venerdì, ottobre 30, 2009

COLLEGNO: LA CERTOSA CADE A PEZZI

L'Asl TO3 si lamenta su LA STAMPA per i gravissimi problemi che riporta la struttura ormai fatiscente del parco LA CERTOSA.

Proprio gli stessi problemi che oggi lamenta l'ASL noi gli avevamo segnalati poco più di un anno fa... Era inizio settembre 2008.

Pubblicammo il tutto sia sul nostro blog con ben due post:
2 settembre 2008
LA NOSTRA CERTOSA LASCIATA AL DEGRADO

8 settembre 2008
Reportage sulla struttura LA CERTOSA
CERTOSA: PER QUELLI CHE VOGLIONO ANCORA NEGARE L'EVIDENZA

e rilasciammo anche delle dichiarazioni al giornale LA STAMPA in data 2 settembre 2008:

PROVINCIA DI TORINO: DIESEL EURO 2, IL DIVIETO FANTASMA SPACCA I COMUNI

giovedì, ottobre 29, 2009

TORINO: GIOVANI BULLI, SASSI E OSTACOLI PER FAR DERAGLIARE UN TRENO

A Torino in queste ultime settimane le nuove generazioni hanno dato davvero il peggio.

TORINO: SI DROGA SNIFFANDO SPRAY MUORE RAGAZZA DI 16 ANNI
E' venuta a mancare una giovane ragazza, che ha usato questa ultima droga di frontiera senza sapere dove l'avrebbe portata, si chiama "sniffing drugs"...
Droga - Non Droga, facilmente reperibile e non illegale, che si trova anche al supermercato contenuta in oggetti che non dovrebbero avere nulla a che fare con essa (smalto, colla, spray ecc. ecc.)...

TORINO: BULLISMO, STUDENTE MARCHIATO A FUOCO!!!
Un povero studente è stato marchiato a fuoco da dei suoi compagni di scuola

TORINO: TRE STUDENTI SPARANO AD UNA PROFESSORESSA
Tre studenti sono scesi in strada armati e hanno sparato all'impazzata ferendo ad un occhio una professoressa.

Oggi invece altri giovani studenti hanno cercato di far deragliare un treno mettendo ostacoli di vario genere sui binari e lanciandogli sassi.

Non c'è proprio limite al peggio?

mercoledì, ottobre 28, 2009

TORINO: LA SCUOLA CHIEDE AIUTO!!!


Nel Marzo 2008 proponemmo in consiglio comunale di lanciare la seguente campagna contro fumo, droga, gioco e alcol all'interno delle nostre scuole. La proposta voleva lanciare un segnale, far porre più attenzione sulle nuove generazioni, non venimmo ascoltati e la proposta non fu neanche ascoltata.

Solo un mese più tardi Aprile 2008 presentammo un'altra proposta sempre da lanciare all'interno delle nostre scuole, la campagna DON'T DRINK and DRIVE per educare i nostri giovani al sottrarsi dalla guida in stato di ebbrezza o sotto effeti di stupefacenti (non dovrebbero utilizzare entrambe le cose, ma prevenire è meglio che curare), ma non venimmo ascoltati nenache in quel caso.

Quest'anno ho ripreso ad affrontare questi problemi rispondendo con una lettera al Sen. Manzi nel post: A.N.P.I: DI FILIPPO RISPONDE AL SEN. MANZI

Dopo di che ho anche coinvolto tutte le istituzioni, i gruppi consiliari ed i partiti politici della nostra città a confrontarsi e a trovare INSIEME delle soluzioni su queste gravissime tematiche. L'ho fatto inviando una lettera, naturalmente protoccolata all'ufficio protocollo del nostro comune in data 20 ottobre 2009, poi pubblicata sul nostro blog il 25 ottobre 2009: PROBLEMI GIOVANILI: DI FILIPPO SCRIVE UNA LETTERA AL SINDACO, ALLA GIUNTA ed AL CONSIGLIO COMUNALE

Oggi dopo più di un anno (Marzo 2008 - Ottobre 2009) finalmete qualcuno ha deciso di muoversi e affrontare questi problemi.


Il dramma di questo paese sapete qual è?
Il fatto che non si valutano le idee, ma si valutano ancora i loghi o peggio ancora la provenienza. Quindi capita che un'idea buona viene bocciata e magari un'idea stupida approvata solo per una questione delle parti e questo ci fa ritrovare il paese che abbiamo.

Questo porta anche ad una fuga dei cervelli, le persone con idee non vengono fatte crescere come avviene negli altri paesi, anzi vengono schiacciate dal sistema e se si riesce ad eliminarle ancor meglio.

Tutto questo è da cambiare, se no la classifica delle potenze mondiali ci vedrà sempre scendere verso il basso e non salire verso l'alto.

Ed ora vi lascio leggere l'articolo che ci ha permesso di fare questa piccolissima riflessione.


Tratto da LA STAMPA.it
Articolo di Maurizio Tropeano

28/10/2009 - retroscena - maxi adesione all'iniziativa della regione

IL GRIDO DELLE SCUOLE:"CI SERVE AIUTO"

Il 95% degli istituti chiama polizia e carabinieri
MAURIZO TROPEANO

TORINO

In due anni il 95% delle 210 autonomie scolastiche della provincia di Torino ha utilizzato il protocollo d’intesa firmato dalla Regione, dall’ufficio scolastico regionale dalla Questura e dal comando provinciale dei Carabinieri che prevede un intervento didattico delle forze dell’ordine all’interno delle scuole per contrastare il bullismo.

Numeri che sono suonati come un campanello di allarme e che sono stati interpretati dall’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero, come un segnale della necessità di seguire con attenzione il fenomeno e, soprattutto, di potenziare l’azione di prevenzione e di provare a farlo mettendo insieme le diverse istituzioni. E così non solo la sinergia anti-bulli sarà replicata in provincia di Torino ma sarà estesa resto della Regione. Venerdì la presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, questori e comandanti provinciali dell’Arma firmeranno l’intesa. Solo Biella si è chiamata fuori dall’iniziativa.

Il testo del nuovo protocollo è stato approvato dalla Giunta regionale lo scorso 19 ottobre e in queste ore i dirigenti regionali e quelli di polizia e carabinieri stanno definendo i dettagli degli interventi. In questi anni di sperimentazione l’intervento delle forze dell’ordine si è svolto in due fasi. Nella prima agenti e militari incontrano il personale docente in collaborazione anche con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. L’obiettivo è offrire a dirigenti, docenti e non docenti un supporto tecnico-scientifico per attuare forme di prevenzione dei comportamenti a rischio e dei fenomeni di bullismo. Nella seconda fase gli esperti delle forze dell’ordine insieme agli insegnanti incontrano gli studenti. Spiega Pentenero: «L’azione educativa punta a far capire come alcuni livelli di comportamento degli studenti possano infrangere la legge e avere anche una rilevanza penale».

