giovedì, dicembre 30, 2010

COLLEGNO: SEQUESTRATA MOZZARELLA ROSA

Torna l'incubo della strana colorazione dei formaggi
Una denuncia a Collegno
TORINO


Dopo diversi casi di «mozzarelle blu» scoperti quest’anno in varie parti d’Italia, nei giorni scorsi se ne è avuto uno nel Torinese in cui il prodotto caseario ha assunto una colorazione rosa dopo l’apertura.

La denuncia è stata presentata alla stazione dei carabinieri di Collegno da un pensionato di sessanta anni che, alla vigilia di Natale, aveva aperto il prodotto ravvisando il cambiamento di colore.

L’uomo ha poi conservato la mozzarella per alcuni giorni nel suo stesso liquido e ha notato che le striature rosa che erano apparse dopo l’apertura andavano intensificando la loro tonalità trasmettendo il colore anche al liquido. Così ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria.

Un caso di mozzarella di colore rosa era stato scoperto lo scorso agosto a Senigallia (Ancona), ma allora fu appurato che era stata aperta da qualche giorno e mal conservata in un recipiente in frigorifero. In questo caso, invece, la colorazione inconsueta è sopraggiunta immediatamente dopo l’apertura.

La mozzarella che ha assunto striature rosa, prodotta da una nota multinazionale, era stata acquistata la settimana scorsa in un supermercato di Collegno (Torino). A differenza dei casi di "mozzarelle blu" non si tratta di discount, ma di punti vendita di prodotti "di marca". Questa mattina i carabinieri del nucleo antisofisticazione si sono recati nella stazione di Collegno e hanno prelevato la mozzarella inviandola all’istituto zooprofilattico per le analisi del caso, dopodichè hanno effettuato prelievi di prodotto in due punti vendita della città.

Tratto da LA STAMPA

sabato, dicembre 25, 2010

TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE

Tantissimi Auguri di Buon Natale a tutti voi!!!

Oggi nasce il vero numero 1 di tutti i tempi, nostro Signore Gesù, e speriamo porti nelle nostre case gioia, felicità e soprattutto tanta tanta tanta voglia di fare per migliorare sempre di più il nostro mondo... 
Lui può darci la speranza il resto lo dobbiamo fare NOI!!!



LA NOSTRA CARTOLINA DI AUGURI PER OGNUNO DI VOI

INFORMARE COLLEGNO 
(Andrea DI FILIPPO, Samuel, Elena, Marco, Giulio, Daniela, Simone, Angelica, Erika, Andrea, Stefania, Paolo, Alessia)

martedì, dicembre 21, 2010

COLLEGNO: ARRESTATO MAESTRO PER MOLESTIE


L'uomo molestava le bambine a scuola durante le ore di lezione
TORINO, 21 DIC - Un maestro elementare di una scuola di Collegno (Torino) e' stato arrestato dai Cc con l'accusa di avere molestato in classe delle alunne. L'insegnante, dopo il fermo, e' stato messo agli arresti domiciliari. Il maestro - che non e' di ruolo ma ha un incarico temporaneo - avrebbe importunato le bambine di una 4/a durante le ore di lezione.

Dopo la denuncia di alcuni genitori, i militari hanno nascosto in aula una telecamera e hanno cosi' accertato le molestie. Il maestro ha ammesso gli episodi. (ANSA)

Aggiungiamo che la scuola in cui è capitato questo spiacevolissimo episodio è la Scuola Marconi.

Facciamo i nostri più sinceri complimenti al Comandante della Caserma dei Carabinieri di Collegno Mar. Damiano Tripi e tutta la Compagnia per l'operazione e l'arresto.

lunedì, dicembre 20, 2010

TERRACORTA: AUMENTO TARIFFA RIFIUTI SPROPOSITATO

Collegno Channel incontra il "Comitato di Quartiere Spontaneo Terracorta" che sta portando avanti una battaglia contro l'aumento della TARIFFA RIFIUTI.
Il Comitato ritiene che l'aumento del 25% della tariffa rifiuti sia troppo elevato e per questo ha deciso di fare una petizione (raccolte 456 firme) già protocollata presso il Comune e di usare i mezzi di comunicazione quali  giornali (Articolo LA STAMPA), siti internet, web tv, per manifestare il suo malcontento e cercare di di essere ascoltato dall'ammininistrazione per poter risolvere insieme il problema, che in questo momento sembra irrisolvibile.
Naturalmente visto che Collegno Channel è una web tv neutrale ci auguriamo che il Sindaco o chi per esso accetti la nostra proposta di aprire un contraddittorio con una risposta a questo problema sul nostro canale.

Conferenza Stampa Comitato di Quartiere Terracorta: 
AUMENTO TARIFFA RIFIUTI SPROPOSITATO
Presenti nel video (da sinistra): Armando Grillo, Gino Baracco, Marco Bella

Parte 1
Parte 2

domenica, dicembre 19, 2010

SFIDUCIA: COLLEGNO CHANNEL INCONTRA DI FILIPPO

Collegno Channel, la prima WEB TV collegnese, incontra il consigliere comunale Andrea DI FILIPPO per chiedergli un parere in merito al voto di sfiducia del 14 dicembre 2010:

martedì, dicembre 14, 2010

COLLEGNO: PERICOLO, LAMPIONI IN CADUTA LIBERA

Pochi giorni fa in un viale pedonale del quartiere Villaggio Dora è caduto un lampione, per fortuna si è incastrato in un albero e non ci sono state conseguenze.

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Abbiamo subito segnalato l'incidente all'amministrazione che ha prontamente risposto rimuovendo il lampione e soprattutto il pericolo, ma questi incidenti dovrebbero essere evitati con una efficace opera di prevenzione.

Per essere più sicuri abbiamo verificato gli altri lampioni del vialetto pedonale e li consideriamo a rischio come quello appena caduto, per questo chiediamo all'aministrazione di controllare i suddetti lampioni e di installare un nuovo punto luce dove ora c'è un vuoto.

