domenica, novembre 08, 2009

USA: SANITA', LA RIFORMA RICEVE IL SI DELLA CAMERA

OBAMA un Presidente rivoluzionario, che porta una miglioria dopo l'altra negli USA.
Dal clima alla sanità, proprio come promesso nella campagna elettorale, il Presidente Americano continua a mantenere i suoi impegni, sembra incredibile vedere che esitano ancora politici così, in Italia non ci siamo più abituati. Infatti da noi questi sembrano essere in via di estinzione.

Ma veniamo alla RIFORMA sulla SANITA' voluta dal Presidente Barack Obama passa il primo step, viene approvata alla camera, ora speranzosi attendiamo il SI del Senato.


Tratto da larepubblica.it
Sezione Esteri
8 novembre 2009

In una insolita seduta notturna approvato il progetto di legge a cui la Casa Bianca tiene di più. Grazie a un compromesso sull'aborto trovato dalla Pelosi

Sanità, Obama convince i deputati
Dalla Camera ok alla riforma


Esulta il presidente: "Voto storico, ce la faremo anche in Senato"
Ma lì sarà più difficile: la maggioranza democratica è meno netta


WASHINGTON - La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato la riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama. Durante un'insolita seduta notturna, dopo 12 ore di dibattito, i deputati americani hanno dato il loro assenso a un testo di migliaia di pagine con 220 voti favorevoli e 215 contrari. Il presidente ha salutato il voto "storico" e si è detto "assolutamente fiducioso" sull'esito dello scrutinio al Senato. Manifestando la speranza di poter promulgare la legge "entro la fine dell'anno".

Il progetto di riforma ha incassato anche il sì di un repubblicano, Anh Joseph Cao. Tutti gli altri membri del partito hanno votato contro. La Camera ha respinto una controproposta presentata dall'opposizione. Poco prima del voto, Obama era andato di persona a Capitol Hill, per convincere alcuni deputati democratici scettici.

La parte più controversa del progetto, che prevede una copertura finanziaria di circa mille miliardi di dollari in dieci anni, è l'istituzione di un'assicurazione pubblica sulla salute, che dovrebbe competere con quelle private e in questo modo ridurre le esose tariffe sanitarie e mediche. Da anni spinte alle stelle da un sistema quasi esclusivamente privato.

Un altro tema spinoso è quello dell'aborto, che ha provocato un duro conflitto politico sull'opportunità di consentire che gli interventi di interruzione di gravidanza siano pagati con soldi pubblici. Su questo tema la speaker della Camera Nancy Pelosi ha trovato un compromesso, che Obama spera favorirà il voto a favore della minoranza antiabortista dei democratici: l'intesa prevede che siano possibili restrizioni al finanziamento degli aborti.

Attualmente la legge federale proibisce l'uso di fondi pubblici per finanziare interruzioni di gravidanza tranne che nei casi di stupro, incesto o situazioni in cui la vita della madre è in pericolo: resta da chiarire se i cittadini potranno comprare una copertura in caso di aborto dall'assicurazione pubblica che il progetto di riforma vuole istituire.

Per essere definitivamente approvato, il progetto di riforma dovrà adesso superare l'esame del Senato, dove la maggioranza democratica non è così netta come alla Camera.