
Il disegno di legge dovrà essere approvato dal Consiglio regionale probabilmente senza l'apporto di ulteriori correzioni poiché le modifiche sono il frutto del confronto con le associazioni economiche e di categoria.
Risparmio energetico
Sarà possibile ampliare edifici residenziali fino ad un massimo di 60 metri quadrati adeguando ai nuovi requisiti energetici e di risparmio solo la parte toccata dalla ristrutturazione, e non più l’intero fabbricato come previsto dalla norma precedente. E’ inoltre prevista la possibilità di classificare come «nuova unità abitativa» l’area ampliata in deroga. Unica condizione: il mantenimento di un collegamento funzionale al vecchio fabbricato.
Centri storici
A differenza di quanto previsto dalla vecchia legge, si potrà intervenire nei centri storici sugli edifici che il piano regolatore classifica come «incongruenti o incoerenti con lo strumento urbanistico». Questo per agevolare la ricostruzione di fabbricati fuori scala o incompatibili con il contesto circostante dei fabbricati di pregio.
Demolire/ricostruire
Vengono allentate le maglie che regolano gli interventi di demolizione e ricostruzione: con le vecchie norme la riqualificazione degli edifici «misti», cioè con spazi residenziali e aree occupate da uffici, negozi e attività commerciali, era fissata in un massimo del 25 per cento dell’ampliamento, mentre ora la percentuale sale al 49 per cento.
I capannoni
Le modifiche introdotte con il disegno di legge permettono interventi per costruire soppalchi o ampliare la superficie utile dei fabbricati artigianali, produttivi e anche direzionali che per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno necessità di adeguarsi ai nuovi cicli produttivi.
Sottotetti per turismo
L’ampliamento in deroga e il recupero dei sottotetti potrà essere effettuato anche in edifici con destinazione turistico-ricettiva.