Interrogazione in merito:

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lunedì, dicembre 13, 2010

COLLEGNO: LICEO MARIE CURIE, CREIAMO LA SALA "CAMBIO" PER I PORTATORI DI HANDICAP

Liceo Marie Curie - Collegno
Il Liceo Marie Curie ha nella sua struttura una grande mancanza, questa volta però non parliamo della clamorosa assenza di una palestra (peraltro in fase di costruzione). Il problema  di cui noi qui daremo testimonianza coinvolge purtroppo quei ragazzi che non possono fare sport ossia i portatori di handicap,  che hanno bisogno di essere "cambiati" durante l'orario scolastico:  l'ideale sarebbe dedicare un'aula dell'edificio e dotarla di attrezzature per il cambio di questi ragazzi per i quali la vita è già molto difficile, anche nelle cose più semplici.
Siamo convinti che la nostra amministrazione sia molto sensibile a queste problematiche e che sicuramente si muoverà per risolvere il problema.
Il Consigliere Comunale Di Filippo ha preparato la seguente mozione per sottolineare al Consiglio Comunale i disagi che possono avere i ragazzi portatori di handicap e le  loro famiglie qualora scegliessero il liceo collegnese.
Di Filippo:"Proporrò agli altri consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, di controfirmare la mia proposta, affinchè sia un risultato condiviso: sono convinto che gli altri capigruppo saranno d'accordo. La cosa che mi preme di più è risolvere i problemi della città e soprattutto intervenire affinchè a tutti vengano date pari opportunità ed i mezzi necessari ad affrontare le difficoltà di ogni giorno. Le esigenze  di una cittadinanza sono molteplici ma è anche vero che la base di una società civile è l'integrazione e la capacità di dare a tutti gli strumenti necessari per sviluppare le proprie potenzialità, promuovendo quindi l'inserimento attivo e la piena partecipazione dei portatori di handicap nella società. Sul sito della Commissione Europea, uno dei temi trattati dalla Commissione "Occupazione, affari sociali e pari opportunità" è proprio identificato dallo slogan "Istruzione per tutti": obiettivo fondamentale è la parità di accesso ad un'istruzione di qualità e all'apprendimento permanente che consenta ai disabili di partecipare pienamente alla vita sociale e di migliorare la loro qualità di vita. E noi a Collegno dobbiamo fare la nostra parte".

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sabato, dicembre 11, 2010

STATI UNITI: DOCUMENTARIO SCOTTANTE SU SILVIO BERLUSCONI - CENSURATO IN ITALIA

Si dice che il lavoro nobilita l'uomo, che sapere è potere, ma pensiamo sia anche fondamentale CONOSCERE per poter SCEGLIERE.


CITIZEN BERLUSCONI (The Prime Minister and the Press)
Un documetario di Andrea Cairola e Susan Gray

Realizzato da Stefilm per il programma "Wide Angle" di Wnet Thirteen New York, la maggiore emittente della tv pubblica statunitense Pbs.

Parte 1 di 6


Parte 2 di 6


Parte 3 di 6


Parte 4 di 6


Parte 5 di 6


Parte 6 di 6

giovedì, dicembre 09, 2010

LA SINISTRA SOCCORRE BERLUSCONI



Negli ultimi due giorni due deputati dell'Italia dei Valori hanno abbandonato il Partito dell'On. Antonio Di Pietro, a pochi giorni dal voto di fiducia (14 dicembre 2010) alla Camera dei Deputati.

Sono i deputati Antonio Razzi e Domenico Scilipoti.
 
On. Antonio Razzi (Giuliano Teatino, 22 febbraio 1948) è un politico italiano, residente in Svizzera. È stato eletto nella circoscrizione Estero (Europa) nel aprile 2006 (Deputati della XV Legislatura della Repubblica italiana) e rieletto il 14 aprile 2008 per l'Italia dei Valori (proclamato la prima volta il 21 aprile 2006). È iscritto al gruppo parlamentare di Italia dei Valori dal 3 maggio 2006. Lascia l'Abruzzo natio nel 1965 emigrando a Emmenbrücke (Lucerna) in Svizzera, lavorando per l'attuale ditta tessile Tersuisse Multifils SA (allora Viscosuisse).

Il 9 dicembre 20101 lascia l'Italia dei Valori e aderisce alla componente del gruppo misto Noisud-Popolari per l'Italia di domani che voterà no alla sfiducia al governo Berlusconi.

On. Domenico Scilipoti
L'8 dicembre lascia l'IDV per aderire al gruppo misto nella formazione "movimento di responsabilità" (gruppo misto) con gli ex Api Massimo Calearo (PD - API - GRUPPO MISTO "Movimento di Responsabilità") e Bruno Cesario (PD - API - GRUPPO MISTO "Movimento di Responsabilità" (gruppo misto) con gli ex Api Massimo Calearo (PD - API - GRUPPO MISTO "Movimento di Responsabilità").
Bruno Cesario voterà in favore di Berlusconi - Massimo Calearo probabilmente si asterrà -  Domenico Scilipoti (ex IDV fino a ieri) non sa come voterà (ASCA).

Antonio Di Pietro ed Antonio Razzi

Domenico Scilipoti - Sito IDV
Quindi anche due deputati eletti nel PD sorreggeranno il Governo Berlusconi: Massimo Calearo (PD - API - GRUPPO MISTO "Movimento di Responsabilità") e Bruno Cesario (PD - API - GRUPPO MISTO "Movimento di Responsabilità"). Il primo astenedosi ed il secondo votando addirittura la fiducia per il Premier.

Walter Veltroni e Massimo Calearo


Bruno Cesario - Manifestazione PD
Sembra incredibile eppure è tutto reale.

venerdì, dicembre 03, 2010

COLLEGNO: IL PDL SALVA IL CENTROSINISTRA



Consiglio Comunale di martedì 30 novembre 2010.

Premettiamo che in Consiglio Comunale è assente il Presidente del Consiglio Comunale Gianfranco Pirrello (PD), ciò significa che il PD per una volta non ha la maggioranza da solo (Il Consiglio Comunale è composto da 31 membri = 30 Consiglieri + il Sindaco (PD) - Consiglieri eletti del PD 15 + il Sindaco = 16, maggioranza assoluta) perchè sono in 15.

All'ordine del giorno è presente la seguente delibera:

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE - VARIANTE N. 14, PARZIALE, RELATIVA ALL’ADEGUAMENTO DELLE FASCE DI RISPETTO STRADALI ALLE CATEGORIE DEL NUOVO CODICE DELLA STRADA E RELATIVO REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE - ADOZIONE PROGETTO PRELIMINARE.

Fascia di rispetto: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte dei proprietari del terreno, di costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili. (22 - ACI)

La delibera prevede una riduzione delle fasce di rispetto vicine alla tangenziale, il provvedimento impone una riduzione di 20m, quindi con il passaggio della delibera si passerebbe da 60m a 40m.
In pratica ci sarebbe più spazio per eventuali progetti (esempio: supermercato).

Molti sono i dissapori nell'aria, due consiglieri su tre dell'IDV si dichiarano contrari alla delibera ed il terzo voterà secondo coscienza ma dalle sue dichiarazioni sembra voti contro o si astenga (non si saprà fino a votazione conclusa), Sinistra per Collegno esprime il suo dissenso, in pratica la maggioranza sembra proprio non ci sia...
Futuro e Libertà, Udc, Civica, Lega Nord sono contrari alla delibera, manca solo il Pdl, che non sa bene cosa fare. I consiglieri del Pdl sembrano smarriti, possono far cadere il loro acerrimo nemico il Pd, ma non sanno cosa fare, e la domanda che si pongono è la seguente: votiamo contro o ci asteniamo?
La risposta che si danno: vediamo se i nostri voti sono influenti e decidiamo a seconda di come va la votazione.
Parte la votazione e cosa succede? Il misfatto...
Su 5 consiglieri del pdl  3 si astengono, uno vota contro ed un altro vota a favore con la maggioranza (come si suol dire: uniti si vince), 15 (Pd)+1 (Pdl) = 16, 16 su 31 e la maggioranza è servita... 

