
Angelo Burzi - Presidente FI-PDL ha garantito il suo impegno per individuare le soluzioni in grado di evitare l'impatto negativo della direttiva Bolkestein sul 'piccolo dettaglio' sul suo sito:
Tratto da angeloburzi
"Il recepimento da parte del Governo della direttiva Bolkestein è un atto dovuto che interpella direttamente il ruolo della Regione e degli enti locali. Come è noto la competenza sulle aree mercatali è dei singoli Comuni nell'ambito di un quadro legislativo di riferimento regionale". Questo il commento del presidente del gruppo Popolo della Libertà-Fi in Regione Piemonte, Angelo Burzi, circa gli effetti possibili della direttiva europea sul nostro commercio mercatale.
"L'allarme lanciato in questi giorni sui prevedibili impatti negativi verso le attività del commercio ambulante - spiega l'esponente azzurro - deve essere tenuto presente e ci trova completamente solidali rispetto alle preoccupazioni di migliaia di piccole aziende a conduzione familiare. Proprio la salvaguardia del commercio ambulante sull'area pubblica è uno dei nostri capisaldi non solo per tutelare la piccola impresa al dettaglio ma anche la qualità e la libertà del consumo delle famiglie piemontesi.
"Va però rilevato - continua Burzi - che le lamentele da parte del commercio ambulante si riferiscono ormai da anni alla latitanza e, a volte, nella gestione superficiale da parte dei Comuni e della Regione: spesso sono ostaggio di piccoli ras locali che impongono con arroganza la legge del più forte. Così come non è di oggi la denuncia delle gravi carenze di servizi nelle aree dei 45 mercati torinesi, spesso prive delle più elementari dotazioni".
"Il nostro impegno, a partire dalla prossima legislatura regionale, - conclude Burzi - sarà quello di individuare le soluzioni in grado di evitare l'impatto negativo della direttiva Bolkestein sul 'piccolo dettaglio'. Tutto ciò a partire dal ridisegno complessivo della materia regionale in accordo con le amministrazioni locali".