domenica, ottobre 04, 2009

TORINO: FRATTINI e BURZI per migliorare il PIEMONTE

Di Filippo rientra tra i partecipanti selezionati per il convegno

NORD OVEST
TAVOLA ROTONDA
"PIEMONTE FORMATO ESPORTAZIONE"
Distretti, Filiere e Multinazionali Tascabili

tenutosi Sabato 3 ottobre a Torino al Centro Congressi Torino Incontra - Sala Cavour - Via Nino Costa, 8.

Nel mondo globale va globalizzato anche il ruolo delle Regioni.
La competitività sui mercati non può prescindere da una dimensione territoriale adeguata e dal coordinamento con le attività del «Sistema Italia» all’estero.
Parola di Franco Frattini. Il ministro degli Esteri, intervenuto al seminario organizzato all’associazione «Per il Nord Ovest» («Piemonte formato esportazione»), ha tirato le orecchie alle Regioni. Il primo limite è l’incapacità di approfittare del regolamento di Bruxelles - recepito dal Governo -, per creare gruppi europei di aggregazioni territoriali, «masse critiche» capaci di sostenere progetti di cooperazione scientifica, economica e di servizi alle imprese. Il modello è la partnership tra Friuli, Carinzia, Veneto e due regioni slovene. Poli transfrontalieri, ha precisato il ministro, altra cosa dalla costituzione di una macro-area tra regioni italiane: «Limonte, il progetto di aggregazione tra Piemonte e Liguria di cui si discute, è un’altra cosa. Per il Piemonte, terra di confine con la Francia, ci sono opportunità più convenienti».
Il secondo guaio è il procedere di molte Regioni in ordine sparso sui mercati esteri: un appunto che chiama in causa la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo.
«Il simbolo deve essere quello del “sistema-Italia”, rappresentato dalle 12 case-Italia già aperte all’estero - ha detto Frattini -. L’ultima è stata a Shangai, nel 2010 toccherà a Seul». Questo il «brand» con cui dovrebbero raccordarsi le iniziative delle Regioni. Invece molte fanno di testa loro. Non tutte, sia chiaro: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia, a detta del ministro, hanno capacità di fare sistema.E le altre? Ciascuna per sè. «Diverse Regioni, e parecchie grandi imprese, fanno cooperazione senza che il Ministero ne sappia nulla». Molti, troppi accordi «fai da te»: buoni per strappare un contratto ma senza sbocchi duraturi sui mercati esteri.
Frattini ha insistito anche sulla necessita’ di “difendere la qualita’ del ‘made in Italy’ sia per i prodotti realizzati in Italia che quelli fatti all’estero dalle aziende italiane. Vincere la sfida per la difesa della qualita’ – ha affermato – e’ fondamentale perche’ se non la vinciamo non possiamo farci illusioni: non e’ su altri terreni che vinceremo la concorrenza”.

Una foto di tutti i relatori intervunuti al Convegno

Il Consigliere Regionale e Capogruppo del PDL Angelo Burzi ed il Ministro degli Esteri Franco Frattini.

Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ed il nostro Consigliere Comunale di Collegno Andrea Di Filippo.