Come dice Beppe Grillo? Pd + l = Pdl - l, forse questa è l'ennesima conferma?
Non lo sappiamo, resta però il fatto che la politica è anche questo...

giovedì, dicembre 02, 2010

SERIE A: SCIOPERO DEI CALCIATORI, UNO SCHIAFFO ALLA REALTA'

Questo "sciopero" a nostro avviso umilia la dignità di chi non riesce ad arrivare a fine mese (precari, disoccupati, cassaintegrati e di TUTTI i lavoratori).



IL CROLLO DELLA PAROLA “SCIOPERO”

di Samuel Gigli

Per sciopero si intende l'astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti, per motivi salariali, per protesta o per solidarietà.
Il salario o stipendio che viene detratto è proporzionale alla sospensione lavorativa.

Questa è la definizione che, cercando su Wikipedia, ho trovato della parola sciopero. Ma non la trovo pienamente esaustiva, non la trovo corretta se ad utilizzarla è l’AIC (Associazione Italiana Calciatori), associazione che rappresenta la categoria che percepisce gli stipendi più remunerati del paese, associazione che non sa neanche motivare in modo preciso le motivazione dello sciopero rimandando tutto a un comunicato in cui si parla solo di “nuovo regime contrattuale”.
Allora, visto che le motivazioni e le informazioni non ci vengono fornite, le andiamo a ricercare nel mare di Internet, così la prima cosa che affrontiamo è il contratto della discordia nei suoi 8 punti :
1.    Contratto flessibile con introiti legati ai risultati. L’Aic lo vuole flessibile solo al 50%, la Lega di serie A lo vuole per intero, compresa l’automatica riduzione degli stipendi in caso di retrocessione in serie B;
2.    Professionalità al 100%. Secondo la Lega il calciatore deve fare solo il calciatore, per l’Aic è libero di svolgere un’altra professione durante il tempo libero;
3.    Il comportamento dev’essere rigido ed eticamente irreprensibile per la Lega anche fuori dall’orario di gioco o allenamento, mentre per l’Aic i calciatori devono essere liberi di fare quello che vogliono durante il tempo libero;
4.    Le terapie fisiche devono rimanere circoscritte allo staff del club per la Lega, mentre per l’Aic i calciatori possono farsi curare da chi vogliono (come già avviene con gli specialisti come Martens che cura i più grandi campioni di qualsiasi club);
5.    Le sanzioni per la Lega devono essere pagate dal club in modo automatico, per l’Aic invece bisogna sempre rimettersi alla decisione del collegio arbitrale. Inoltre l’Aic vuole avere mano libera nelle sanzioni ai propri calciatori, svincolandole dall’ingaggio (attualmente non si può superare il 30% dello stipendio);
6.    Il presidente del collegio arbitrale dev’essere scelto esternamente dalla Lega; tramite sorteggio interno dall’Aic;
7.    Per la Lega un allenatore può allenare una squadra in due gruppi distinti, per l’Aic i calciatori devono invece stare tutti uniti;
8.    Il punto più dibattuto è l’ultimo, quello dei trasferimenti. Per la Lega un calciatore non può rifiutare il trasferimento ad un club dello stesso livello di quello in cui si trova attualmente e che gli garantisca lo stesso stipendio, se il suo club di appartenenza si accorda per la vendita del cartellino. In caso di rifiuto, il contratto si intende rescisso automaticamente con una multa da pagare da parte del calciatore che ammonta al 50% del suo stipendio. L’Aic si oppone totalmente a quest’iniziativa.
Da una attenta lettura si può notare come il CONI, organismo che ha risentito della crisi come tutto il paese, stia cercando di ridurre i costi di un giocattolo che, negli ultimi anni, è diventato troppo scialacquatore, che ha perso in consenso (vedi il calo degli abbonamenti, non solo causati dalla tessera del tifoso) che sta perdendo di credibilità!

Dalla parte dell’AIC la questione, pare, non è di poco conto perché sui punti di scontro - due, per essere precisi: i giocatori fuori rosa e i trasferimenti coatti - Aic e Lega sono distanti anni luce. Da una parte ci sono calciatori che, ricchi quanto volete, hanno il diritto di difendere diritti sanciti contrattualmente. Dall'altra, invece, ci sono le società, che vorrebbero, chissà se a ragione, poter disporre come gli pare dei loro dipendenti. Il che, tradotto, significa metterli fuori rosa specie se non accettano trasferimenti o non discutono rinnovi (già, perché questo è accaduto finora: per capirlo bastino i casi Pandev, Ledesma e Marchetti) e mandarli altrove in caso di scarso rendimento. Altrove e, soprattutto, dove vogliono loro.

Queste sono le ragioni che hanno animato lo scontro da una parte e dall’altra ma cosa penseranno i cassaintegrati di questo “sciopero”? Cosa penseranno i ricercatori di questo “sciopero”? Cosa ne pensi tu?

Penso che sia inaccettabile, perchè in questi mesi di trattative si sarebbe potuto arrivare a un accordo, ma al tavolo le parti erano divise da un muro invalicabile, troppo attente a non ledere i propri interessi piuttosto che venirsi incontro. Agli occhi di un osservatore esterno sembra che il calcio stia tentando di elevarsi sopra tutto e tutti, come se per loro i problemi non esistessero, come se la crisi per loro non fosse mai esistita (perché loro, gli stipendi, li hanno sempre percepiti).

Ascoltando le interviste di alcuni personaggi che militano nell’ambiente del calcio, ci si accorge che, per fortuna, c’è anche chi usa la testa e manda segnali di riflessione, riporto le parole del Presidente del Parma, Ghirardi che, intervistato dalla gazzetta di Parma dice: "Spero che non si arrivi allo sciopero e che  la volontà da ambo le parti, porti dei benefici. Credo che sarebbe vergognoso, in un  momento dell’economia così difficile, parlare di sciopero da  parte dei giocatori e in un mondo dorato come il calcio... Le  parti possono essere distanti ma è necessario riavvicinarsi, come imprenditore penso sia irrispettoso  parlare di sciopero viste le categorie di lavoratori che ci sono  in questo momento in Italia e i calciatori non sono tra queste categorie".

Il pensiero del presidente Ghirardi mi pare sufficientemente esaustivo.