L’azione di prevenzione, però, sembra non bastare a chi opera nella scuola. Ieri i rappresentanti sindacali dell’Istituto Beccari hanno manifestato la loro solidarietà all’insegnante colpita nei giorni scorsi con una pistola ad aria compressa. Nella nota le Rsu, però, sottolineano come «da lungo tempo, in particolar modo negli istituti professionali, i docenti affrontino ricorrenti situazioni di emergenza professionale». I delegati sindacali parlano di «situazione di isolamento e solitudine» e di «categoria mortificata dal pregiudizio di una classe dirigente tronfia e inconsapevole dello stato delle cose». E denunciano la carenza «ormai drammatica delle risorse e degli strumenti normativi di intervento che sarebbero necessari per far fronte ai problemi di un’utenza ogni giorno più problematica e socialmente deteriorata».

Intanto l’arcivescovo, Severino Poletto, afferma: «Non bisogna essere teneri. Sono situazioni che richiedono vigilanza, non allarmismo ma genitori e insegnanti devono aprire gli occhi e fare il loro dovere».

martedì, ottobre 27, 2009

UNA RIFLESSIONE SUL CONSIGLIO COMUNALE DI OGGI

Ci permettiamo di fare una riflessione sul nostro Consiglio Comunale, che invece di trattare temi locali, vicini alla città, ai nostri cittadini pensa come al solito a quelli di carattere nazionale che non sono di sua competenza e che non potrà risolvere.

Oggi verranno presentate da diversi gruppi consiliari Mozioni di Solidarietà a diverse cariche dello stato ed ad organi della Magistratura, tipo: Presidente della Repubblica, Presidente del Consigio, Presidente della Camera, Ministro delle Riforme e Corte Costituzionale.

Non manca anche una mozione sul testamento biologico, la discussione politica può anche starci, ma serve a risolvere realmente il problema o serve solo a rallentare i lavori?


Il danno è che questi ordini del giorno vengono posizionati nei primi posti dell'elenco ed altri molto più seri che toccano realmente e concretamente i problemi del cittadino vengono messi in fondo, nonstante siano anche stati presentati prima.


Le domande che ci poniamo sono:
  • La politica è un gioco o è uno strumento per migliorare la vita della comunità?
  • A cosa serve fare mozioni su tematiche nazionali, dove non possiamo decidere alcun che?
  • Ci si lamenta dell politica nazionale, ma la politica locale è realmente migliore?
RIFLETTIAMOCI!!!

ELENCO A (Interrogazioni)

ELENCO B (Delibere)

ELENCO C (Mozioni)

Incentivi auto 2010: sì a quelli "eco"


Il rifinanziamento degli incentivi ci sarà, almeno per le auto a GPL e metano. Il sottosegretario Stefano Saglia lo ha annunciato oggi garantendo che gli eco-incentivi verranno "addirittura migliorati". Il monito dell'Ue a riflettere prima di concedere simili aiuti di stato è quindi vano quando si tratta di carburanti gassosi, perché questi "ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi imposti dall'Europa" circa l'abbattimento delle emissioni di CO2, ha spiegato Sgaglia.

Restano indietro, invece, le auto elettriche. Per il sottosegretario "al momento non c'è incentivazione da parte del governo. Siamo ancora nella fase di sperimentazione", ha aggiunto, rendendo noto che il progetto di legge sul metano ha avviato oggi l'iter presso la Commissione Attività Produttive della Camera. Il testo, secondo il rappresentate di governo, "ha tutte le carte in regola per andare avanti e si potrebbe allargare anche al tema del GPL", anche se "serve un nuovo piano di razionalizzazione dei distributori di carburante. Devono essere di meno e con una pluralità di offerta".

Naturalmente soddisfatte Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, che hanno chiesto a Palazzo Chigi il rifinanziamento di entrambi gli interventi, "ricordando che sarebbe opportuno assicurare una prospettiva temporale almeno triennale (2010-2012) al programma di incentivazione per garantire il consolidamento della domanda". Per le trasformazioni a GPL e metano, le associazioni hanno calcolato in 100 milioni di euro all'anno l'importo adeguato per soddisfare le richieste degli automobilisti, che "innescheranno economie di scala tali da permettere al mercato di auto-sostenersi: l'unica soluzione per evitare che il valore industriale generato venga perduto, con notevoli conseguenze su occupazione ed esportazione di un prodotto tecnologico tutto italiano", si legge in una nota.

I carburanti gassosi hanno infatti dimostrato, soprattutto negli ultimi anni e con l'ausilio degli eco-incentivi statali, di costituire un'importante risorsa per il settore auto, contribuendo a risollevare le immatricolazioni e a sostenere il comparto delle officine meccaniche che installano impianti sulle auto già circolanti. Nei primi nove mesi dell'anno le vetture a GPL e metano immatricolate sono state oltre 310 mila contro le 102 mila circa dello stesso periodo del 2008, raggiungendo la percentuale record del 19% sul totale delle immatricolazioni da uno scarso 6% del 2008.

Da Omniauto
Articolo di Eleonora Lilli

lunedì, ottobre 26, 2009

"PROSTITUZIONE": "DX" e "SX" la frequentano, perchè non legalizzarla?

Questo blog non è dedicato al gossip, per cui è importante sottolineare che non ci interessa cosa facciano Sircana, Mele, Berlusconi e Marrazzo nella loro intimità, anzi... pensiamo tuttavia che quanto sta accadendo possa essere un pretesto per affrontare un tema ben più serio che ci riguarda tutti, ossia quello della Prostituzione, analizzando la situazione italiana e tentando di trovare delle soluzioni valide.

Prostituzione: è il mestiere più vecchio del mondo ed esisterà sempre...

Perché ci sarà sempre qualcuno pronto a vendere il proprio corpo (per piacere, per opportunismo, per soldi, per necessità) e ci sarà sempre qualcuno pronto a comprare: in fondo si tratta del banale concetto economico di domanda e offerta.
Basti pensare che anche nell’antica Roma esistevano leggi per gestire il fenomeno: le prostitute esercitavano la loro professione soltanto nei lupanari, in luoghi quindi appositamente dedicati e siti fuori dalle mura della città, soltanto nelle ore notturne.

