giovedì, febbraio 11, 2010

COLLEGNO: PROGETTO CENTRO SOCIO-TERAPEUTICO e IPPOTERAPICO

Una buona politica sociale per aiutare le persone che non hanno avuto la fortuna di nascere in perfetta salute.

Un centro socio-terapeutico polifunzionale semiresidenziale e residenziale specializzato nella cura dei soggetti affetti da Disturbi Pervasivi dello Sviluppo e da Ritardo Mentale (autismo) e Centro Ippoterapico (equitazione ai fini terapeutici).
Verranno realizzati nel quartiere VILLAGGIO DORA, il primo nella zona della Cascina Aurora ed il secondo nelle vicinanze di Via della Piombia.
  1. Che cos'è l'ippoterapia?
  2. Cenni Storici
  3. Descrizione e Fasi
  4. A chi è rivolta?
  5. Il progetto della città di Collegno spiegato in 15 slide.

Che cos'è l'ippoterapia?

IPPOTERAPIA (tratto da wikipedia)
L' ippoterapia (dal gr. Huppos = cavallo e therapeia = cura), meglio detta terapia con il mezzo del cavallo (abbreviato TMC) è l’insieme di tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano.

Da questo punto di vista è da distinguersi dalle semplici pratiche ludiche che coinvolgano il cavallo senza il controllo di personale medico specificamente preparato.

Cenni Storici
Benefici effetti correlabili all’uso del cavallo furono intuiti in epoche remote e la prescrizione dell' equitazione a scopo terapeutico si riscontra già nell’opera di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.).
In Italia, l' ippoterapia è stata introdotta, in modo coerente e metodologicamente corretto, da Daniela Nicolas-Citterio negli scorsi anni ’70.
Questa studiosa francese ha fornito un notevole impulso alla diffusione e al corretto uso del cavallo in medicina, anche attraverso la benemerita Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre.

Descrizione e Fasi
L' ippoterapia consiste nella induzione di miglioramenti funzionali psichici e motori attraverso l’attento uso dei numerosi stimoli che si realizzano nel corso della interazione uomo-cavallo. Si avvale di soggetti equini adatti allo scopo (cavalli malati, zoppi, rigidi, di taglia insufficiente o eccessiva, troppo nevrili o troppo indolenti, troppo giovani o troppo anziani, non soltanto risultano poco utili ma possono essere contro-producenti). È necessaria una specifica selleria mentre per il paziente non è previsto un particolare abbigliamento, proprio perché si tratta di sedute di terapia e non di concorsi di equitazione.

Si distinguono quattro fasi fondamentali:

* "Maternage": Può essere considerata una fase preliminare del paziente che, insieme al terapista, comincia il suo approccio al cavallo;
* Ippoterapia propriamente detta: Consiste nella somministrazione degli esercizi terapeutici al soggetto malato che non si occupa direttamente dei movimenti e degli altri stimoli provenienti dal cavallo ma a questi risponde automaticamente; Questa fase è tanto più efficace quanto più attenta è la scelta e la progressione degli esercizi somministrati dalla equipe medica.
* Riabilitazione equestre: È una fase avanzata della cura. In essa il paziente controlla direttamente il cavallo attraverso le proprie azioni;
* Re-inserimento sociale: Punto di arrivo ottimale di tutto il programma terapeutico, il re-inserimento sociale può essere realizzato attraverso il mezzo del cavallo in quella parte dei pazienti che abbiano superato i deficit psico-motori originari che erano di ostacolo alla piena affermazione della persona.

A chi è rivolta?
In termini moderni, l' ippoterapia trova la sua indicazione, oltre che nelle patologie classiche della paralisi cerebrale infantile, dell’autismo o della sindrome di Down, anche nelle patologie acquisite in conseguenza di traumi correlati alla infortunistica stradale e del lavoro.

Affinché questo metodo di cura risulti efficace e la sua somministrazione sia corretta sotto tutti gli aspetti medici, tecnici e normativi, l' ippoterapia dev' essere esercitata da una equipe integrata da personale specificamente qualificato e tecnicamente preparato. Per lo stesso motivo, il luogo destinato a questo tipo di cura necessita di una sufficiente disponibilità di spazi chiusi (maneggio coperto, sala per visite mediche, uffici, sala riunioni, servizi igienici, scuderia, selleria) e di spazi aperti (campo recintato, tondino).


Il progetto della città di Collegno spiegato in 15 slide.