E’ giusto che ogni lettore faccia le proprie considerazioni, è giusto che l’AIC difenda i diritti di chi rappresenta, che il CONI difenda i propri di diritti, ma tutti si ricordino che sono soggetti a DOVERI nei confronti del popolo tifoso e appassionato.

Dimostriamo noi tutti a queste persone che, seppure stimati e talvolta adorati, non possono tenere questi atteggiamenti che, da parte mia, sono totalmente irrispettosi nei confronti di tutti i cittadini, imprenditori e dipendenti, ricercatori, cassaintegrati, studenti, disoccupati, che amano il calcio e le persone che lo animano, ma non per questo sono disposti a subirne decisioni di dubbia eticità.


Fonti:
http://www.gazzettadiparma.it
http://www.wikipedia.org
http://www.calciopro.com
http://www.idealista.it
http://www.ilsecoloxix.it
http://www.calciosport24.it
http://www.sport10.it
http://www.sportmediaset.mediaset.it

martedì, novembre 30, 2010

RIFORMA GELMINI: DIAMO VOCE AI RICERCATORI PRECARI


Un gruppo di ricercatori precari ci scrive un articolo in merito alla riforma universitaria del Ministro Gelmini e noi lo pubblichiamo per dar loro voce.

L’Università e la Riforma Gelmini

L’Italia è un paese di “santi, poeti, navigatori” ed università. Sono infatti presenti su un territorio relativamente piccolo 71 università pubbliche (61 statali, 4 promosse da enti pubblici e 6 scuole superiori universitarie) e 13 università private.
In alcuni casi, enti locali a livello provinciale e locale hanno spinto per la creazione di nuove sedi universitarie non strettamente necessarie, contribuendo alla proliferazione di distaccamenti e succursali e giungendo al traguardo di un’università statale ogni 900.000 abitanti. I concorsi per i posti strutturati sono in molti casi delle cooptazioni mascherate (come avviene peraltro all’estero, nel mondo anglosassone anche in modo diretto) e l'assunzione di personale che si rivela in seguito non all'altezza non comporta alcun tipo di penalizzazione, né per coloro che sono stati responsabili della scelta, né a livello di dipartimento o di facoltà. Se a questo si aggiunge che i compensi sono inferiori alla media europea, che l’investimento nell’istruzione è tra i più bassi dei paesi industrializzati e che la ricerca nell'industria privata italiana è finalizzata al guadagno immediato, si può ben comprendere come il sistema necessiti di una riforma organizzata per evitare il collasso.
Troppo spesso, però, si dimentica che, tra tutte le difficoltà elencate, in Università vi lavorano con spirito di abnegazione, sacrificio, passione e competenza, migliaia e migliaia di giovani precari che ogni giorno si scontrano con un futuro incerto ed opaco (per non dire nero). Quindi una riforma che parte da un (ulteriore) taglio dei finanziamenti per la ricerca (leggi 103/09, 1/09, 78/10) e da un blocco del turn-over si configura già in partenza come un insuccesso, a prescindere da quanto specificatamente poi contenga, perché inizia danneggiando proprio i più deboli, inizia danneggiando proprio questi giovani precari. Ed è per questo, prima di tutto il resto, che si è levata la protesta unanime del popolo accademico italiano.
La Riforma Gelmini vera e propria, poi, non ha mitigato le proteste e, anzi, ha introdotto ulteriori spunti per il propagarsi delle manifestazioni e dei dissensi anche da parte dei più moderati. In sintesi la riforma prevede un aumento dei membri esterni nei Cda delle Università, la limitazione della carica di rettore a sei anni, l’esaurimento della figura del Ricercatore a tempo indeterminato  (di fatto precarizzando il primo step della carriera accademica), l’istituzione della figura di Ricercatore a tempo Determinato, nuove modalità concorsuali, l’aumento e la regolarizzazione del numero di ore di insegnamento per i professori, la diminuzione del limite massimo di età per il pensionamento a 70 anni e l’istituzione di un fondo per gli studenti più bravi come anticipo spese (che devono poi essere restituite).
A fronte di alcune interessanti innovazioni e di un rigore finanziario (finalmente) richiesto alle Università italiane, due sono i punti più caldi e dibattuti della riforma: il ruolo dei Ricercatori e l’autonomia interna degli atenei.
Il disegno di legge prevede, infatti, l’istituzione della cosiddetta tenure track, un istituto proprio del mondo accademico anglosassone. Un tenured professor raggiunge la propria posizione al termine di una cosiddetta tenure track, se è riuscito a dimostrare con la propria attività (pubblicazioni, insegnamento, capacità di gestione, ecc.) il proprio valore. Questa “temporanea precarietà” viene riconosciuta con stipendi molto alti. Inoltre, quando un’istituzione avvia una persona su una tenure track parte dal presupposto che tale percorso abbia successo. Quindi fino dal suo inizio i finanziamenti che serviranno a pagare lo stipendio per tutta la vita a quella persona devono essere disponibili. Questa condizione-chiave però non è al momento affatto garantita dalle iniziative governative italiane. Ciò che il ddl Gelmini prevede in sostituzione dei ricercatori a tempo indeterminato è, infatti, l’istituzione della figura dei ricercatori a tempo determinato con contratti da 3(+2)+3 anni non ulteriormente rinnovabili e senza diritto al ruolo di II fascia. In sintesi si rischia di creare dei ricercatori “usa e getta”: dopo 11 anni (di dottorato e contratti a tempo determinato) non c’è alcuna garanzia di reclutamento nella seconda fascia e non è più possibile rinnovare il contratto. Inoltre, si creano le condizioni per una “guerra tra poveri”: visti i tagli, i pochi fondi disponibili potrebbero venire usati per sottrarre alla disoccupazione i ricercatori a termine, compromettendo quindi le prospettive di carriera degli attuali ricercatori a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda la governance degli atenei, la riforma prevede che il ruolo dei principali organi universitari, il senato accademico e il consiglio di amministrazione (Cda), venga  modificato, introducendo una distinzione netta tra i due organi di governo: il senato accademico con responsabilità esclusivamente sulla didattica, mentre il Cda con responsabilità sulla gestione, le spese, le assunzioni ed i costi di gestione. E’ previsto un aumento dal 10 al 30% della soglia minima di membri esterni del Cda (che non fanno parte del mondo universitario). Proprio quest’ultimo punto potrebbe aprire la porta ad una lottizzazione senza precedenti dell’università italiana che vedrebbe protagonisti gli esponenti politici locali, di fatto minando le fondamenta di una università realmente pubblica.
E’ chiaro che il tema è sensibile e delicato e che probabilmente una visione ampia dell’impatto della Riforma Gelmini (nel caso venga approvata definitivamente) si potrà avere solo nei prossimi anni, tuttavia rimane certo che, come al solito, chi è più coinvolto e più toccato non è stato né interpellato, né tenuto in considerazione…

