martedì, settembre 07, 2010

TORINO - MOLINETTE: TRASFUSIONE SBAGLIATA, MUORE UNA DONNA

In Regione Piemonte c'è chi riconta le schede e fa festa, a Roma c'è chi litiga e pensa a rivotare al più presto, ma il fenomeno malasanità nei nostri ospedali è sempre più preoccupante .
Una volta episodi di questo tipo capitavano solo in alcune regioni d'Italia e ne conosciamo le ragioni, oggi invece l'incopetenza, la non professionalità sono un virus che si è esteso a tutta la Penisola e nessuno fa nulla per debellarlo.
Questo è l'ultimo caso di malasanità capitato ieri nella nostra Regione Piemonte, in uno degli ospedali che è considerato uno dei fiori all'occhiello della nostra sanità: MOLINETTE.

Se il progetto della CITTA' DELLA SALUTE parte con queste basi, si salvi chi può...


La vittima è una settantasettenne
Scatta l'inchiesta della Procura: "Ma le condizioni erano già gravi"
DANIELA LANNI
TORINO


È morta all'ospedale Molinette di Torino, Irene Guidi, 77 anni, vittima di un tragico errore umano: una trasfusione di sangue sbagliata le ha provocato una crisi respiratoria ed è entrata in coma. Inutile il trasferimento d'urgenza nel reparto di rianimazione. E' deceduta nella notte.

E' stato accertato che l'infermiere del pronto soccorso di chirurgia ha preso due sacche di sangue destinate ad un altro paziente e le ha trasfuse alla donna senza verificarne l'identità, come prevede il protocollo. Le sacche erano appoggiate su un mobile che si trovava a fianco al lettino dell'anziana ed è stato dato per scontato che fossero destinate a lei. Sono bastati pochi minuti poi la crisi cardiaca. I medici a quel punto si sono accorti dell'errore e hanno subito staccato la flebo ma non è bastato a salvarle la vita.

"Sono venute meno le procedure per l’identificazione del paziente", spiega il dottor Marco Rapellino, direttore della struttura qualità e gestione del rischio delle Molinette. "Un gravissimo errore - aggiunge - ma occorre aspettare l’autopsia per evidenziare il rapporto causa-effetto tra la trasfusione sbagliata e la morte". Le condizioni cliniche dell’anziana erano infatti "fortemente compromesse". "Ma se c’è stata la responsabilità di qualcuno - sottolinea Rapellino - noi l’ammettiamo".

Irene Guidi era arrivata nella divisione di medicina del pronto soccorso sabato mattina con i sintomi di una emorragia del tubo digerente da sospetta lesione del duodeno. I medici l'avevano trovata fortemente anemica e avevano prescritto in breve tempo una trasfusione. Sospettavano che l'uso di antiinfiammatori le avesse provocato un'ulcera. Due le inchieste aperte: una interna da parte del nosocomio e una da parte della Procura.

Tratto da
LA STAMPA.it