lunedì, ottobre 05, 2009

VILLA 5: Centro Benessere con Camere o Alloggi per Disagiati?

Un episodio puramente casuale ha messo in moto il motore della macchina informativa, al fine di poter fare chiarezza su una questione particolarmente delicata che interessa i cittadini collegnesi.
Si parte da una situazione alquanto banale e all’ordine del giorno: un amico lontano decide di venire a farci visita a Collegno e cerca una sistemazione per un paio di notti nel fine settimana. Come ormai abitudine al giorno d’oggi si effettua una ricerca di alberghi e bad & breakfast su internet. Il risultato della ricerca sembra soddisfare il turista, perché trova un B&B a Collegno, comodo per trascorrere due giorni con gli amici. Quando comunica ai residenti in Collegno il nome del B&B trovato, questi ultimi rimangono piuttosto allibiti.
Dal sito nazionale http://www.bed-and-breakfast.it, tra i bed & breakfast di Collegno figura anche “Villa 5” (http://www.bed-and-breakfast.it/citta.cfm?citta=collegno&IDregione=12), che viene così presentata:
“Nella quiete del parco Dalla Chiesa, a pochi passi da Torino e da tutti i mezzi di comunicazione, Villa 5 offre ospitalità alberghiera in piccoli e luminosi monolocali, confortevolmente arredati. Gli ospiti possono disporre della terrazza del giardino interno, dello spazio bimbi Microtane, del bar-ristorante Asylum e dell’Hammam Villa Kamsa”.

Per chi fosse all’oscuro della storia che sta alle spalle dell’origine di “Villa 5” riportiamo alcune stralci di quanto illustrato all’interno dello specifico sito http://www.villa5.it.
“Il progetto Villa 5 nasce nel 1999 da un'idea di Arci valle susa e ARCST Lega Coop, che propongono il progetto di ristrutturazione di una villa dell’ex Ospedale Psichiatrico, ora Parco della Certosa.

Il progetto s’inserisce coerentemente all’interno delle linee programmatiche dell’Amministrazione collegnese - che lo fa suo - per il superamento definitivo della caratterizzazione sanitaria di quest’area e intende valorizzare tale risorsa arricchendola di spazi “vissuti” quotidianamente, con progetti a forte valenza sociale e culturale e servizi qualificati che mettano al centro le persone quale principale energia trasformatrice che agisce sull’ambiente per “ripararlo”.

Nel 2002 viene approvata e finanziata la domanda di ammissione di questo progetto.

Nel febbraio 2003, a seguito di apposita gara in cui si presenta progetto di ristrutturazione e gestione e l’impegno a coprire il co-finanziamento pari al 30%, viene aggiudicata la concessione dei lavori e dell’immobile e la gestione delle attività per 19 anni al raggruppamento composto da arci valle susa, coop. sociale atypica, coop. sociale La Talea, associazione di promozione sociale asylum, coop. Di Vittorio e coop. Rondine 92, ora consorzio o.n.d.a. – Organizzazione Noprofit Donne Associate. .

Nel marzo 2003 si dà avvio al cantiere che si chiude nell’estate 2004.

In conclusione:
Villa 5 è un progetto di o.n.d.a. promosso dal Patto Territoriale della Zona Ovest di Torino e della Città di Collegno, realizzato attraverso un finanziamento del 70% della Città di Collegno e un co-finanziamento del 30% di o.n.d.a. stessa.

Sono consorziate di o.n.d.a.
ARCI Valle Susa
Circolo sociale Asylum
Cooperativa sociale Atypica
Cooperativa sociale La Talea
G. Di Vittorio
Cooperativa Rondine 92

E' una società consortile di soggetti del Terzo Settore a spiccata composizione femminile.

E’ frutto dell’evoluzione di una lunga storia di lavoro comune tra l’associazionismo Arci e il mondo della cooperazione, che mette in relazione l’esperienza professionale con l’impegno sociale. Ogni associata, porta con sé la propria forte tipicità che, nel mescolarsi con le altre, rafforza e dà maggior identità all’idea comune: lo sviluppo di progetti no profit integrati con il territorio, capaci di produrre un’economia sociale che esca dalla dicotomia del modello solo privato-solo pubblico e che contribuisca a dare allo sviluppo locale quelle caratteristiche di giustizia e di bene-essere delle persone che rendono autentico lo sviluppo di una comunità Dunque le diverse esperienze e identità che compongono si incontrano su terreni comuni percorsi da tempo, nell’impegno a sviluppare processi di cittadinanza attiva, di contaminazione interculturale nell’ottica di un meticciato sociale che aumenti il livello di coesione sociale e di qualità della vita di tutti: cittadine e cittadini, migranti e native/i”.


Forti di due consapevolezze:
- questo progetto si caratterizza per la lotta al lavoro sommerso di alcune tipologie professionali e di alcuni soggetti, per la qualità e l’innovazione nei servizi, per la sua dimensione fortemente sociale, nella convinzione - confortata dall’esperienza - che lo sviluppo di una comunità ed il miglioramento della qualità della vita dei suoi cittadini passi necessariamente dal coniugare l’implicita vocazione sociale dell’Amministrazione Pubblica e del sistema no profit con le opportunità di sviluppo del lavoro e del mercato, nel rispetto della persona, dell’ambiente e del contesto territoriale;
- il progetto come precedentemente illustrato è stato finanziato per ben il 70% dal Comune di Collegno al fine di venire in aiuto alle famiglie meno abbienti e per poter inoltre offrire possibilità lavorative alle donne, sorgono spontanee alcune domande:

-come mai Villa 5 non è sponsorizzata come B&B, ma come progetto a forte valenza sociale e culturale?
- come mai, se si tratta di un’attività commerciale, è stata finanziata con i soldi pubblici di Collegno?
- se vi sono delle entrate (e parrebbe di sì, visti i tariffari indicati sul sito) vengono reinvestite nel pubblico? Se sì sotto quale forma?

Si richiede per tanto all’attuale Amministrazione di fare chiarezza sul mistero “Villa 5”, fornendo informazioni più precise sui vari siti di riferimento, in modo tale che i cittadini possano sapere con esattezza come viene investito il denaro pubblico e come vengono gestiti i progetti che interessano l’intera comunità.

Una volta non scambiavano i benzinai per hotel?