Un gruppo di ricercatori, precari


Fonti:
www.miur.it
www.sbilanciamoci.info
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_università_pubbliche_in_Italia
http://www.lettera43.it/articolo/3337/labc-della-riforma-gelmini.htm
http://www.authorstream.com/Presentation/aSGuest73155-613172-decreto-gelmini/

lunedì, novembre 29, 2010

COLLEGNO: VALIGETTA CON DOLLARI FALSI NEL CAMPO ROM


(ANSA) - TORINO, NOV 2010 - Una valigetta contente migliaia di dollari falsi e' stata scoperta nel campo nomadi di Collegno, alle porte di Torino. E' accaduto nel corso di un blitz effettuato dai carabinieri, come disposto dal prefetto di Torino Alberto Di Pace in sede di comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Gli investigatori sospettano che all'interno del campo possa avere sede un'organizzazione dedita alle truffe internazionali.Cinque persone sono state arrestate in applicazione di ordini di carcerazione per reati vari.

domenica, novembre 28, 2010

COLLEGNO: ETERNIT, L'ASILO TORTELLO VERRA' BONIFICATO


Ad inizio febbraio 2009 molte mamme che portavano i loro bimbi all'Asilo Tortello ci segnalarono la presenza dell'ETERNIT nella struttura.
INFORMARE COLLEGNO denunciò subito il fatto e grazie al Consigliere Comunale DI FILIPPO successivamente preparò un'interpellanza per segnalare il problema all'amministrazione comunale, al fine di fare prontamente accertamenti e bonificare in tempi rapidi l'edificio qualora fosse necessario.

L'interrogazione dell'1 febbraio 2009:
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Le mamme avevano ragione, l'ETERNIT era ed è presente nella struttura.

La risposta dell'amministrazione comunale:
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A bilancio quest'anno saranno stanziati 30.000€ per la bonifica dell'ETERNIT dell'Asilo Tortello.

Un altro risultato ottenuto con un bel lavoro di squadra CITTADINO (segnalazione) + DENUNCIA tramite mezzo di informazione + ISTITUZIONE (Interpellanza al Consiglio Comunale).

giovedì, novembre 25, 2010

COLLEGNO: INVESTITO PENSIONATO, MUORE SUL COLPO

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La rotatoria posizionata in Via Minghetti incrocio Via Papa Giovanni XXIII ha sicuramente bisogno di un intervento di messa in sicurezza, lo dimostra il grave incidente avvenuto pochi giorni fa.
Il problema non è solo sulla via principale Via Papa Giovanni XXIII, ma anche su Via Minghetti, infatti sono molti cittadini che si lamentano del fatto che gli automobilisti si immettano a velocità sostenuta nella via secondaria che costeggia Piazza Dante Torello in direzione Corso Francia.
I cittadini propongono l'installazione di due dissuasori di velocità per risolvere il problema, il primo da installare in Via Papa Giovanni XXIII ed il secondo in Via Minghetti.

L'articolo del drammatico incidente in cui ha perso la vita il pensionato Salvatore Cosimo, 79enne di Collegno, investito nel tratto di strada in questione:

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martedì, novembre 23, 2010

TORINO: PARTE IL TOTOSINDACO

La corsa per la carica a Primo Cittadino di Torino è praticamente iniziata, i vari schieramenti politici hanno iniziato a scaldare i motori, infatti parte sui vari quotidiani il totosindaco.

Comune di Torino - Sala Rossa
Per la sinistra il totosindaco è partito da qualche settimana ed alcuni nomi sono di un certo spessore, che si tratti persone provenienti dalla società civile o dalla politica.
Basti pensare a Francesco Profumo (Rettore del Politecnico di Torino) ed all’On. Piero Fassino (più volte Ministro della Repubblica e Segretario Nazionale dei DS).
Ma anche altri vorrebbero tentare la corsa alle primarie, ad esempio Davide Gariglio (E’ stato Presidente del Consiglio Regionale ed ora fa parte dello stesso Consiglio Regionale) e Giorgio Ardito (Presidente uscente ATC). Staremo a vedere come andrà a finire.

Dall’altra parte della barricata, nel centrodestra, la nebbia sembra ancora molto fitta.
I nomi dei papabili sono ancora molti e arrivano tutti dalla “politica”: Sen. Enzo Ghigo (in passato Onorevole, Presidente di Regione Piemonte ed ora Senatore), Michele Coppola (Consigliere Comunale di Torino e Vice Presidente del Consiglio, Assessore Regionale alla CulturaDoppio Incarico), Barbara Bonino (Consigliere della Provincia di Torino e Vice Presidente del Consiglio, Assessore Regionale ai Trasporti - Doppio Incarico), Roberto Ravello (Consigliere Comunale di Torino, Assessore Regionale all’AmbienteDoppio Incarico), Gianluca Vignale (Consigliere Regionale), Daniele Cantore (Consigliere Comunale di Torino, Consigliere RegionaleDoppio Incarico) e non poteva mancare l’On. Agostino Ghiglia (Consigliere Comunale di Torino, OnorevoleDoppio Incarico).

Se i nomi rimarranno questi da una parte e dall’altra, l’esito sembrerebbe scontato, contando anche il fatto che il PDL ha perso i voti dei cosiddetti “Finiani”, gli uomini di “Futuro e Liberta’”, che non si sa con chi si schiereranno.

Ad oggi i nomi espressi dai due schieramenti fanno pendere il braccio della bilancia verso sinistra, ci saranno colpi di scena? Attendiamo e vediamo.

lunedì, novembre 22, 2010

COLLEGNO: TARIFFA RIFIUTI, L'AUMENTO SALE AL 25%

Saviano a "Vieni via con me" parla proprio di rifiuti e racconta delle tristi verità, per chi lo avesse perso... (dopo Saviano l'articolo su Collegno).

 

Il video dell'intervento di Roberto Saviano a "Vieni via con me" sul problema dei rifiuti:



SAVIANO - Perchè non si riesce ad affrontare l’emergenza rifiuti in Campania che va avanti da 16 anni? Roberto Saviano a ‘Vieni via con me’ parla della vicenda ricostruendo la storia della sua regione denunciando il coinvolgimento della camorra e le responsabilità della politica che hanno portato la Campania ad essere la “pattumiera del Nord Italia”.

“La responsabilità è principalmente politica - ha detto lo scrittore - ma come è possibile che le discariche siano così piene, satolle, visto che la Campania ne è piena? Le discariche di Napoli si riempiono perchè sono piene di rifiuti del Nord Italia, la Campania è da anni la pattumiera del Nord Italia e di parte dell’Europa, ecco perchè si riempiono così facilmente. Ogni frazione della mia terra ha adottato un rifiuto. A Parete, vicino Caserta, un contadino mentre sta arando trova della carta moneta, lire tagliuzzate, un rifiuto speciale...”.