Una domanda quindi sorge spontanea:
l'Italia, il paese con la storia più antica del mondo, non se ne è ancora accorta, oppure fa finta?
Sembriamo un popolo davvero IPOCRITA e forse lo siamo sul serio...

Partiamo dalle dichiarazioni del Ministro alle Pari Opportunità, Mara Carfagna:



la data da lei citata: il 1958, anno, in cui venne approvata la Legge Merlin che prevedeva la chiusura delle case di tolleranza (case chiuse).


In quella data la prostituzione non venne ovviamente debellata, ma traslocò…trasferendosi dalle camere con luce soffusa controllate dalle maitresse, ai viali di periferia. Ed è così da cinquant’anni a questa parte. La prostituzione non solo non è sparita ma si è moltiplicata all’infinito, senza alcun controllo, senza sicurezza, senza igiene.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti poiché questa “professione” viene ora esercitata illegalmente (alimentando così traffici clandestini di povere donne e di denaro sporco) e quotidianamente sulle strade cittadine (spettacolo davvero indegno da far vedere ai nostri bambini).
I fruitori di questo “servizio” sono numerosi, anche personaggi noti e con cariche pubbliche (loro con le prostitute di lusso), ma nessuno pensa a fare qualcosa per cambiare le cose.

Al contrario le persone di potere si atteggiano a "finti moralisti" dibattendo su chi è più corretto dell'altro e su chi è più in sintonia con il Vaticano...dando così l’impressione di essere soltanto un gruppo di ipocriti, senza distinzioni.

Ma la vogliamo smettere una buona volta... guardiamo in faccia la realtà!!!

Se facciamo un tuffo nel passato e andiamo a verificare alcune cose sugli ambienti delle case a luci rosse nella prima metà del ‘900, sembra che uno dei frequentatori più noti all'epoca fosse proprio Benito Mussolini (per non parlare di Clara Petacci detta "Claretta"):


Ai giorni nostri basta tornare al marzo 2007 quando Silvio Sircana:

il portavoce di Romano Prodi (ex Premier) veniva coinvolto in un breve scandalo mediatico a seguito di un'intercettazione telefonica, nell'ambito dell'inchiesta "Vallettopoli", in cui un fotografo allude ad una fotografia compromettente in cui lui era ritratto mentre scambiava due parole dall'auto con un transessuale per poi allontanarsi solo. Appurato che gli scatti esistevano davvero, il Garante della Privacy ne vietò la pubblicazione, ma successivamente fu lo stesso Silvio Sircana a chiederne la pubblicazione per fugare le polemiche.


ed era nel Luglio 2007 quando Cosimo Mele parlamentare UDC

ha voluto confessare, per evitare speculazioni sul suo partito. L’esponente dell’Udc ha, infatti, ammesso di essere stato il protagonista di un serata hard, nel quale si vede il politico insieme ad una prostituta durante un festino in una suite dell’Hotel Flora a Roma. La vicenda era esplosa perchè la donna era poi finita all’ospedale. “Quel parlamentare sono io, ma droga non ne ho vista e la signora mi era stata presentata quella sera a cena da amici”.

Soltanto poco tempo fa invece il nostro Premier Silvio Berlusconi è stato coinvolto in una sitauzione più o meno simile, questa volta con una donna, ormai diventata famosa grazie alle televisioni, l'escort barese Patrizia D'Addario.


Che si è giustificato così in maniera scherzosa:



Oggi invece ad essere colpito è Piero Marrazzo, Governatore della regione Lazio, esponente del PD. Ricattato da quattro carabinieri, in possesso di un video che ritrae il governatore in una situazione intima con un transessuale.

Il Presidente della Regione Lazio, prima nega:



poi ammette e si autosospende dalla carica istituzionale:



Il trans Brenda nega:

"Non ho mai avuto rapporti con Marrazzo. Si è visto da queste parti, ma io non c'entro niente, non so niente". Lo ha detto Brenda, transessuale brasiliano tirato in ballo dalla collega Natalie e indicato come uno dei frequentatori del presidente della Regione Lazio. Avvicinato da giornalisti e fotografi in via dei Due Ponti, a pochi passi da via Gradoli, Brenda, soprannominato ''Brendona'', è apparso infastidito, ma non si e' sottratto alle domande dei cronisti. "E' stato con Natalie - ha aggiunto parlando della vicenda Marrazzo - l'ha detto anche lui".

Natalie, il trans del video con Marrazzo:


Allora vogliamo continuare ad essere ipocriti o iniziamo a cambiare le cose?

In Europa per fortuna alcuni paesi come Svizzera, Olanda e Germania hanno preso la decisione forte di legalizzare l'attività della prostituzione, forse non è proprio morale , ma almeno comporta qualche vantaggio sia per lo Stato che per gli habitué a questi servizi. Infatti in questi paesi le prostitute, solitamente lavoratrici indipendenti, pagano le imposte sul reddito, si sottopongono a controlli sanitari obbligatori e hanno persino un sindacato.

Tutti gli Stati più evoluti hanno dato delle risposte a queste domande, solamente i nostri politici, forse intimoriti, sia a destra che a sinistra, dalla forte influenza che il Vaticano esercita da sempre nel nostro Paese, fanno finta di pensare che togliendo la prostituzione dalla strada si tolga anche dalla testa della gente. Ma non è proprio così... Basta pensare ai festini negli alberghi, a quelli nelle ville e a quelli nei palazzi...

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

domenica, ottobre 25, 2009

PROBLEMI GIOVANILI: DI FILIPPO SCRIVE UNA LETTERA AL SINDACO, ALLA GIUNTA ed AL CONSIGLIO COMUNALE

Come promesso Sabato 17 ottobre 2009 nel post:

TORINO: Si droga sniffando spray muore ragazza di 16 anni

mi sono mosso sulla questione PROBLEMI GIOVANILI scrivendo una lettera a
AL SINDACO DI COLLEGNO.
A TUTTI GLI ASSESSORI.
A TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI.
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE.
AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE COMPETENTE.

La lettera è la seguente:

Ora attendiamo una risposta da ognuno dei destinatari.

Vorrei inoltre che sappiate che tutti gli argomenti che riguardano la nostra città trattati su questo sito sono oggetto di interrogazione o mozione e quindi discussi in Consiglio Comunale.

La serietà sempre a tua disposizione.

