venerdì, gennaio 28, 2011

TORINO: DOMENICA 30 GENNAIO BLOCCO DEL TRAFFICO (ORDINANZE DEI COMUNI PARTECIPANTI)

DAL TAVOLO COMUNI OK AL BLOCCO DEL TRAFFICO PER DOMENICA 30 GENNAIO


Domenica 30 gennaio 2011 dalle 10 alle 18 il traffico si fermerà nei Comuni dell’area metropolitana che partecipano al tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria coordinato dalla Provincia.

Hanno aderito all’iniziativa, oltre al Comune di Torino, i Comuni di:

Beinasco       
Borgaro - ordinanza
Collegno      
Grugliasco - ordinanza
Ivrea      
Moncalieri - ordinanza
Nichelino - ordinanza
Pinerolo - ordinanza
Rivoli      
Settimo - ordinanza
Venaria 

Domenica 30 gennaio 2011 dalle 10 alle 18 il traffico si fermerà nei Comuni dell’area metropolitana che partecipano al tavolo di coordinamento sulla qualità dell’aria coordinato dalla Provincia di Torino. Lo hanno deciso ieri pomeriggio, nella riunione indetta dall’assessore all’ambiente Roberto Ronco, anche se ciascun Comune valuterà se fermare il traffico su tutto il territorio o solo nel centro storico, a seconda delle possibilità organizzative ed economiche.
Hanno aderito all’iniziativa, oltre al Comune di Torino, i Comuni di Beinasco, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Pinerolo, Rivoli, Settimo, Venaria.
Non aderiscono: Orbassano, Carmagnola, San Mauro, Chivasso e Chieri.
“Lo stop al traffico previsto per domenica ha un valore simbolico, ma è un chiaro segno di condivisione politica e di comune sensibilità a un problema tutt’altro che secondario: sono molto sosddisfatto per la risposta dei Comuni. Il guaio è che il PM10 non puzza: bisogna perciò far sì che l’attenzione alla qualità dell’aria non sia un’emergenza accantonata e dimenticata” ha detto l’assessore Ronco “D’altra parte i Comuni hanno ben presente che sono altri, e di ben più ampia portata, le soluzione strutturali che possono portare a un miglioramento. Per questo è necessario avviare un discorso più generale con la Regione Piemonte, in fondo il quadro normativo a cui dobbiamo fare riferimento ancora oggi è del 2007, ed è necessaria un’evoluzione. Sarà cura del mio assessorato avviare un confronto con quello regionale per studiare soluzioni normative più incisive di quelle che ora abbiamo a disposizione”.
Tutti i Comuni che hanno aderito al blocco, hanno riconosciuto che gli "stop" al traffico in situazioni emergenziali possono contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini, ma che per migliorare la situazione occorrono provvedimenti strutturali di più largo respiro, che incidano in modo puntuale sul territorio.
Ciascun Comune ha segnalato le proprie necessità: Beinasco ha segnalato il problema del casello sulla Torino-Pinerolo che sostanzialmente limita l’uso dell’autostrada per gli spostamenti locali con conseguente intasamento della viabilità comunale; Collegno, Grugliasco e Rivoli ritengono fondamentale il prolungamento della linea di metropolitana verso Rivoli, quest’ultimo Comune sottolinea la vetustà dei mezzi pubblici della linea 36, e la necessita di spostamento del casello di Bruere; Nichelino ribadisce la necessità di intensificare gli incontri del tavolo di coordinamento; Venaria chiede un rafforzamento del trasporto pubblico per i turisti diretti alla Reggia; Carmagnola sottolinea la necessità di completare la tangenziale di Carmagnola, mentre Moncalieri evidenzia il problema dell’intasamento di corso Trieste per il quale sarebbe auspicabile la creazione di aree di attestamento ed interscambio.
L’Assessore Ronco ha dichiarato che sarà cura del suo assessorato avviare un confronto con quello regionale per segnalare le problematiche esposte dai vari Comuni e per studiare soluzioni normative più incisive di quelle attualmente a disposizione.
Torino infine è pronta a pubblicare la sua ordinanza. In essa si conferma il quadro delle limitazioni fin qui già comunicate: traffico privato in città vietato dalle 10 alle 18; i mezzi a metano o gpl possono circolare ovunque, tranne che nell’area della Ztl Centrale, dove è fatto divieto assoluto di circolazione anche per i mezzi ecologici.
Nessun limite invece per le auto elettriche, che potranno circolare in tutta la città, anche nella Ztl Centrale.
(28 gennaio 2011)