Saviano ha denunciato il fatto che “16 anni di emergenza, non è più emergenza” e ha poi ricostruito le vicende che hanno portato alla situazione di oggi: “Il primo motivo è politico, il sistema dei rifiuti è basato sulle discariche, ma se si facesse la raccolta differenziata nelle discariche ci sarebbe il 35% rifiuti, invece a Napoli è l’85%, e non è colpa della gente, in verità “a qualcuno conviene che il meccanismo non vada”.

C’è stata, denuncia lo scrittore “una politica disastrosa, di centrodestra e di centrosinistra, Rastrelli, Bassolino, Catenacci, De Gennaro, Bertolaso, tutti hanno fallito” ma “l’emergenza rifiuti ha generato 8 miliardi di euro in 10 anni, 750milioni di euro all’anno, una massa di denaro enorme, su cui la politica ha speculato, ha creato clientele, chi ha guadagnato è un’azienda, una delle più grandi di Italia e d’Europa: la camorra, le ecomafie con il traffico illegale di rifiuti hanno fatturato oltre 20 miliardi di euro, pari a quello di Telecom, 10 volte più di Benetton”.

“A Villaricca nel 1989 si incontrarono camorristi, politici, imprenditori, massoneria deviata e decidono di intombare i rifiuti, i camorristi finanziano le campagne elettorali purchè i politici tacciono”, spiega Saviano che ricostruisce il sistema con il quale “i rifiuti diventano legali, il giro di bolle, la camorra vince perchè fa i prezzi migliori. Per un’azienda la voce ‘smaltimento rifiuti tossici è pesante, nessuno vuole pagare 62 centesimi al chilo, la camorra per otto centesimi ti risolve tutto, la camorra li prende e ci guadagna due volte perchè rivende i rifiuti tossici come fertilizzante”. Infine Saviano ha mostrato l’elenco delle inchieste che dal 2003 hanno dimostrato come i rifiuti tossici siano arrivati in Campania, un sistema attraverso il quale alla fine “ci guadagnano tutti, la politica, l’impresa, i criminali”.

Roberto Saviano parlando di come i rifiuti tossici del Nord finiscano puntualmente in Campania, come dimostrano le inchieste giudiziarie degli ultimi sette anni.

Critica i politici che accusano il Mezzogiorno. “Ragionare come fanno alcuni politici del Nord che dicono ‘non vogliamo la vostra spazzatura’, ‘sono problemi di Napoli’, siete voi che non sapete fare’, è da codardi, miopi o in mala fede”, ha detto lo scrittore, perchè “le tonnellate di rifiuti che arrivano dal Nord rendono unite le parti di questo paese, la spazzatura per strada non c’è solo per incapacità politica, ma perchè camion pieni di rifiuti tossici scendono da nord a sud”.

“Silvio Berlusconi solo negli ultimi due anni, per sette volte, dichiara che la crisi dei rifiuti è risolta” ma oggi a Napoli “c’erano 3mila tonnellate di spazzatura e 8mila in tutta la provincia”. Roberto Saviano conclude così il suo intervento a Vieni via con me sul tema dei rifiuti. Mentre poco prima il regista Gabriele Salvatores aveva letto l’elenco delle dichiarazioni del premier: “1 luglio 2008, problema risolto, 18 luglio 2008 ‘l’emergenza è superata’, 26 marzo 2009, ‘è una data storica per la Campania con l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra’, 30 settembre 2010 ‘il governo ha completamente risolto il problema’, 22 ottobre 2020, ‘entro dieci giorni la situazione tornerà normale a Terzingo’, 28 ottobre 2010 ‘fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti’, 2 novembre 2010 ‘abbiamo risolto tutto in pochi giorni’.


Ed ora torniamo alla nostra città...

Mercoledì 10 marzo 2010 pubblicammo il seguente post: 

Solo 13 giorni più tardi e cioè martedì 23 marzo 2010 la tariffa rifiuti aumentò nuovamente:  
COLLEGNO: TARIFFA RIFIUTI, QUEST'ANNO L'AUMENTO VOLA AL 17,4%

Oggi apprrendiamo dal giornale LA STAMPA che la tariffa aumenta del 25%:

Clicca una volta per aprire l'immagine ed una seconda per ingrandirla. 

venerdì, novembre 19, 2010

TORINO: 'NDRANGHETA, ARRESTATO DOMENICO GIORGI: INIZIO' LA FAIDA DI SAN LUCA


Domenico Giorgi, 28 anni, era scappato al Nord per sfuggire alla sanguinosa guerra costata molte decine di morti

TORINO
Fece cominciare la faida di San Luca, sanguinosa geurra della 'ndrangheta calabrese, uccidendo senza pietà Salvatore Favasuli, freddato a Casignana il 6 gennaio 2005. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria adesso hanno arrestato l'assassino seguendo le sue tracce fino alle porte di Torino. E' Domenico Giorgi, 28 anni, pregiudicato, ritenuto affiliato alle famiglia Giorgi-Boviciani e degli Strangio-Jancu protagoniste della faida di San Luca.

Il giovane è stato arrestato a Rivalta, piccolo centro a pochi chilometri dal capoluogo torinese. È un episodio che di fatto ha segnato la riapertura della sanguinosa faida di San Luca. L'omicidio di Salvatore Favasuli, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe da inserire in un contesto mafioso, ma anche passionale. E ha dato origine ad una serie di vendette incrociate che sono sfociate nella faida di San Luca, una delle più sanguinarie della storia della 'ndrangheta, con decine e decine di morti ammazzati.

Domenico Giorgi viveva da tempo a Rivalta e il suo allontanamento dalla Calabria sarebbe legato alla volontà di sottrarsi a possibili vendette nell'ambito della faida. La cosca dei Giorgi, detta dei "Boviciani", è collegata a quella degli Strangio, alleata con i Nirta nella faida contro i Pelle-Vottari, che nello scontro rappresentano il gruppo perdente. La faida di San Luca culminò, nel giorno di Ferragosto del 2007, con la strage di Duisburg in Germania, in cui furono uccise sei persone.

Tratto da LA STAMPA

giovedì, novembre 18, 2010

SAVIANO: I MOVIMENTI DELL'NDRANGHETA NEL NORD ITALIA ED I SUOI INTERLOCUTORI POLITICI (LEGA NORD)

ROBERTO SAVIANO ci spiega l'origine delle mafie (leggenda dei tre cavalieri), le sue regole ferree, ci fa vedere come avviene il rito di affiliazione ad un'organizzazione malavitosa.
Ma SOPRATTUTTO ci spiega dettagliatamente i movimenti dell'NDRANGHETA nel NORD ITALIA e ci dice con chi interloquisce per avere FAVORI POLITICI (LEGA NORD).