EDUCAZIONE: IL 50% DELLE FAMIGLIE SI DISINTERESSA SE IL FIGLIO E' INCIVILE

Da LA STAMPA Venerdì 23 ottobre 2009
articolo di Maria Teresa Martinengo

QUESTIONARIO SULLA PARTECIPAZIONE DEI FAMIGLIARI

"Troppi genitori si disinteressano dei figli incivili"

Bullismo, ritardi, arroganza: le famiglie ignorano i richiami degli insegnanti


MARIA TERESA MARTINENGO

TORINO


«Vent’anni fa, alla mia prima supplenza, un giorno ho cercato di far capire ai bambini perché non si deve gettare la carta per terra. Quando siamo usciti, un padre, davanti a noi, ha appallottolato un pacchetto di sigarette e l’ha lasciato cadere sull’asfalto. Lo ricordo ancora come esempio di mancata collaborazione scuola-famiglia ». Vent’anni dopo il professor Umberto Lucia, esperto di bullismo presso la Direzione Scolastica Regionale, ha verificato che agli Sos educativi che le scuole lanciano alle famiglie, risponde poco più di una famiglia su due. Il dato è contenuto nello studio sulla «Partecipazione delle famiglie al percorso educativo scolastico », curato da Lucia con la dottoressa Anna Alessandra Massa, collegato all’attività dell’Osservatorio regionale sul Bullismo.

Dal questionario, al quale hanno risposto 534 scuole piemontesi (il 78,8% del totale degli istituti di ogni ordine e grado), è emerso che in media solo nel 59% dei casi la famiglia «sostiene la scuola» quando il figlio è protagonista di comportamenti che violano le regole. Alle medie, poi, il dato crolla al 52,9%: praticamente una famiglia su due fa finta di niente di fronte ad un figlio che è aggressivo nei confronti dei compagni, maleducato, oppure che arriva regolarmente in ritardo o non porta i libri e il materiale necessario per le lezioni. O, ancora, giocherella con il cellulare o l’iPod.

«Il livello minimo di attenzione dei genitori è negli anni in cui i ragazzi avrebbero più bisogno di essere seguiti, quando vivono una modificazione biologica che li stravolge e cambiano la percezione di se stessi. Anche in fatto di bullismo - osserva il docente - è nei primi anni dell’adolescenza che si verificano i maggiori problemi. Eppure i genitori, che fino alla quinta elementare vedevano “piccoli” i figli, alle medie li considerano grandi, autonomi». L’indagine - punto di partenza per uno studio più ampio, finalizzato alla prevenzione, in cui il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco De Sanctis ha coinvolto Scienze dell’educazione dell’Università e Ingegneria gestionale del Politecnico - è mirata a comprendere quanto le famiglie siano sensibilizzate sul fenomeno del bullismo, e quanto siano disponibili a fare la loro parte per prevenirlo.

«Alle superiori - prosegue Umberto Lucia - l’attenzione dei genitori risale al 58%. Probabilmente perché la scuola ha più strumenti da mettere in campo. Per esempio, se un ragazzo viene sospeso per una settimana, la famiglia se ne accorge per forza e reagisce». Va meglio - ma queste percentuali sono davvero consolatorie? - alla materna e alle elementari, dove i genitori rispondono rispettivamente nell’ 81,2% e nel 69,8% dei casi. «Ci sono situazioni che richiedono vera sinergia - dice il preside dell’Itis Avogadro Alfonso Lupo - e che a volte si possono risolvere solo con il coinvolgimento di specialisti come psicologi e a volte anche psichiatri. Da noi è solo il 20% delle famiglie a disinteressarsi dei figli. I casi più eclatanti sono nei primi anni e riguardano ragazzi già problematici alle medie».

Un esempio è recente: due compagni di classe sorpresi a rubare in un supermercato. «Ciò che avviene immediatamente fuori non può essere ignorato dalla scuola. Di solito chi fa azioni del genere, a scuola non si comporta meglio». Il punto è che spesso sono proprio le famiglie di questo genere di ragazzi a non dare segni di vita.

LA STAMPA

Negli anni 80 la famiglia ci veniva presentata così

TORINO: TRE STUDENTI SPARANO AD UNA PROFESSORESSA

Da LA STAMPA Domenica 25 ottobre 2009
articolo di C. Laugeri, M. Numa

LA FRONTIERA ESTREMA DEL BULLISMO


L'ultima follia: sparare a caso sulla gente

Torino, tre ragazzi
in strada con la pistola ad aria
Una donna ferita a un occhio,
colpito anche un anziano

C. LAUGERI, M.NUMA

TORINO

«Shoot to thrill», sparare per divertirsi, come cantavano gli Ac/Dc negli Anni 80. Una moda da bulli menefreghisti. E così capita, alle 14,20 di un giorno qualsiasi, che un’insegnante di un istituto professionale torinese esca da scuola per prendere il bus per tornare a casa, come tutti i giorni. La fermata è vicina, poche decine di metri, accanto a un giardino pubblico. Su una panchina ci sono tre studenti di 17 anni, due di famiglia marocchina, ma nati in Italia. L’insegnante di economia aziendale Rita Rovera, 54 anni, li osserva rapida, mentre allunga il passo per salire sul tram numero 18. Sente un colpo secco e una fitta alla schiena. Niente sangue, merito della giacca imbottita.

Nel mirino
Si volta d’istinto. Seconda mini-detonazione. Il pallino di metallo la centra appena sopra l’occhio sinistro. «Urlo, mi blocco in mezzo alla strada, chiedo aiuto - racconta la docente -. Una ragazza mi soccorre, andiamo dove c’è una fontana, perdo molto sangue...». Pochi minuti dopo, un esame ai raggi X fatto all’ospedale Giovanni Bosco rivelerà che il «pallino» è ancora lì, vicinissimo all’occhio. C’è un vasto ematoma e i medici non se la sentono di operare. Rita Rovera non ha riconosciuto chi ha sparato, anche se due ragazzi del gruppo frequentano la scuola dove lei insegna. E’ possibile che loro abbiano riconosciuto la docente e l’abbiano scelta come bersaglio anche soltanto per il suo ruolo.

Alma Concati, la preside, spiega che «sì, il fatto è grave, ma escluderei un collegamento tra la scuola e gli spari. E’ un atto di teppismo fine a se stesso. Questo è un istituto che fa molto per i ragazzi, anche quelli che provengono da famiglie difficili». I tre ridono, vedere tutto quel trambusto dev’essere stato molto divertente. Ma la giornata è ancora lunga. Alle 17, in una via dello stesso quartiere, a poche centinaia di metri, riprendono a sparare.