13 FEBBRAIO 2011: NASCE LA FESTA DELL'AMORE A PAGAMENTO


Dopo gli utlimi recenti scandali che hanno coinvolto il nostro premier e la sua decisione di scendere in piazza con il suo partito (PDL) il 13 febbraio 2011 a Milano in Piazza Duomo per difendersi dai PM, abbiamo deciso a TORINO di inventare e far nascere una nuova festa per difendere LA DIGNITA' DELLE DONNE.

Siccome il 14 febbraio è San Valentino, festa degli innamorati da tantissimi anni dove le coppie si regalono ogni bene per dimostrarsi il loro amore.
Da qualche anno anche il 15 febbraio S. Faustino è diventata la data della festa dei single, giorno in cui le discoteche ed i locali pubblci ne inventano di ogni per rendere felici il popolo dei libertini.
Abbiamo deciso di chiamare il 13 febbraio (S. Maura) in BURLA a Silvio Berlusconi: FESTA DELL'AMORE A PAGAMENTO, ma anche per la seria proposta che avanzeremo al Governo.
In questa oltre a DIFENDERE LA DIGNITA' DELLA DONNA chiederemo al Goveno di affrontare il tema prostituzione in maniera seria.
In pochi sanno che in Italia la prostituzione è legale ma non  è regolamentata, mentre le attività organizzate come lo sfruttamento ed il favoreggiamento sono illegali. Quindi avanzeremo la proposta di  REGOLAMENTARE LA PROSTITUZIONE, come del resto avviene in altre DEMOCRAZIE EUROPEE: Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Austria, Grecia.

Non mancare alla prima mondiale di questo grande evento.
13 FEBBRAIO - TORINO - PIAZZA CASTELLO ORE 16.00

Per i partecipanti: indossare un indumento bianco e portare una rosa da posare sotto il Palazzo della Regione come gesto simbolico.

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giovedì, gennaio 27, 2011

BERLUSCONI: DIAMANTI E SOLDI ALLE SUE AMICHE DEL CUORE

La crisi colpisce molte persone, le aziende falliscono e molte famiglie soffrono anche la fame, ma come in ogni epoca c'è sempre chi da tutto questo non viene neanche sfiorato.
A quanto pare il Papi riusciva ad essere molto generoso e a donare molto alle sue amiche del cuore, naturalmente senza ricevere nulla in cambio, solo amicizia vera... non siate maliziosi...

IRIS BERARDI

[...] Sull'agenda di Iris Bernardi appuntamenti e soldi
E' sostanzioso lo scrigno di denaro e gioielli trovato durante la perquisizione fatta il 14 gennaio a casa di Iris Berardi, all'Olgettina. Da quanto si legge negli atti sono stati trovati "gioielli vari, parecchi, collane, bracciali pendagli". In proposito, la giovane "ha dichiarato che sono omaggi provenienti da Berlusconi, ricevuti durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del presidente del Consiglio".

Ricca di dettagli anche l'agenda della Berardi che ha annotato con scrupolo le date delle sue serate, con accanto delle cifre: "6 febbraio andare da Papi, 26 febbraio andare da Nicole, 27 febbraio andare da Papi, 7 marzo Papi 2.000, 13 marzo Papi 2.000, 5 aprile 2.000, 17 aprile Papi 2.000, 25 aprile 2.000, 22 maggio Papi. Silvio 39335xxxx. 5 giugno Papi 2.000. Riepilogo gennaio 9.580, febbraio 21.000, aprile 7.350".

La procura ha poi stabilito che la Berardi è stata una trentina di volte ad Arcore e diverse volte a Porto Rotondo.