Video tratto dalla trasmissione "Vieni via con me".


Botta e risposta tra Roberto Saviano ed il Ministro dell'Interno Roberto Maroni

mercoledì, novembre 17, 2010

GTT: SCIOPERO VENERDI' 19 NOVEMBRE 2010


Le Organizzazioni Sindacali FAISA-FAST-ORSA hanno indetto uno sciopero aziendale di 4 ore per la giornata di venerdì 19 novembre 2010.
Pertanto il servizio non potrà essere garantito nelle fasce orarie interessate dallo sciopero, come sotto specificate:
 
  • Servizio urbano e suburbano della Città di Torino (escluse le linee 43, 46b e 19): dalle ore 15.00 alle ore 19.00
  • Metropolitana: dalle ore 15.00 alle ore 19.00
  • Autolinee extraurbane e linee 43, 46b e 19 del servizio urbano della città di Torino: dalle ore 10.30 alle ore 14.30
  • Ferrovie: dalle ore 18.00 a fine servizio

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l'orario di inizio dello sciopero.

martedì, novembre 16, 2010

VIENI VIA CON ME: BERSANI E FINI A CONFRONTO, UN BEL MOMENTO DI DEMOCRAZIA


Grazie ad un bel momento di democrazia, cioè il semplice elenco dei valori della destra e della sinistra italiana, letto da due dei suoi principali esponenti, Gianfranco Fini (FLI) e Pierluigi Bersani (PD), la trasmissione "Vieni via con me" fa il boom di ascolti. Il programma di Saviano e Fazio raggiunge il 30% di share (9 milioni di telespettatori e uno share medio del 30,2%).
Quanto è bella la democrazia...

La parola a Pierluigi Bersani (PD) e Gianfranco Fini (FLI): 

domenica, novembre 14, 2010

BERSANI: "AL VOTO CON FINI? NON E' ESCLUSO"

Il segretario Pd: resta difficile, ma se Berlusconi imbocca una deriva autoritaria bisognerà far qualcosa
 
CARLO BERTINI
ROMA

Una premessa la fa subito, «certo è difficile...», poi però Pierluigi Bersani aggiunge una postilla che fa capire come in questa fase nella plancia di comando del Pd non si esclude nulla, neanche un’alleanza da Fini a Vendola, insomma con tutti quelli del nascituro Terzo Polo che non vogliono rischiare di veder tornare al governo Berlusconi e Bossi. Un’alleanza improbabile e allo stato non nelle disponibilità del leader del Pd, visto che tale opzione, esclusa da Vendola, non rientra nel novero di quelle per ora prese in considerazione dal leader del Fli. Senza contare che al momento Casini sembra intenzionato in caso di voto ad andare da solo dentro il terzo polo insieme a Fini.

Certo, la prima opzione sul campo è quella di un governo di transizione, senza Pdl e Lega, che cambi la legge elettorale e vari due misure su fisco e occupazione, per poi tornare a votare. Ma se le cose andassero diversamente, il Pd potrebbe uscire allo scoperto e caldeggiare quella “Santa alleanza” invisa a Veltroni ma evocata a Cortona da Dario Franceschini e rilanciata proprio ieri dal capogruppo Pd nella sua intervista al Corriere. Ecco la postilla buttata lì dal segretario prima di prendere l’aereo per Milano al termine del suo «primo vero Porta a Porta» insieme a Nicola Zingaretti nella borgata romana di Pietralata: «Dario ha rilanciato un’alleanza con tutti dentro, da Fini a Vendola? Beh sì, bisogna lanciare pure quei messaggi lì... Certo sarebbe difficile. Però attenzione, bisogna vedere cosa fa Berlusconi. Se lui rilancia sui temi costituzionali...», cioè, prefigurando una deriva autoritaria e chiedendo più potere per lui in caso di vittoria, ecco «in quel caso bisogna valutare pure questa cosa».

Insomma, se come dice un alto dirigente del Pd, «finiamo in quel clima da guerra civile annunciato dal Cavaliere, e quando tenteremo di formare un governo tecnico ci finiremo di sicuro, diventerà più credibile un’alleanza di emergenza per evitare che lui vinca». E che il tema sia spinoso lo dimostra la strana frase pronunciata dal leader Pd dal palchetto improvvisato in mezzo ai casermoni di Pietralata: «Noi traguardiamo», dice proprio così Bersani alludendo al traguardo elettorale, «ad un’alternativa basata sulle forze di centrosinistra che si prendono una responsabilità seria di governo, perchè l’Unione non la facciamo più. Un’alternativa che si rivolge anche alle forze di opposizione che si dichiarano di centro», cioè il terzo polo di Fini, Casini e Rutelli, guarda caso riuniti insieme a convegno in una sala romana con gli ex diniani.

E l’hanno capito pure i «compagni» della sezione di Pietralata, che non fanno tante distinzioni tra governo tecnico e alleanza elettorale. «Annamo con Fini? Ma vaffa...!», si fa scappare un’anziana comunista tra scoppi di risate, soffocate da un giovane compagno che le tappa la boccca con la mano prima che esca la parolaccia: «Stai bona, che famo diventà comunista pure lui!». «Magara, magara!», ribatte l’ottuagenaria. E uno scambio di battute sul filo dell’ironia svela pure quanto il popolo del Pd ad una vittoria in campo da soli non faccia troppo affidamento: Bersani scambia due chiacchiere in casa di una coppia di precari senza lavoro, per dare un minimo di iconografia mediatica al «porta a porta». Vi ha convinto?, chiede il videomaker Zoro, celebre per le sue incursioni su RaiTre. «Noi semo già convinti, ma semo come la Roma, non vinciamo mai!».

E anche l’applauso più sentito dei duecento borgatari assiepati sotto il palchetto arriva quando il leader urla «Berlusconi vada a casa, la più lontana delle 15 che ha!». Per sfoderare subito una prova di orgoglio personale nel dire «a quelli che ci fanno le prediche su come si fa l’opposizione» che «se siamo arrivati a questo punto è perché noi abbiamo lavorato sulle contraddizioni del centrodestra». E con un intercalare emiliano nel cuore di Pietralata, l’altro punto d‘orgoglio è che «io il mio nome nel simbolo non lo voglio mica, nè! E non abbiamo paura del voto, di niente nè, solo di dover stare un altro giro con questi qui». Da qui l’avvertimento, «guardate che senza il Pd l’alternativa non si fa e ci teniamo Berlusconi».

Applausi, autografi ai bambini e prima di salire in auto, Bersani si concede pure un giro di liscio con le vecchiette del centro anziani che se lo contendono sulle note di Romagna mia...

Tratto da LA STAMPA

giovedì, novembre 11, 2010

COLLEGNO: C.SO FRANCIA CHIUSO AL TRAFFICO IN DATA 14 NOVEMBRE 2010

14 novembre: "Turin Marathon" chiuso al traffico c.so Francia (carreggiata da Rivoli a Torino e attraversamenti) - dalle ore 10.00.