Stessa arma, una replica ad aria compressa della Walther «P99», la pistola dell’agente 007 nei film Anni 90. Tirano a un balcone dell’ottavo piano. La padrona di casa sente il rumore provocato dall’impatto dei pallini contro i vetri e s’affaccia. Vede i ragazzini, chiama il marito. Lui esce sul balcone, prende in mano il cellulare, lo punta nella loro direzione, come volesse filmarli. Loro se ne accorgono e gli sparano contro. Un proiettile incrina il vetro di una finestra. La centrale operativa della polizia riceve in quel momento il secondo allarme . Le pattuglie sono già in zona. A individuare il gruppetto sono i «Falchi» della Squadra Mobile.

La cattura
Sono seduti su una panchina a poche decine di metri dall’ultimo bersaglio. Hanno un sacchetto di plastica vicino a loro. Gli agenti si avvicinano e i ragazzi cercano di allontanarsi senza fretta. Bloccati in pochi secondi. Nel sacchetto c’era la «P99», una balestra (senza frecce) e un coltello serramanico con lama da 9 centimetri. Armi sequestrate e ragazzi denunciati alla procura dei minori per lesioni volontarie (aggravate dall’uso di un’arma) e porto abusivo di quelle armi. Ma questo non basta a far abbassare la cresta ai galletti di barriera.

«Tanto non potete farci nulla - hanno detto ai poliziotti -. Ci basta chiamare un avvocato e ce ne torniamo a casa». Per loro non è il primo incontro con la giustizia. Sono conosciuti per alcuni danneggiamenti, episodi di poco conto. Le loro famiglie non sembrano curarsi troppo di quei ragazzi, per questo la polizia chiederà anche l’intervento dei servizi sociali.

Ma gli investigatori cercano di capire soprattutto se i giovani siano coinvolti in altri episodi. In primavera, una donna è stata ferita al volto da un «pallino». La sua colpa: essere seduta accanto al marito, che aveva contestato la manovra azzardata di un minore in un sella a una bici. Ma sono da chiarire anche altri episodi avvenuti negli ultimi mesi: spari contro i bus (nello stesso quartiere) e un vigile (in borghese) centrato a una gamba da un proiettile di piccolo calibro.

LA STAMPA

venerdì, ottobre 23, 2009

TORINO: BULLISMO, STUDENTE MARCHIATO A FUOCO!!!

Da LA STAMPA Venerdì 23 ottobre 2009
articolo di F. Genta, N. Zanca

interviene la polizia. il ragazzo: «nei cambi d'ora bisogna guardarsi le spalle»

Steiner, ancora bulli. Marchiato a fuoco

Uno studente ferito dai compagni durante l'intervallo

F. GENTA, N. ZANCA

TORINO

Aggredito da due compagni e marchiato a fuoco. È successo ieri mattina a uno studente di 13 anni iscritto al primo anno dell’Istituto professionale Albe Steiner. È intervenuta la polizia. Il ragazzino è stato medicato al San Giovanni Bosco. Ha un’ustione di secondo grado sul braccio, dovrà essere operato da un chirurgo plastico. «Non ce l’avevano con me per qualche motivo particolare - ha spiegato Saverio - ero solo il più semplice da colpire. Stavo facendo un disegno in classe, fra la prima e la seconda ora. Dovevo guardarmi le spalle».

I due compagni sono stati denunciati per lesioni aggravate alla Procura dei Minori. L’Albe Steiner era già finito al centro di un caso di bullismo nell’inverno del 2006. Le angherie di quattro studenti nei confronti di un compagno disabile erano state filmate e messe su You Tube. Ora “il primino” marchiato a fuoco: «Non ho parole - dice la madre - è una storia di una stupidità agghiacciante».

Marchiato a fuoco. «Mi hanno aggredito senza un motivo. Semplicemente ero il più facile da colpire. Durante il cambio fra la prima e la seconda ora, in classe c’era la solita confusione. Io ero seduto al mio posto, stavo facendo un disegno. Lo giuro, tranquillo. Ho solo commesso l’errore di non guardarmi alle spalle».

Quasi si sente in colpa Saverio, 13 anni presto 14, studente iscritto al primo anno all’istituto professionale Albe Steiner. Racconta a suo padre quello che è successo, davanti al pronto soccorso del San Giovanni Bosco. Due compagni di classe - entrambi quattordicenni - gli sono saltati addosso alle spalle. Pare sia la moda del momento. Pare sia già successo altre volte. Avevano montato un marchio di ferro su una biro. Poi lo avevano tenuto a lungo sotto la fiamma dell’accendino. Così è stato marchiato Saverio. Come si fa con le bestie. Urla di dolore, rabbia. Confusione. In quel momento la classe era incustodita. Nell’istituto di Lungo Dora Napoli, a pochi passi dall’ingresso dell’Arsenale della Pace di Ernesto Olivero, è intervenuta la polizia. Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno steso un rapporto dettagliato per la Procura dei Minori. Sentiti diversi testimoni, sequestrato il pezzo di ferro servito per «il gioco».

Ora Saverio ha sul braccio destro un’ustione di secondo grado. Tre centimetri e mezzo per uno e mezzo. La pelle è sfregiata con una specie di “M” con dentro un cuoricino. Difficile capirne il significato, ammesso che ne abbia uno. Venti giorni di prognosi. Probabilmente dovrà essere sottoposto a un’operazione di chirurgia plastica. «È una storia assurda - dice esterrefatto il padre di Saverio - non sappiamo come classificarla. Mio figlio mi ha spiegato che in classe, durante i cambi d’ora, c’è una gran confusione. Bisogna stare sempre in guardia». È un ingegnere, vive nella zona di Chieri. La madre, a casa convalescente, ha accolto la notizia con grande preoccupazione: «Non ce l’avevano con lui. Non avevano litigato. Non era una ritorsione. Cercavano semplicemente qualcuno da marchiare. Pazzesco. Forse non sarà bullismo in senso classico.

Ma quello che è successo è di una stupidità agghiacciante ». Sul referto medico si parla di aggressione. All’Albe Steiner la storia dei marchi a fuoco è stata presa malissimo. È lo stesso istituto (ma una sede diversa) diventato tristemente famoso per le angherie di quattro studenti contro un ragazzo disabile, filmate e messe su YouTube. Era novembre 2006. Un storia vergognosa che aveva fatto il giro del mondo. E adesso suona quasi beffardo il premio assegnato a dicembre 2007 sempre all’Albe Steiner - quasi come un lieto fine obbligatorio - per un concorso antibullismo. Gli studenti avevano creato un manifesto. Sotto il disegno stilizzato di un pesce feroce contrastato da tanti pesci colorati, lo slogan era: «Insieme possiamo aiutarci». In classe, ieri mattina, non è successo. I testimoni però raccontano che tutto è durato un attimo.