Tratto da TGCOM 

RUBY 

[...] a Genova, il 17 gennaio scorso, è saltato fuori un foglietto con la contabilità della ragazzina. Vi sono indicate, scritte a mano, le cifre ricevutedal contabile del premier, Giuseppe Spinelli, per complessivi 17 mila euro. Un po’ più di quanto ammesso da Spinelli medesimo nel suo interrogatorio difensivo, ma conta poco. Quel che ha fatto saltare sulla sedia, invece, sono le conclusioni finali: «Tra due mesi, da Silvio Berlusconi 4 milioni e 500 mila euro». Sul punto sono in corso accertamenti.[...]

Tratto da LA STAMPA

mercoledì, gennaio 26, 2011

PDL: POPOLO DELLA LITIGIOSITA'. BERLUSCONI vs LERNER - SANTANCHE' vs LITTIZZETTO

PDL = Popolo della Litigiosità, altro che partito dell'amore.

Il Presidente Silvio Berlusconi litiga con Gad Lerner e Daniela Santanché fa il dito medio a Luciana Littizzetto, abbiamo proprio degli esempi onorevoli in parlamento.

Silvio Berlusconi litiga con Gad Lerner 


Daniela Santanché fa il gesto del dito medio a Luciana Littizzetto

Cosa significa Onorevole?
Aggettivo
onorevole m e f sing (pl: onorevoli)
   1. degno di onore, di rispetto
          * ha fatto un gesto onorevole

Sostantivo
onorevole m e f sing (pl: onorevoli)
   1. titolo assegnato ai membri del Parlamento italiano, in particolare della Camera dei Deputati
          * oggi alla Camera parlerà l'onorevole Rossi

Qui ci vorrebbe un bel DIS davanti questa parola: DISonorevole.

martedì, gennaio 25, 2011

TORINO: SMOG ALLE STELLE, IL BLOCCO TOTALE SPACCA IL COMUNE


Stop alle auto, scambio di accuse con la Regione 
Oggi discussione in Consiglio: domani si decide
EMANUELA MINUCCI
TORINO


Sedici giorni fuorilegge su diciotto. E previsioni del tempo più a favore del Pm10 che dell’ambiente. Torino, come gran parte delle città della pianura padana, sta conducendo la sua tradizionale battaglia invernale contro lo smog. Quel micidiale mix di polveri sottili che da troppo tempo ormai fa vincere alla nostra città la maglia (affumicata) di metropoli più inquinata d’Italia. E siamo al punto. Milano ha deciso che domenica 30 gennaio si andrà tutti a piedi. E Torino? Si è data 48 ore per decidere. Ma quarantott’ore che, dal punto di vista amministrativo, saranno tutte dedicati allo smog. Si comincerà alle

15 con un Consiglio comunale già dedicato al «Pums», il piano urbano della mobilità sostenibile. La seduta si aprirà nella polemica, con la consegna al sindaco Chiamparino, da parte degli ambientalisti (gli stessi che hanno ottenuto di inserire nel «Pums» parecchi capitoli dedicati alla bicicletta), di un paio di mascherine anti-smog, oltre ai dati snocciolati in questi giorni dalle centraline Arpa della città. Sempre al capitolo qualità dell’aria c’è la richiesta, da parte di Agostino Ghiglia (AnPdl), di ottenere sull’argomento le comunicazioni del primo cittadino o dell’assessore all’Ambiente Roberto Tricarico.

Se la conferenza dei capigruppo deciderà per il sì, con ogni probabilità tutta la seduta di oggi della Sala Rossa sarà dedicata al grande tema del traffico e delle sue ricadute sull’ambiente. Domani la giunta deciderà: «Vediamo bene questi dati e poi - ha annunciato ieri il sindaco Chiamparino - decideremo se bloccare o no, come farà Milano, il traffico per un’intera giornata». Ma com’è l’orientamento della giunta? Se il responsabile dell’Ambiente Tricarico si dice possibilista e «attende di aver prima sentito il parere di sindaco e colleghi», assessori esperti come Sestero e Alfieri si dicono molto tentati dal seguire l’esempio di Milano: «Non sarà del tutto risolvente, ma è meglio di niente». Tranchant, invece, l’assessore ai Trasporti della Regione Barbara Bonino: «Le domeniche a piedi sono inutili e vessatorie: l’unica cosa che è servita finora è stata l’evoluzione ecologica dei motori e dei carburanti».