  
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mercoledì, novembre 10, 2010

COLLEGNO: SVINCOLO TANGENZIALE CHIUSO PER LAVORI DAL 10 NOVEMBRE

Collegno - Viabilità "Chiuso per lavori dal 10 novembre lo svincolo di Collegno sulla Tangenziale di Torino".

Mappa:
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Comunicato Stampa:
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IL GOVERNO CADE TRE VOLTE, FLI VOTA CON L'OPPOSIZIONE

 
ROMA (Reuters) - Il governo è stato battuto tre volte nelle votazioni alla Camera dove è in corso l'esame delle mozioni sulle intese con la Libia per il respingimento degli immigrati clandestini.

In tutte e tre le votazioni è stato determinante il voto di Futuro e libertà, il gruppo guidato dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

Prima l'aula ha votato, con il parere contrario del governo, un emendamento del Pd alla mozione di maggioranza.

A quel punto la maggioranza ha deciso di ritirare il testo, ma Futuro e libertà ha fatto propria la mozione.

Il testo è stato quindi approvato, contro il parere del governo.

Poco prima però, l'aula aveva votato a favore anche di una mozione presentata dall'Udc, sempre in contrasto con l'orientamento dell'esecutivo.

Tratto da REUTERS ITALIA

martedì, novembre 09, 2010

COLLEGNO: BANDO PUBBLICO "INVESTI SUL LAVORO", 10 TIROCINI FORMATIVI

Bando Pubblico di selezione per il progetto "Investi nel lavoro" di n. 10 tirocini formativi e di orientamento, in azienda - entro le ore 12.00 dell’8 novembre 2010
 
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giovedì, novembre 04, 2010

IL CONSIGLIERE DI FILIPPO RESPONSABILE FLI SETTORE GIOVANI PER TORINO E PROVINCIA

L'estate scorsa il Consigliere Comunale di Collegno Andrea Di Filippo prima di partire per le vacanze decise di comprare e portare con se il libro del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini "IL FUTURO della LIBERTA' " e leggerlo attentamente per capirne il pensiero, non sapendo che pochi mesi più tardi sarebbe diventato il responsabile giovanile di Torino e Provincia dell'omonimo partito "FUTURO e LIBERTA' per l'ITALIA".

Il Consigliere Comunale Andrea Di Filippo in aeroporto prima di partire per le vacanze.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa dell'On.Maria Grazia Siliquini relativo all'assetto del Partito "Futuro e Libertà per l'Italia" in Piemonte: con orgoglio evidenziamo la presenza nello staff di un collegnese doc, il Consigliere Comunale Andrea Di Filippo che è stato nominato responsabile del settore giovanile ed al quale porgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.


FLI – COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO PIEMONTE 1 – TORINO E PROVINCIA


COMUNICATO STAMPA


Siliquini (FLI): “ALLA GUIDA DI FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA IN TORINO E PROVINCIA (COLLEGIO PIEM.1) PER UNA NUOVA STAGIONE POLITICA IN PIEMONTE” TORINO


4 NOV. 2010 – Maria Grazia Siliquini, componente del comitato regionale di coordinamento di FLI per il Piemonte, insieme all’On.le Rosso e al Sen. Menardi, e unica responsabile di FLI per Torino e provincia (Collegio Piemonte 1), ha dichiarato: “Nel presentare oggi altri amministratori locali che hanno scelto di aderire a FLI a Torino e Provincia, formulo a loro il mio benvenuto e quello di tutti gli aderenti al nostro movimento sul territorio, con l’augurio di buon lavoro per il prossimo futuro. La mia attività su Torino e Provincia continuerà come abbiamo fatto in questi mesi, partendo dal grande lavoro svolto dai circoli in Piemonte. Si apre una nuova stagione per la politica piemontese: da oggi FLI, infatti, è presente anche al Comune di Torino, ed è guidata dal capogruppo Avv. Ennio Galasso, consigliere autorevole e apprezzato dalla comunità torinese, che ha scelto di condividere con noi questo percorso”.

L’On.le Siliquini ha dichiarato, ancora: “In qualità di coordinatrice responsabile del Piemonte 1 (Torino e Provincia) lavorerò con Raffaele Corapi, che ho indicato quale vice coordinatore di Torino e Provincia, già consigliere comunale e attuale coordinatore della consulta del lavoro FLI.
E’ stato costituito l’ufficio comunicazione territoriale relativo a Torino e provincia, coordinato dall‘Avv. Gianluca Pontalto -già responsabile provinciale di Generazione Italia- che è stato chiamato a svolgere il ruolo di portavoce unico di FLI sul territorio. L’ufficio stampa, è stato affidato al consigliere circoscrizionale del comune di Torino Angelo D’Acunto, che è pertanto il responsabile della comunicazione per FLI”.

“L’avvio dell’organizzazione del comitato del settore giovanile di FLI per Torino è stata affidata al consigliere comunale di Collegno Andrea Di Filippo e al consigliere circoscrizionale del comune di Torino Angelo D’Acunto, coordinati da Edoardo Zarrillo ed Elena Isella, già militanti -questi ultimi- in Generazione Italia”.

“Il lavoro che abbiamo affrontato sin da aprile 2010 in Piemonte -ha dichiarato Siliquini – ha portato la nostra regione ad essere una tra quelle più attive e recettive a livello nazionale: ai primi di ottobre avevamo 45 amministratori locali che avevano dichiarato la loro appartenenza a FLI, costituendo il gruppo nel consiglio di appartenenza. Oggi, raggiungiamo quasi la quota 100, già attivi in Generazione Italia e che confluiranno in FLI, e il trend è in aumento. Ma la risposta più straordinaria, avuta in questi mesi, è quella proveniente dal territorio, con i circoli di Generazione Italia e Area Nazionale (i due movimenti di area finiana) che -ad oggi in tutta la regione- sono oltre 80, ai quali si aggiungono centinaia di iscritti con adesioni spontanee tramite il web: un successo dal quale oggi vogliamo partire per affrontare le sfide elettorali del futuro che ci attendono a Torino e provincia.”

“Il Piemonte -ha proseguito Siliquini- si presenterà alla prima convention di Futuro e Libertà per l’Italia, in programma a Perugia sabato 6 e domenica 7, con un proprio documento, elaborato dagli iscritti e dai circoli, che porrà la “questione del nord“ tra le priorità da inserire tra le tematiche che andranno a comporre il manifesto programmatico di FLI che verrà elaborato in questa occasione, oltre ai temi relativi alla sicurezza, alla salute, all’occupazione, quelli legati al nostro territorio e alle comunità montane, sino alle proposte per lo statuto di FLI.