Difficile reagire. Persino per rendersi conto. Ora si indaga. Le parole di Saverio hanno colpito gli investigatori: «È già successo ad altri compagni. Dovevo fare attenzione ». Si cercano eventuali riscontri. I due compagni di Saverio stanno andando incontro a una più che probabile sospensione. Oggi la decisione. Intanto sono stati denunciati per lesioni aggravate. Fuori da scuola il clima è teso: «La polizia è stata qui tutta la mattina, che brutta storia».


LA STAMPA


ORTI COMUNALI: DISTRUTTI NUOVAMENTE ED E' LA QUARTA VOLTA!!!

E' successo un'altra volta, questa è la quarta!!!
Gli orti comunali sono stati di nuovo presi di mira dai soliti balordi ignoti, che li hanno completamente distrutti.

Solo l'11 giugno 2009 pubblicammo il seguente post:

ORTI COMUNALI: DEVASTATTI PER LA TERZA VOLTA!!!
Clicca sul link qui sopra per vedere cosa era capitato solo 4 mesi fa.

Oggi invece

I danni sono praticamente gli stessi, iniziamo a supporre che questa operazione venga eseguita sempre dalle solite persone e che venga fatta in maniera metodica per invitare i signori pensionati che possiedono un orto comunale ad abbandonare questa attività, perchè danno fastidio a qualcuno.
Vorremo capire a chi... per fargli pagare tutti i danni materiali di questa volta e di quelle precedenti.

Invitiamo l'amministrazione a prendere seri provvedimenti, non devono sempre rimetterci le persone oneste!!!

A questo punto dato che non riusciamo a trovare i colpevoli assegnamo un orto a questa fantastica signora, lei risolverà sicuramente il caso!!!


giovedì, ottobre 22, 2009

MUTUI: 2010 RATE SOSPESE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

Comunicato stampa tratto da www.abi.it
Milano, 21 ottobre 2010

Un provvedimento che sarà operativo dal gennaio 2010 e potrà essere richiesto presso le banche che aderiranno all'accordo interposto dal Comitato Esecutivo dell'ABI.

Il Comitato Esecutivo dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana che si occupa di tutelare e promuovere gli interessi del Sistema bancario e finanziario) ha approvato, il 21 ottobre a Milano, il Piano famiglie: sospensione del mutuoPiano famiglie a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà con il pagamento del mutuo bancario a seguito della crisi finanziaria.

In particolare, con l’Avviso comune firmato tra l’ABI e le altre rappresentanze dell’Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese, verrà offerta la possibilità, ad alcune famiglie disagiate, l’opportunità di sospendere le operazioni di rimborso mutuo per una durata base di 12 mesi.

Quali sono le famiglie che possono usufruire di tale Piano?

Le categorie prescelte sono quelle che hanno disagi quali:

- perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del contratto di lavoro
dipendente a tempo determinato, parasubordinato o assimilato;
- cessazione dell’attività di lavoro autonomo;
- morte di uno dei componenti il nucleo familiare percettore del reddito di sostegno della
famiglia;
- interventi di sostegno al reddito per la sospensione del lavoro (Cig e Cigs).

mercoledì, ottobre 21, 2009

SAVONERA: TOPI DI FOGNA NELLE CASE!!!

A chi non sovviene un sorriso ripensando alle immagini esilaranti del film animato “Ratatouille”: la tenerezza e la simpatia con cui questi simpatici topi si trasferiscono dalla campagna francese alla cucina del ristorante più “in” di Parigi hanno divertito famiglie intere.

Tra queste famiglie ve ne sono sicuramente anche alcune collegnesi, che grazie a “Ratatouille” avevano preso in simpatia questi animaletti, ma che in quest’ultimo periodo, hanno avuto degli incontri ravvicinati con ratti decisamente poco simpatici e puliti, che non ricordano assolutamente i protagonisti del cartoon.
L’allarme è arrivato da alcuni cittadini che risiedono a Savonera, nei condomini che costeggiano via Torino – Druento:

case condominiale circondate dal verde per la gioia dei bimbi che possono così giocare all’aria aperta. Peccato che il perimetro del giardino condominiale sia contornato da una balera scoperta, che ultimamente ospita queste sgradevoli pantegane.

Il problema non è da sottovalutare: questi topi vivono in un ambiente sporco e quindi sono portatori di batteri e di conseguenza di malattie e non è assolutamente igienico e salutare che vengano a contatto con le persone, grandi o piccine che siano. E’ decisamente spiacevole avere un giardino a disposizione e non poterlo utilizzare perché infestato e ancora più spiacevole avere come ospiti occasionali degli alloggi questi ratti.

Si richiede per tanto l’intervento da parte dell’Amministrazione, in un primo momento al fine di deratizzare la zona e soprattutto di pulire la bealera, e subito in un secondo momento l'interramento della stessa in modo tale che i cittadini di Savonera non debbano più trovarsi faccia a faccia con degli sgradevoli “topi di fogna” e che possano stare tranquilli nei loro alloggi e nei giardini.

martedì, ottobre 20, 2009

POSTO FISSO: DI FILIPPO APPOGGIA TREMONTI

Da CORRIERE DELLA SERA.it Lunedì 19 ottobre 2009

Il Presidente della Confindustria Marcegaglia ed il Ministro della Funzione Pubblica Brunetta contestano le dichiarazioni del Ministro dell'Economia Tremonti che si schiera a favore del "POSTO FISSO" dicendo: "E' un ritorno al passato!".

Questo non capire l'importanza di un posto di lavoro a tempo indeterminato per poter realizzare progetti a lunga scadenza ci arreca MOLTO DISPIACERE.
Molti sono i giovani in difficoltà a causa di questo problema e tanti sono i nuclei famigliari che non possono nascere. Mi sembra assurdo che questo non venga capito da due persone intelligenti come Brunetta e Marcegaglia. Forse perchè loro non hanno mai avuto bisogno di fare un finanziamento per comprare un'automobile o un mutuo per comprare una casa.
Mi piacerebbe avessero ora 20 anni, però in una famiglia italiana media con una paga di soli 700€ al mese con contratti trimestrali co.co.pro ed intervalli di disoccupazione di giorni o mesi.