Poi l’attacco: «È quindi incredibile sentir dire dall’assessore Tricarico che la Regione non sta dando una mano: abbiamo stanziato 70 milioni di euro per la sostituzione dei bus Euro 0, è ora di finirla di vessare inutilmente gli automobilisti: per convincere la gente a usare i mezzi pubblici bisogna migliorarne l’efficienza». Stessa posizione da parte dell’assessore regionale all’Ambiente Ravello: «Ribadisco la disponibilità della Regione al confronto, ma invito a cercare di superare posizioni ideologiche che hanno la sola conseguenza di creare disagi ai cittadini». Di tutt’altro parere Monica Cerutti, capogruppo di Sel: «Sono necessarie misure straordinarie che integrino i provvedimenti che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo, come il blocco totale del traffico, che può essere programmato a partire dalla prossima domenica».

Tratto da LA STAMPA

domenica, gennaio 23, 2011

COLLEGNO: SCUOLA MARCONI, UNO SCARAFAGGIO NEL PRANZO DEI BAMBINI

La scuola elementare Marconi di Collegno sembra proprio non riesca a trovare un angolo di serenità.
Dopo la brutta storia del maestro con le mani lunghe scoppia anche il caso mensa "poco pulita".


L'articolo di Patrizio Romano uscito su LA STAMPA:

Polemiche all’elementare Marconi, l’ira dei genitori
Aperta un’inchiesta interna
«Non capiterà mai più»
PATRIZIO ROMANO
COLLEGNO


«Mangiare biologico non significa di sicuro mangiarsi anche gli insetti delle verdure». Questo quello che ripetono infuriate le mamme dei bimbi che frequentano l’elementare «Marconi», dopo che una allieva di quinta si è trovata in bocca un insetto mentre mangiava degli spinaci. «È accaduto ad una compagna di mia figlia lunedì scorso a pranzo - racconta Stefania Macrì -. Mentre mangiava degli spinaci la bambina ha sentito qualcosa che scrocchiava in bocca, ha sputato il boccone e ha visto l’insetto. Sembrava uno scarafaggio». E a scuola è subito scattato l’allarme. Tra le mamme, invece, è montata la rabbia perché una cosa simile, sostengono, «Non deve accadere».

«Quando mia figlia me lo ha raccontato stentavo a crederci - ammette la Macrì -. Scoprire un insetto nel piatto non è proprio il massimo dell’igiene e della sicurezza». E per lei questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «La mia bambina si fermava a pranzo solo un giorno alla settimana - precisa - adesso, dopo questo fatto non la faccio più mangiare lì. Non mi fido». E anche per la bimba che si è trovata a masticare quell'insetto non è stato di certo piacevole. «Poverina - sospira la Macrì - dopo averlo visto le veniva da vomitare. So che la mamma è stata informata e che ha parlato con le insegnanti». Non solo. Del caso è stata informata anche la dietologa.

«L'insetto, che non è sicuramente uno scarafaggio, è stato fotografato e portato ad analizzare - spiega l’assessore all'Istruzione, Tiziana Manzi -. Sarà un entomologo a dire che cosa sia. Mi hanno spiegato, comunque, che pare sia un insetto della verdura, che vive nella terra e tra le foglie degli spinaci». Tuttavia non doveva trovarsi nel piatto dell’alunna della Marconi. «Questo è poco ma è più che sicuro - afferma l’assessore -. Infatti la Sodexo, che fornisce i pasti alle nostre scuole e del fatto non ha sicuramente colpa, ha subito mandato ad analizzare quell’animaletto per saperne di più e ha inviato una richiesta di spiegazioni alla ditta che gli fornisce i prodotti surgelati, che poi cucinano».

