lunedì, settembre 20, 2010

COLLEGNO: IL CARDINALE POLETTO IN AIUTO DELLA "CLINICA DELLA MEMORIA"

Clinica della Memoria: l'appello del cardinale
MARCO ACCOSSATO

TORINO


Arriva dall’arcivescovo di Torino, Severino Poletto, l’ultimo appello per la salvezza della Clinica della Memoria di don Foradini. Alla vigilia della Giornata mondiale contro l’Alzheimer e della manifestazione di solidarietà ai malati che si terrà domani sera a Collegno, di fronte al cantiere bloccato, il cardinale ha inviato a don Mario - parroco di San Secondo e ispiratore del progetto - una lunga lettera per chiedere «alle Fondazioni bancarie torinesi e ad altri enti istituzionali i contributi necessari a far sì che l’opera possa essere ultimata al più presto».

Malgrado l’accordo già siglato con l’Istituto dermopatico dell’Immacolata per la gestione della struttura, Crt e Cassa di Risparmio non hanno donato gli ultimi sedici milioni di euro necessari a ultimare l’opera e a finanziare gli arredi e le attrezzature. Inoltre, la ditta che ha eseguito i lavori ha chiesto il pagamento dei 2 milioni di euro mai incassati. Così le gru si sono fermate, e il progetto è rimasto dopo dieci anni di lavori e di speranze una cattedrale nel deserto.

Si sono persi anni preziosi, durante i quali nella Clinica della memoria avrebbero potuto essere già accolti i sofferenti di questa terribile malattia», scrive il cardinale nel messaggio che don Foradini leggerà domani sera alla presenza del sindaco di Collegno, Silvana Accossato. «Sarebbe un vero peccato se, sciupando gli investimenti già fatti e non contribuendo a soccorrere tanti fratelli e sorelle colpiti dall’Alzheimer, non giungesse a termine ciò che con generosità don Foradini ha cercato di portare avanti fino ad oggi». I malati di Alzheimer, scrive ancora l’arcivescovo, «hanno bisogno di vedere come, oltre la propria famiglia, anche la società si fa carico di loro».

Il cardinale ringrazia don Foradini che si è «prodigato moltissimo», e giudica «inspiegabili» le difficoltà per le quali «sono venuti a mancare alcuni finanziamenti».

Dieci anni di storia. Di attesa, stop, nuove partenze, altri stop. Inizialmente destinata ai soli malati di Alzheimer - e per questo esclusa dal Piano sanitario regionale - negli ultimi anni è stata riconvertita a clinica per tutte le forme di demenza e le malattie neurodegenerative, e reinserita nei programmi della Regione.

«Non è necessario - ribadisce don Foradini - che gli ultimi 16 milioni arrivino subito, in una sola tranche. Basterebbe la garanzia che arriveranno in tempi relativamente brevi».

Tratto da LA STAMPA