venerdì, novembre 13, 2009

TIA: RIMBORSO IVA - MODULO RIMBORSO, VADEMECUM e CIRCOLARE SU RIFIUTI

A breve Adoc (Il Sindacato dei Consumatori) partirà con la campagna per la restituzione dell'IVA sulla TIA (Tariffa Igiene Ambientale).

Intanto pubblichiamo il VADEMECUM, la CIRCOLARE IVA SU RIFIUTI ed il MODULO PER IL RIMBORSO.

NONOSTANTE QUESTO CI SONO DEI SERI DUBBI SULLA RIUSCITA DELL'INIZIATIVA

VADEMECUM

• In attesa di dirimere la competenza giurisdizionale per il rimborso dell’IVA illegittimamente addebitata (entrambe le tesi Giudice Tributario, Giudice Ordinario per valore, non sono prive di pregio), bisogna suggerire al Consumatore che vuole agire, di seguire il seguente iter.

• Verificare di aver conservato le fatture relative al pagamento della TARSU o della TIA degli ultimi dieci anni (se non li si è conservati non si può procedere);

• Verificare sugli stessi se è stata applicata l’IVA e sommare il totale della stessa che sarebbe stato corrisposto;

• Inviare la messa in mora (il cui fac simile si allega) con raccomandata con avviso di ricevimento da spedire alla Società/Ente che gestisce il servizio di nettezza urbana (a cui si è pagata la bolletta, es. a Roma l’AMA…) e per conoscenza al Sindaco del Comune di riferimento;

• Conservare una copia con il cedolino di ritorno della A/R;

• In caso di mancata risposta è possibile attivare le vie giudiziali per il recupero delle somme.

CIRCOLARE IVA SU RIFIUTI


Con la sentenza n.238/09 la Corte Costituzionale ha dichiarato che “(…) TIA e TARSU sono estranei all’applicazione dell’IVA. (…) non esiste una norma legislativa che espressamente assoggetti ad Iva le prestazioni del servizio smaltimento rifiuti (…)” . Pertanto l’Iva al 10% sulla Tariffa Igiene Ambientale, che è andata a sostituire la TARSU laddove presente, non è dovuta dai clienti fin dal momento del cambio e chi ha pagato ha diritto ad ottenere il rimborso di quanto versato.
Per ottenere il rimborso l’Adoc consiglia di mettere in mora l’ente gestore che gestisce il servizio di nettezza urbana, con raccomandata con avviso di ricevimento al fine di interrompere la prescrizione, e per conoscenza al Sindaco del Comune di riferimento e alla sede Adoc di riferimento, con una lettera “fac-simile” disponibile presso le sedi dell’Adoc e presso il sito dell’Associazione.

E’ inoltre necessario:

1. Verificare di aver conservato le fatture relative al pagamento della TARSU o della TIA degli ultimi dieci anni
2. Verificare sugli stessi se è stata applicata l’IVA e sommare il totale della stessa che sarebbe stato corrisposto

Qualora l’ente gestore risponda negativamente o non risponda al sollecito effettuato attraverso la lettera di messa in mora è possibile adire l’autorità giudiziaria per il recupero delle somme.


MODULO PER IL RIMBORSO