Insomma, a Collegno è scattata un’indagine per sapere cosa sia accaduto. «Non è di certo il massimo trovarsi un insetto nel piatto - confessa la Manzi -, anche se può capitare. Noi, ora, vogliamo che si analizzi e poi ci si spieghi tutto». E la bambina? «Poverina, deve essersi spaventata molto - confida - la maestra le ha portato via subito il piatto e dopo averla rincuorata le ha portato un'altra pietanza. I genitori, invece, hanno avuto modo di parlare con la nostra dietista e di avere tutte le spiegazioni del caso, almeno quelle in nostro possesso». Già, perché per sapere le «generalità» dell’intruso si dovrà aspettare qualche giorno. E c’è ga giurarci: per qualche tempo gli spinaci non entreranno più nel menù della «Marconi».

Tratto da LA STAMPA

venerdì, gennaio 21, 2011

L'ITALIA VISTA DALL'ESTERO DAI NOSTRI CONNAZIONALI

La frase che potrebbe riassumere questa situazione: "POVERA ITALIA!" 




 I nostri italiani all'estero...

Giulia scrive dalla Francia: "Per noi è (io la definirei così) una continua battaglia per la credibilità. Una nazione che riposa sopra i fasti del passato... Che tristezza per noi contemporanei! C'è una foresta di concezioni e, ripeto, purtroppo quelle positive poggiano principalmente sui meriti (artistici, culturali) degli italiani che ci hanno preceduto; di oggi non si vede altro che la bellezza del paesaggio (sebbene posta sotto grave minaccia) e la barzelletta politica".

Mariano scrive dalla Danimarca: "L'Italia è ormai considerata nord Africa. Il mio capo danese mi mostra la cartina geografica e ridacchiando mi dice che forse l'Italia è il pezzo che manca alla Libia...". Anche quando si prova a sdrammatizzare, l'effetto non è mai liberatorio. E sempre in ambito geografico, appariamo distanti anche da quei paesi che nelle barzellette, si usano come esempi di arretratezza. 

Luca da Londra: "Parlavo di Berlusconi con una ragazza. Lei dice: ma che razza di gente siete? Cacciatelo, cosa aspettate?...Ed io, scusa, ma di dove sei? E lei, "Mozambico". 

Pierluigi racconta com'è la situazione vista da Bruxelles: "Drammatica per noi italiani, spassosa per i colleghi e amici stranieri. Al lavoro non passa giorno senza che colleghi lituani, polacchi, inglesi, belgi, tedeschi, sloveni e francesi mi fermino in corridoio per chiedermi l'ultima su Papi e le sue accompagnatrici".  

Claudio dalla Germania è più amaro: "Negli anni '70 alcuni tedeschi ci consideravano  inaffidabili e mezzi -mafiosi. Oggi, e per via delle varie vicende, i tedeschi fanno di peggio: ci ignorano". Insomma, l'Italia ha stufato. Come riassume Cuchu, dall'Olanda: "Che si dice dell'ennesimo scandalo che ha coinvolto Berlusconi? Le solite cose, le solite battute, i soliti commenti che noi italiani all'estero siamo costretti a sopportare da quando Berlusconi è Presidente del Consiglio".

La perdita di credibilità del nostro paese. "E non solo agli occhi dell'uomo della strada", scrive Paolo dalla Romania, "ma anche degli interlocutori istituzionali e dei partner commerciali. Un fatto che pone noi italiani all'estero in situazioni spesso di grave imbarazzo". E c'è una componente di mistero sul funzionamento delle istituzioni, che rende l'Italia un fenomeno unico. 

Sara da Londra prova a spiegare: "Qui non capiscono come Berlusconi possa parlare di intrusione dei magistrati nella sua vita personale per lo scandalo Rubygate. Perché non hanno la nozione politica di uno Stato in cui le cose pubbliche vengono continuamente usate per affari privati". E alla confusione istituzionale si aggiungono dubbi nulle normative vigenti: a Giulia che sta a Dublino, i suoi amici chiedono: "Ma in Italia e' legale fare sesso con le minorenni?". Emilia da Barcellona racconta l'incredulità: "Qui la gente comune fa davvero fatica a pensare che il popolo italiano abbia scelto volontariamente di essere rappresentato da Berlusconi". Ma per Nikos, da Londra: "Lo si voglia o no, rappresenta l'Italia e gli italiani all'estero". Forse all'estero ci immaginano come figure mitologiche, come lascia pensare Alberto dal Messico: "Qui il personaggio del Cavaliere riunisce in una sola figura gli inganni di Bernie Madoff, la perversione di Mosley e l'allegria e irresponsabilità di Pulcinella".

