mercoledì, settembre 30, 2009

TSUNAMI NEL PACIFICO: COLPITE LE SAMOA

Da IL CORRIERE DELLA SERA.it di Martedì 29 settembre 2009


È la scossa più forte al mondo negli ultimi due anni

Terremoto nel Pacifico,

tsunami provoca alcune vittime

Sisma di 8 gradi Richter. Colpite le Samoa americane con onde di 4-6 metri. Rientra l'allarme alle Hawaii


MILANO - Uno tsunami generato da un terremoto di 8 gradi della scala Richter ha provocato alcune vittime nelle isole Samoa americane. Ancora incerto il numero dei morti. Il sisma è avvenuto alle 19,48 ora italiana (le 6,48 di mercoledì 30 settembre ora locale) nell'oceano Pacifico a circa 200 km a sud-ovest delle isole Samoa. Il centro del sisma è stato posizionato a 18 km di profondità. Si tratta del sisma più forte al mondo dal 12 settembre 2007, quando avvenne un terremoto di 8,5 Richter a sud-ovest di Sumatra, in Indonesia.

TSUNAMI - Vista l'intensità del terremoto, è stata subito diramata un'allerta tsunami in buona parte del Pacifico. Secondo le prime testimonianze dirette che giungono dal Pacifico, la costa di Pago Pago (Samoa americane) è stata colpita da quattro onde tra 4,6 e 6 metri d'altezza che sono penetrate all'interno dell'isola di Tutuila per 0,8-1,6 km. Secondo il Centro tsunami delle Hawaii, gli strumenti a Pago Pago hanno registrato un'onda di 1,57 metri. Un neozelandese ha detto alla radio che il villaggio di Sau Sau Beach Fale è stato spazzato via. Lo tsunami è arrivato a Pago Pago circa dieci minuti dopo la scossa. Il centro visitatori del Parco nazionale è interamente distrutto. Ad Apia, capitale di Samoa, dopo l'allarme la gente è uscita dalle case per portarsi nelle zone più elevate dell'isola, dove ci sono state anche alcune frane. L'allarme tsunami è stato esteso fino alla costa est australiana, in Nuova Zelanda, in Papua-Nuova Guinea e alle Hawaii (dove dopo qualche ora è rientrato).

SUBDUZIONE - La zona dove è avvenuto il terremoto è geologicamente complessa al confine tra la placca pacifica e quella indo-australiana, con la prima che subduce (s'infila sotto) la seconda. Il confine scorre più o meno in direzione est-ovest, ma nella zona dove c'è stata la scossa cambia direzione e diventa sud-est:nord-ovest. Infatti dopo il terremoto la frattura si è estesa e si sono registrate scosse (di 5,6, 5,8 e 5 gradi) a ovest della linea di subduzione a conferma del movimento verso la profondità della zolla pacifica.

IL CORRIERE DELLA SERA.it