Per fortuna che Berlusconi invece prende una strada diversa da loro

Infatti Il nostro Premier difende le posizioni di Tremonti dicendo:
"La polemica della sinistra sulle dichiarazioni di Tremonti e sul posto fisso è l'ennesima conferma della malafede di molti esponenti della sinistra - afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una dichiarazione - Confermo la mia completa sintonia con il ministro Tremonti. Per noi, come dimostrano i provvedimenti presi in questi mesi a tutela dell'occupazione, è del tutto evidente che il posto fisso è un valore e non un disvalore. Così come sono un 'valore' le cosiddette partite Iva".

"Il governo - ha aggiunto Berlusconi - è a fianco dei milioni di italiani che lavorano come collaboratori dipendenti così come è a fianco di milioni di italiani che intraprendono, rischiano e producono ricchezza per sè e per i loro collaboratori, nell'interesse dell'Italia".


LE DICHIARAZIONI DI TREMONTI CHE HANNO SUSCITATO TANTO FERMENTO.

Il ministro dell'Economia: «Meno cogestione e più compartecipazione nelle imprese»

Tremonti: «La mobilità non è un valore,il posto fisso è la base per progetti di vita»

«L'incertezza e la mutabilità lavorativa per alcuni sono un valore in sé, ma non per me»

MILANO - Il posto fisso è la base sulla quale costruire un progetto di vita e la famiglia, in quanto la mobilità lavortiva non è un valore di per sé. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, chiudendo i lavori di un convegno organizzato dalla Bpm. «Non credo che la mobilità di per sé sia un valore, penso che in strutture sociali come la nostra il posto fisso è la base su cui organizzare il tuo progetto di vita e la famiglia», ha affermato Tremonti.

L'ELOGIO DEL POSTO FISSO - «La variabilità del posto di lavoro, l'incertezza, la mutabilità per alcuni sono un valore in sé, per me onestamente no - ha aggiunto il ministro -. C'è stata una mutazione quantitativa e anche qualitativa del posto di lavoro, da quello fisso a quello mobile. Per me l'obiettivo fondamentale è la stabilità del lavoro, che è base di stabilità sociale».

LA «COMPARTECIPAZIONE»
- «Questo Paese ha meno bisogno della cogestione e più bisogno della compartecipazione da parte dei lavoratori nelle imprese», ha proseguito Tremonti. «La cogestione, come nascita di figure imprenditoriali miste, mi sembra meno positiva, mentre credo sia più positiva l'informazione sulla gestione dell'impresa. Il meccanismo compartecipativo può anche avere forme diverse. Per esempio, un favore fiscale sulla detassazione degli straordinari».

LE REAZIONI
- Al convegno erano presenti anche i segretari confederali dei tre princiali sindacati italiani. «Sulla mobilità chiedete un commento all Confindustria», ha detto Guglielmo Epifani. Il numero uno della Cgil ha però sottolineato che la compartecipazione dei lavoratori sarebbe una soluzione auspicabile per un maggior coinvolgimento dei dipendenti nelle imprese, mentre una loro presenza nell'azionariato «non è la strada principale». Il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, ha invece sottolineato che «Tremonti parla come se fosse un nostro iscritto. Non so se gli farà piacere, ma è così». Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, giudica invece «condivisibili» le parole del ministro . «L'esigenza di avere posti di lavoro stabili - ha detto - è un obiettivo che inseguiamo anche noi. Oggi il problema è quello di superare l'idea distorta di flessibilità. Chi è precario o flessibile deve essere pagato di più e avere più tutele e garanzie degli altri. Questo è un punto su cui la Cisl insiste da tempo».

CORRIERE DELLA SERA.it


RIQUALIFICATO IL SOTTOPASSO: TORNA IL SORRISO AI PENDOLARI

Il 21 settembre segnalammo il disagio dei pendolari causato dalle enormi pozzanghere presenti all'entrata del sottopasso NUTO REVELLI, unica via per accedere ai binari della nostra stazione.

Pubblicammo il post:
NUOVO SOTTOPASSO: PENDOLARI INFURIATI CAUSA ALLAGAMENTI
che ricordava anche tutti i problemi avuti dalla nascita di questa nuova infrastruttura e tutte le migliorie apportate grazie al nostro intervento. Oggi questa si aggiune a tutte le precedenti.

Inoltre presentammo la seguente interrogazione:



Oggi 20 ottobre i lavori sono stati eseguiti grazie alla nostra segnalazione e all'intervento dell'ufficio tecnico del comune.

PRIMA

DOPO

Oggi i nostri pendolari sono sicuramente più contenti di ieri...
Speriamo che i lavori siano stati eseguiti in maniera efficace e che il problema non si ripresenti. Il tempo ci darà il verdetto.

lunedì, ottobre 19, 2009

PARCO DALLA CHIESA: NONNI IN RIVOLTA!!!

In una società in cui i giovani non lottano quasi più per far valere i propri diritti, è bello vedere che dei nonni si impegnano tutti insieme, mettendoci tutta la loro forza e la loro buona volontà per ottenere ciò che gli spetta. Dando così un buon esempio a quelli che potrebbero essere i loro nipoti.
Hanno iniziato da giovani a combattere contro grandi ingiustizie, come la dittatura, figuriamoci se può fermarli una piccola battaglia come questa.

La Bocciofila del Parco Dalla Chiesa

Nel container che non sembra essere a norma, troviamo i nostri meravigliosi nonni...

Che tutti insieme hanno deciso di portare all'attenzione dell'amministrazione e della nostra città il loro malcontento per il trattamento ricevuto, iniziando una raccolta firme per poter presentare questa petizione:

I WC in condizioni igienico sanitarie pessime:

Speriamo vivamente che l'amministrazione non faccia orecchie da mercante ed intervenga per soddisfare la richiesta dei nostri amati nonni.

A noi piacerebbe che il container venisse sostituito da un prefabbricato a norma con tanto di servizi igienici interni ad uso esclusivo dei frequentatori della bocciofila.

TORINO: MAFIA - MAXISEQUESTRO DA 3 MILIONI DI EURO

Da LA STAMPA.it di Lunedì 19 ottobre 2009


Operazione della Direzione Investigativa Antimafia


Infiltrazioni mafiose: maxisequestro di appartamenti e ville a Torino

Beni per un controvalore complessivo di tre milioni di euro

TORINO

La Direzione Investigativa Antimafia ha effettuato un maxisequestro di appartamenti e ville a Torino, per un valore di circa tre milioni di euro, nell’ambito del monitoraggio delle infiltrazioni mafiose sul territorio.