Stralci di Repubblica

Concludiamo con una famosissima canzone...

TORINO: RIANIMAZIONE CHIUSA, MUORE DI POLMONITE

 
Ivrea, nuovo caso di malasanità: la vittima è una maestra di 50 anni
GIAMPIERO MAGGIO
IVREA


A ucciderla è stata una polmonite. Era arrivata al pronto soccorso, otto giorni fa, in condizioni disperate, ma il reparto di Rianimazione dove i medici avrebbero dovuto ricoverarla, e che forse le avrebbe potuto salvare la vita, quel giorno era chiuso per lavori di ristrutturazione. Vittima una 50enne di Ivrea, nubile, maestra di scuola materna alla periferia della città.

Un caso di malasanità che rischia di travolgere, ancora una volta, l’ospedale eporediese. Dopo la vicenda di Davide Perucchione, il diciassettenne di Settimo Vittone morto lo scorso 27 ottobre in seguito a un intervento al femore e che, forse, si sarebbe potuto salvare se la Rianimazione di Ivrea quella notte avesse avuto un posto letto disponibile, ora esplode un altro caso. Riguarda Maria Pia Vittonatti, 50 anni, residente a Ivrea, frazione San Bernardo, Canton Bevolo numero 58.

Ma mentre per quanto riguarda il diciassettenne la Procura di Ivrea ha aperto un’inchiesta e sta tentando di accertare eventuali responsabilità, nel caso della maestra di San Bernardo (i cui funerali si sono già svolti) sarà molto più difficile scoprire la verità. La vicenda finora è passata sotto silenzio: i famigliari, forse per evitare uno scandalo, subito dopo la morte non hanno presentato denuncia. «Sono persone tranquille e per bene, molto riservate - dicono i vicini -. Forse non se la sono sentita di sollevare un polverone». Anche la Procura di Ivrea, però, non ha aperto alcun fascicolo. Solo l’ospedale, dopo la decisione del commissario dell’Asl To4, Renzo Secreto, di aprire un’inchiesta interna, sta cercando di capire se ci siano eventuali responsabilità da parte dei medici.

Per ricostruire questa storia bisogna tornare allo scorso 11 gennaio. Maria Pia Vittonatti da un po’ di tempo soffre di dolore alla schiena. Un dolore che si ripercuote lungo la coscia e che da diverso tempo non le dà tregua. Per questo, quella sera, la donna chiede a un parente di farsi portare in ospedale. Quando arriva in pronto soccorso sono le 23,30, i medici che la visitano la sottopongono agli esami di routine e alle due in punto, dopo averle somministrato una serie di antidolorifici, la dimettono. Un primo errore, questo, che potrebbe essere stato fatale. Prima di lasciarla andare, comunque, i dottori le spiegano che dovrà ripresentarsi il mattino successivo. Sempre in pronto soccorso.

Sono le 10,30 del 12 gennaio quando la donna, ormai in stato confusionale e con la febbre molto alta, torna in ospedale. Le sue condizioni sono gravi, il dolore nel corso della notte, anziché diminuire, si è acuito. L’intervento deve essere tempestivo: la maestra viene portata in radiologia, per una lastra al torace.

E, a quel punto, i medici scoprono la gravità delle sue condizioni: entrambi i polmoni sono interessati da una polmonite massiva bilaterale. Una forma molto grave. Serve la Rianimazione. Il reparto però in quei giorni è chiuso: si stanno eseguendo alcuni interventi di ristrutturazione ed è necessario trovare un’altra soluzione. «I pazienti già ricoverati, in quei giorni, venivano portati in Chirurgia - spiegano dall’ospedale -, gli altri dirottati in altre strutture». È il caso di Maria Pia Vittonatti che, per una sfortunata coincidenza, quel giorno trova il reparto chiuso. Così viene portata d’urgenza e in ambulanza a Chivasso: qui il reparto di Terapia intensiva è disponibile per un ricovero. Ma è tardi. Tre ore dopo, infatti, muore.

