lunedì, marzo 22, 2010

USA: SANITA', LA RIFORMA E' LEGGE, UNA GRANDE VITTORIA DI OBAMA

Era l'otto novembre quando pubblicavamo il seguenta post sulla RIFORMA della SANITA' negli Stati Uniti voluta dal Presidente Barack Obama:

USA: SANITA', LA RIFORMA RICEVE IL SI DELLA CAMERA

Arriva anche il SI del senato (come speravamo) e siamo contenti di questa grande vittoria sociale.


NEW YORK – Passa la riforma sanitaria targata OBAMA negli Stati Uniti d'America, 219 voti favorevoli contro 212, un vantaggio minimo, ma che vale una pagina di storia.
Tante sono state le polemiche, i ritardi, ma alla fine il Presidente Barack Obama è riuscito a portare a casa il risultato (volere è potere). Questa è la sua grande vittoria ed è anche la dimostrazione che ci sono ancora dei politici che riescono tra mille difficoltà, a rispettare il programma elettorale.

«Dopo quasi cento anni di parole e di frustrazioni, dopo dieci anni di tentativi e un anno di battaglie, il Congresso degli Stati Uniti ha dichiarato che i lavoratori americani, le famiglie e le piccole imprese avranno una sicurezza: né malattie né incidenti metteranno a rischio i sogni cui hanno dedicato una vita» Obama ha ricordato che questa vittoria è venuta contro coloro che fino all'ultimo non ci credevano, contro gli interessi speciali e contro le lobby: «Siamo al di sopra della politica, siamo al di là della paura e siamo ancora in grado di lavorare per la gente: oggi è il momento del cambiamento».

Non ci si è arrivati facilmente. Fino all'ultimo i repubblicani hanno cercato di ostacolare la proposta di legge con mozioni apparentemente inutili ma pericolosissime. Poi, improvvisamente, dopo un accordo fra la Casa Bianca e gli antiabortisti democratici, la maggioranza si è coagulata. E al momento del voto la soglia dei 216 voti è stata superata agevolmente alle 10.45 della sera ora di Washington, il voto chiave per avere la maggioranza, è stato annunciato dal contatore elettronico. Alla fine della conta, i voti favorevoli erano 219 voti i contrari 212. Questi ultimi da attribuire ai 178 deputati repubblicani e a 34 democratici. Per la prima volta nella storia americana, per un progetto di legge fondamentale come quello sanitario non si è riusciti ad avere una maggioranza bipartitica.

L'America finalmente avrà un'assicurazione sanitaria per 32 milioni di americani che oggi non sono coperti. Bambini con malattie congenite che non potevano essere assicurati avranno le cure adatte. Lavoratori che rischiavano di perdere l'assicurazione medica cambiando posto non correranno più quel rischio. Questo per dire che la riforma ha un respiro molto più vasto del semplice allargamento di una base di assicurati, ma toccherà letteralmente tutti gli americani.
Un colossale meccanismo di riorganizzazione di metodi, priorità, garanzie sanitarie si metterà in moto già nei prossimi giorni. E non ci sarà comparto dell'economia che non venga toccato da questa riforma. Il pacchetto vale 940 miliardi di dollari in dieci anni. Consentirà di tagliare 138 miliardi di dollari dal disavanzo pubblico, rivoluzionerà i metodi assistenaizli degli ospedali e dalle assicurazioni. Ma taglierà anche 500 miliardi di dollari dal Medicare, il programma di assistenza per gli anziani.

In 13 mesi alla Casa Bianca Obama ha raggiunto un risultato impossibile per molti presidenti prima di lui. Gli restano sette mesi prima delle elezioni di novembre di metà mandato per convincere la maggioraza degli americani ancora sospettosa, poco convinta e persino peroccupata da questo nuovo piano, che era la cosa giusta da fare.