altri.

Ognuno di noi lo ricorderà a modo suo…..ma quel che è certo è che ora sta a noi far sì che la sua memoria non cessi di esistere, continuando a vivere facendo tesoro di tutto ciò che lui con la sua presenza ci ha insegnato.
La vita non si misura in giorni, in ore, in secondi….ma si misura in base alle opere compiute, in base a quanto della vita che viviamo è davvero vita e non tempo.
La vita di Raffaele è stata una vita vissuta, che ha dato frutti importanti e che ha permesso anche ai suoi figli di diventare ciò che sono.
Ed è a loro che in questo momento voglio comunicare la mia vicinanza: alla moglie di Raffaele ed ai suoi figli, in particolare a Roberto, mio caro amico da sempre. Insieme ne abbiamo passate tante…. ed anche in questo momento non sei solo, ma hai accanto molte persone come me che ti vogliono bene e che ti saranno accanto, pur nella consapevolezza che solo il tempo riuscirà pian piano ad alleviare questo dolore e rimarginare questa ferita.

Un tempo mia nonna mi ricordava “polvere sei e polvere ritornerai”e non lo faceva per essere macabra, ma per ricordarmi che il tempo che abbiamo non è infinito e che dobbiamo viverlo meglio che possiamo: non dobbiamo perdere nemmeno un secondo per dire “ti voglio bene” a chi ci sta vicino e dobbiamo seguire i valori che ci sono stati insegnati per renderli eterni davvero.
Le persone che amiamo continuano a vivere nei nostri gesti, nei nostri valori, nel modo che abbiamo di vivere la nostra esistenza.

Oltre a dire a Roberto che gli voglio bene e che gli sarò accanto in questo momento, vorrei chiudere con un testo che secondo me esprime il senso delle mie parole.

La morte non è niente di Henry Scott Holland

La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Nonostante il dolore dobbiamo trovare il coraggio di affrontare la vita, perché sarebbe questo che lui vorrebbe da noi.

giovedì, luglio 08, 2010

PDL: LA POLITICA "AMICA CHIPS", DA METEORINA AD ASSESSORE PROVINCIALE

Rocco Siffredi insegna la politica da seguire: "AMICA CHIPS è la migliore!!!"
Fidatevi un giorno forse la vedremo candidata premier alle politiche...



Post precedenti che trattano l'argomento:
IL PDL HA BISOGNO DI UN GRANDE MEA CULPA (25 agosto 2009)

REGIONALI 2010: LISTE e LISTINI, GLI SCANDALI CHE IN POCHI SANNO (7 aprile 2010)

Piccole "cavalierine" crescono. Le starlette di Silvio Berlusconi in politica mettono a segno un altro colpo con Giovanna Del Giudice, 26 anni, campana, ex meteorina del Tg4 di Emilio Fede.
Giovanna, candidata alle regionali ed esclusa per un soffio, si consola perché sarà nominata assessore alla provincia di Napoli, con delega a pari opportunità e politiche giovanili. Addirittura assessore, battendo la superfavorita Francesca Pascale, ex valletta di Telecafone e fondatrice dei club "Silvio ci manchi", eletta in consiglio provinciale.

Dopo l'igienista dentale Nicole Minetti, eletta nel "listino" blindato in Lombardia, ecco il momento di Giovanna, che naturalmente protesta per questa sua notorietà dicendo al Corriere del Mezzogiorno: "E basta con questa storia della meteorina, vinsi un concorso di moda e il premio fu quello di partecipare ad alcune registrazioni del Meteo del Tg di Fede. Da allora nessuna comparsata in tv. Ho fatto seriamente politica". Con il Presidente, come lei chiama Berlusconi: "Certo, c'è solo lui". E, soprattutto, "è l'unico che crede e investe sui giovani". Forse sarebbe più giusto dire sulle giovani. Ma tant'è.


Cosa pensa Del Giudice delle critiche ai "vizietti" del premier? "Accuse gratuite. In giro ci sono troppi moralisti. Lui non fa nulla di male. Paga per essere un uomo allegro e sincero. Che trasferisce a tutti il suo entusiasmo". Rimanendo in zona Mediaset, la buonanima di Mike direbbe: "Allegriaaa!"

Tratto da
VirgilioNews - MyBlog.it

La notizia riportata da alcuni siti:
Del Giudice, la ex meteorina di Fede diventa assessore provinciale a Napoli
È stata candidata alle elezioni regionali, ma non ce l’ha fatta, arrivando trentunesima su trentadue candidati - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.it (leggi...)

Giovanna Del Giudice, da meteorina ad assessore provinciale a Napoli - DIRETTANEWS.IT

Giovanna Del Giudice, da meteorina ad assessore provinciale a Napoli - Net1News