L’operazione è il risultato di una complessa e articolata indagine tecnico-patrimoniale. Due le proposte di misure di prevenzione - personali e patrimoniali - avanzate dal direttore della Dia, generale dei carabinieri Antonio Girone.


Il patrimonio sequestrato, su decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Torino, è costituito in particolare da due ville, tre appartamenti, sette autovetture, un rimorchio e due motoveicoli. Sequestrati anche depositi bancari, polizze assicurative e parte delle quote societarie di una società a cui fa capo una nota discoteca di Torino.


sabato, ottobre 17, 2009

TORINO: Si droga sniffando spray muore ragazza di 16 anni

Solo pochi giorni fa rispondendo ad una lettera del Sen. Manzi dicevo:

"............Ma se dal punto di vista della scienza e delle tecnologie abbiamo fatto passi da gigante, nell'animo abbiamo fatto altrettanti passi indietro... ed è proprio qui che vorrei soffermarmi...

............La nuova "resistenza" dovrà combattere contro il sistema corrotto che vediamo ogni giorno, nelle istituzioni, nei "media", nei posti di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle aule di tribunale...
Dovrà scontrarsi contro le lobby, i finti moralismi, le ipocrisie, le ingiustizie, la corruzione, la falsità , le raccomandazioni e tutto il marcio che c'è intorno...

...........Per vincere questa grande guerra dovremo assolutamente partire dalle nuove generazioni ed infondere in loro quei valori che sono andati persi nel tempo e far crescere quella consapevolezza che un mondo migliore si può costruire...
Dovremo fargli soprattutto capire che non è l'apparire che conta, ma è l'essere, insegnadogli a rispettare ed amare il prossimo di qualsiasi civiltà, razza e colore.

..........Troppe persone per apparire si perdono in vizi stupidi e deleteri come fumo, droga, alcool, gioco, bullismo, delinquenza (violenze sessuali, furti, omicidi).. Anche queste sono grandi battaglie che dovremo iniziare ad affrontare insieme per arrivare alla vittoria........................"

Oggi piangiamo la morte di una giovane ragazza di 16 anni, che ha usato questa ultima droga di frontiera senza sapere dove l'avrebbe portata, si chiama "sniffing drugs"...
Droga - Non Droga, facilmente reperibile e non illegale, che si trova anche al supermercato contenuta in oggetti che non dovrebbero avere nulla a che fare con essa (smalto, colla, spray ecc. ecc.)...

Penso proprio che sia arrivato il momento per noi adulti di svegliarci da questo sonno che ci ha immobilizzati ed INTERVENIRE per portare sulla retta via le nuove generazioni, che sembra abbiano preso proprio una strada sbagliata...

Bisognerà usare tutti i mezzi a disposizione FAMIGLIA, SCUOLA, CHIESA (ORATORI), MEDIA:

LE FAMIGLIE sono sempre meno stabili, i giovani non hanno punti di riferimento precisi e forti... anche perchè in questa nuova società per mantenere in asse la famiglia entrambi i genitori devono lavorare e rimane poco tempo da dedicare ai figli, a differenza di una volta che era solo la figura paterna che lavorava. Inoltre aumentano sempre di più le separazioni ed i divorzi e a rimetterci sono proprio loro, i bambini ed i ragazzi, che si ritrovano spiazzati e abbandonati e a dover scegliere tra la parte materna o paterna. Quindi al posto di vivere i migliori anni della loro vita con quella felicità e spensieratezza che dovrebbero avere, iniziano ad essere tristi e a covare l'odio che li accompagnerà nel resto della loro vita...
A questi problemi si aggiungono quelli portati dalla SCUOLA, che ha perso l'autorità di un tempo e ha quasi perso totalmente il ruolo educativo, anche in conseguenza al fattore "FAMIGLIA"... Le insegnanti non possono più rimproverare gli allievi, perchè si ritrovano genitori inferociti alle calcagna (in questi anni abbiamo anche sentito di aggressioni subite)... una volta invece c'era la fiducia nell'insegnante... il lasciare il figlio in ottime mani... se ci pensiamo passa più tempo con l'insegnante che in famiglia...
LA CHIESA: una volta gli oratori ed i preti avevano un ruolo importante, i figli dopo la scuola o nel weekend andavano a giocare in questi luoghi, a mio modo di vedere, luoghi, sicuri e pieni di valori... anche gli oratori sono stati praticamente smontati per colpa di alcune mele marce nel clero e dei MEDIA, che come al solito esaltano le cose all'inverosimile e diffondendo informazioni da loro liberamente interpretate...
BISOGNA ASSOLUTAMENTE intervenire sui "MEDIA": basta programmi "SPAZZATURA" e questo vale sia per MEDIASET sia per la RAI; basta dare "ESEMPI SBAGLIATI" e basta ANESTETIZZARE le teste dei nostri ragazzi!!! I "MEDIA" devono ripartire dando una INFORMAZIONE SANA trasmettendo PROGRAMMI EDUCATIVI, sia per grandi che piccini. STOP AL SOLO intrattenimento e di basso livello!!!

SPERO CHE QUESTA GIOVANE VITA SPEZZATA CI INVITI A RIFLETTERE

In passato (Marzo / Aprile 2008) proposi due campagne informative, una contro la guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti e l'altra contro fumo, droga, alcol, gioco.
Dopo che l'allora amministrazione (I Mandato Accossato) non tenne in considerazione la seconda proposta, pubblicai Droga, Alcol, Fumo e Gioco: problemi seri tra i giovani sottovalutati dalla nostra amministrazione. (per dovere di cronaca, non furono approvate entrambe).

OGGI VOGLIO RIPARTIRE IN MODO DIVERSO...
COINVOLGENDO
TUTTI I PARTITI ED I CONSIGLIERI ELETTI IN MODO FORMALE ED ISTITUZIONALE SU QUESTI PROBLEMI!!!

LANCIO DA QUI LA PROPOSTA di fare, nelle nostre scuole, una CAMPAGNA INFORMATIVA a livello locale contro "fumo, droga, alcool, gioco, bullismo, delinquenza (violenze sessuali, furti, omicidi)", condivisa, studiata e programmata con tutte le altre forze politiche.

CONCORDIAMOLA INSIEME nelle sedi opportune, sarà un primo passo.

NON CONTINUIAMO A DORMIRE!!!