Il precedente di malasanità a Ivrea: la mattina del 27 ottobre, all’ospedale, morì Davide Perucchione. Aveva solo 17 anni. Non superò l’operazione al femore fratturato: in Rianimazione non c’erano posti letto.

Tratto da LA STAMPA

mercoledì, gennaio 19, 2011

LE DONNE DELLE FESTE DEL CAVALIERE (FOTO e VIDEO)


NICOLE MINETTI



 

 

ALESSANDRA SORCINELLI





BARBARA FAGGIOLI



BARBARA GUERRA






 ELEONORA ED IMMA DE VIVO


 
 

 ELISA TOTI

IOANA VISAN


IRIS BERARDI


 LISNEY BARIZONE

MARYSTELL GARCIA POLANCO





 

MIRIAM LODDO


RAISSA SKORKINA


RUBY






martedì, gennaio 18, 2011

PDL PIEMONTE: VITA DA SEPARATI IN CASA (Ghigo e Ghiglia vs Bonsignore)


Il gelo di Ghigo: «Pensassero alle elezioni...»
ALESSANDRO MONDO
TORINO

Ci sono particolari che riassumono questioni più ampie. Così la richiesta di disfarsi dei prestigiosi uffici di corso Vittorio, quartier generale del Pdl, acquista significato alla luce del perchè. «Non ci serve un palazzo aulico, chiuso al rapporto con gli elettori - avverte Daniele Cantore -. Meglio sostituirlo con 4-5 sezioni tra la gente». Applauso.

La platea era quella riunitasi ieri mattina alla Gam su impulso delle associazioni che fanno capo a pesi massimi e medi del Pdl: Bonsignore, Vignale, Burzi, Cantore, Ventriglia, Priano, Tentoni, Bonansea, Comba. Con l’adesione di Maria Teresa Armosino, uno dei referenti sul territorio. L’occasione formale era la prima assemblea dei Popolari Europei piemontesi in vista del nuovo Pdl vagheggiato da Berlusconi. Quella sostanziale rimandava alla volontà di contarsi da parte di quanti, con gradi di insofferenza diversi, eccepiscono sul partito così com’è. A maggior ragione, nella delicata fase di avvicinamento alle comunali.

Adesione massiccia, circa 500 persone, ed elencazione di obiettivi che - letti all’inverso -, marcano altrettanti deficit del Pdl. Il primo a entrare nel merito è stato Bonsignore, tra i registi dell’incontro e catalizzatore dei malpancisti: compresi quelli che, pur non volendo legarsi all’europarlamentare, hanno superato le remore dell’ultimo minuto sfidando l’irritazione della coppia Ghigo-Ghiglia, peraltro non invitati (c’era solo Giacometto, il coordinatore cittadino). Emblematica la precisazione di Burzi: «Sia chiaro, oggi non c’è nessuna eresia».

Più agganci con la società civile, più determinazione, promozione delle competenze, guai agli inciuci con gli avversari... Così Bonsignore. Parole d’ordine condivise e integrate da Armosino, Costa, Burzi, Vignale, Cantore, Tentoni, Bonansea, Ventriglia, Comba: inclusione; confronto; meritocrazia nella selezione dei dirigenti; rapporto stretto con la base; un programma elettorale veramente alternativo alla sinistra; pochi cedimenti ai «salotti sinistrorsi»; meno sudditanza verso la Lega. E via andare: dai quadri agli amministratori sul territorio (come Maurizio Tomeo, sindaco di Trofarello, o Gemma Amprino da Susa), fino ai rappresentanti nelle circoscrizioni più periferiche. Dove, a sentire gli interessati, la dirigenza non brilla per apparizioni.

Ora bisogna capire dove porterà questo percorso e quali i margini di dialogo con i coordinatori. «Ascolteremo tutti con pazienza - replica Ghigo -, ma non è il momento per distrarsi dall’obiettivo principale: cioè le comunali». Più tranchant Ghiglia: «Richieste condivisibili, se non fosse che il Pdl è già così... Lo segnalo a chi, non lavorando in prima linea, si limita a evocare problemi. Magari per portare a casa qualche preferenza».

Tratto da LA STAMPA