mercoledì, dicembre 02, 2009

MUTUI 2010: Sospensione della rata, un nuovo tetto ai mutui

Il 22 ottobre pubblicammo:

MUTUI: 2010 RATE SOSPESE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'

Oggi invece:

Tratto da LASTAMPA.it
del 30 novembre 2009

Emergono i primi dettagli sulla sospensione dei finanziamenti


FTAOnline


Anno nuovo all'insegna del risparmio. Dovrebbe essere inaugurata a gennaio 2010 la nuova moratoria sui mutui, con cui il Governo intende venire incontro alle famiglie "intrappolate" in annosi e insostenibili finanziamenti sulla prima casa. Il provvedimento dovrebbe riguardare, secondo indiscrezioni, i prestiti non superiori a 120mila euro.
La novità sarebbe emersa nel corso degli incontri tra l'Abi e le associazioni dei consumatori che in questi giorni stanno definendo i dettagli della moratoria che, nelle intenzioni, dovrebbe scattare con le rate in pagamento a febbraio.

Sebbene non sia ben chiaro quale sarà l'importo massimo stabilito quel che è certo è che la misura contemplerà un tetto massimo. Inizialmente l'Abi aveva infatti previsto un tetto di 100 mila euro, ma nel confronto con le associazioni ha elevato la cifra senza comunque accontentare i consumatori che continuano a chiedere un tetto più alto.

Beneficiari
La misura, ricordano le parti in causa, riguarderà prioritariamente le famiglie colpite da licenziamenti o cassa integrazione. Il documento iniziale sottoposto dall'Abi alle associazioni dei consumatori prevede che le condizioni base possano essere «migliorate a beneficio del mutuatario da ciascuna banca all'atto dell'adesione».
Il «rinvio» delle rate riguarderebbe chi ha perso il lavoro (ma non per raggiunti limiti di età), ma potrebbe scattare anche in caso di decesso o non autosufficienza, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro per almeno 30 giorni (anche in attesa dell«'ufficializzazione» dei provvedimenti di cassa integrazione guadagni). Ma solo a patto che questi eventi si siano verificati dal 30 giugno al 31 dicembre 2009.

Morosità esclusa
Rientrano a pieno titolo nel provvedimento i mutui sottoscritti per costruire o ristrutturare la casa. La proposta delle banche - ha riferito l'Ansa - prevede però che la moratoria non possa essere applicata a mutui per i quali ci siano stati di pagamento di almeno 90 giorni. Niente da fare anche per i mutui per i quali si siano registrati meno di 90 giorni di ritardo, nel caso in cui la «morosità» sulle rate sia iniziata prima della perdita del lavoro o della cassa integrazione.

Requisiti temporali
Non rientreranno nella moratoria nemmeno i finanziamenti con durata inferiore ai 5 anni, quelli con agevolazioni pubbliche o con assicurazioni di copertura dei rischi. La moratoria, viene chiarito nel documento, «non comporta l'applicazione di interessi di mora per il periodo di sospensione, durante il quale restano valide le clausole di risoluzione previste dal contratto di mutuo».

Il tavolo di discussione
Diversi i temi ancora aperti sul provvedimento. Alcune associazioni consumatori infatti, tra cui Adiconsum e Adusbef, chiedono che si allarghi «la finestra almeno dal 1 gennaio al 31 dicembre 2009. Anche sul tema dei ritardi dei pagamenti, la proposta di alcune associazioni di consumatori è che venga escluso solo chi è stato moroso per almeno 180 giorni.
Tra le altre zone d'ombra ancora da chiarire poi anche gli interessi sulle rate sospese.
Al momento ci sarebbero allo studio due soluzioni tecniche:
• la sospensione solo della parte capitale (continuando a pagare gli interessi, che non verrebbero dunque incrementati)
• il rinvio di tutte le 12 rate, sulle quali si dovranno dunque ricalcolare gli interessi. Si lavora su entrambe, anche se le associazioni dei consumatori chiedono un limite massimo del 10% di aumento per gli interessi sulle rate.