28/2/2009 (14:16) - CONTO ALLA ROVESCIA PER L’INAUGURAZIONE DELLA MEGA SEDE, PREVISTE 150 ASSUNZIONI
"IKEA LA FORTUNA DI COLLEGNO"
"IKEA LA FORTUNA DI COLLEGNO"
Il nuovo negozio porterà opere e lavoro. Il sindaco: "Boccata d'ossigeno"
PATRIZIO ROMANO
Silvana Accossato: «Insomma, non solo un nuovo polmone verde della città - conclude il primo cittadino -, ma anche una bella boccata d’ossigeno per il mondo del lavoro, importantissima in un momento così difficile».
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200902articoli/9658girata.asp
Pochi giorni dopo...
18/3/2009 (13:13) - GRUGLIASCO - DELUSI I 5.000 CHE HANNO FATTO DOMANDA:
«SONO TUTTI A TEMPO DETERMINATO»
IKEA LA BEFFA DEI 100 POSTI, "CONTRATTI DI 3 o 4 MESI"
“Il lavoro è come i loro mobili: va montato pezzo per pezzo”. Il sindacato: «Invece di stabilizzare i precari ne assumono altri. Finito il sogno Svezia». L’azienda si difende: «La crisi c’è anche per noi, premieremo chi sarà più flessibile»
P.M.
«Il posto all’Ikea? Te lo devi montare, un pezzo alla volta, come i mobili». Un ragazzo dei tanti che ha fatto domanda risponde così quando viene a sapere che i cento posti promessi per la nuova sede di Collegno sono in realtà a tempo determinato e part-time. E l’onda dei cinquemila e più che sperava, forse, in un posto fisso, si ritrova con la prospettiva di uno stipendio che viaggia tra i 500 e i 600 euro al mese e solo per alcuni mesi.
E se loro hanno un po’ di amaro in bocca, non stanno di certo meglio i 385 dipendenti oggi all’Ikea di Grugliasco, che hanno scritto una lettera di protesta. Perché il 90 per cento è a tempo indeterminato, ma di questo solo il 33% è a tempo pieno, il 67% è part-time con contratti per lo più di 20, 24 e 30 ore. «E con questa nuova apertura, che raddoppia l’estensione di vendita - spiega Elena Ferro, segretaria della Filcams-Cgil -, ci aspettavamo un segnale. Invece veniamo a sapere che sono tutti tempi determinati». Loro al tavolo delle trattative avevano chiesto la stabilizzazione dei precari presenti. «Non solo, anche un aumento delle ore per molti part-time, per fargli avere uno stipendio dignitoso - dice - e un riconoscimento della professionalità per dei ragazzi, laureati o diplomati, che fanno la differenza Ikea».
Ma ciò che l’ha infastidita è stato sentir parlare di «squadrette» di giovani assunti con contratti di 8 ore alla settimana. «Per coprire le domeniche - afferma la Ferro -. Ma noi siamo contrari nel modo più assoluto, questi sono contratti deboli con lavoratori ricattabili». Insomma, lo stile svedese non garba al sindacato. «Il sogno Svezia è finito - sospira -. Dicono di assumere 100 lavoratori e poi scopri che sono altri 100 precari, quando già quelli che lavorano fanno fatica ad arrivare a fine mese».
Ma la realtà vista da Ikea è un’altra. «Sfatiamo questa storia delle «squadrette» - ribatte il direttore del punto vendita di Grugliasco, Kurt Vanhaeverbeke - che non esistono. Si è pensato a contratti di 8 ore, ma non si è deciso nulla». Per il resto, deve ammettere che i nuovi saranno a tempo determinato. «Innanzitutto - spiega - il 20% del monte ore di cui necessitiamo per la nuova sede verrà utilizzato per aumentare le ore dei contratti part-time oggi qui da noi, il resto saranno assunzioni a tempo determinato per tre, quattro mesi. Dobbiamo vedere come funziona il nuovo negozio facendo un resoconto a settembre e poi a dicembre. Non possiamo assumere a tempo indeterminato prima di sapere qual è la risposta della gente. Anche per noi esiste la crisi.
Però non facciamo corsi pensando poi di licenziare. L’intento è riuscire insieme a chi collabora, premiando chi merita e chi garantisce flessibilità». E di queste nuove assunzioni l’assessore di Grugliasco Anna Maria Cuntrò è soddisfatta. «Comunque è un segnale in controtendenza - spiega - sia per chi viene assunto, sia per chi vede aumentare il monte ore e lo stipendio. Dopo tanti posti persi, qui c’è un segno più».
«SONO TUTTI A TEMPO DETERMINATO»
IKEA LA BEFFA DEI 100 POSTI, "CONTRATTI DI 3 o 4 MESI"
“Il lavoro è come i loro mobili: va montato pezzo per pezzo”. Il sindacato: «Invece di stabilizzare i precari ne assumono altri. Finito il sogno Svezia». L’azienda si difende: «La crisi c’è anche per noi, premieremo chi sarà più flessibile»
P.M.
«Il posto all’Ikea? Te lo devi montare, un pezzo alla volta, come i mobili». Un ragazzo dei tanti che ha fatto domanda risponde così quando viene a sapere che i cento posti promessi per la nuova sede di Collegno sono in realtà a tempo determinato e part-time. E l’onda dei cinquemila e più che sperava, forse, in un posto fisso, si ritrova con la prospettiva di uno stipendio che viaggia tra i 500 e i 600 euro al mese e solo per alcuni mesi.
E se loro hanno un po’ di amaro in bocca, non stanno di certo meglio i 385 dipendenti oggi all’Ikea di Grugliasco, che hanno scritto una lettera di protesta. Perché il 90 per cento è a tempo indeterminato, ma di questo solo il 33% è a tempo pieno, il 67% è part-time con contratti per lo più di 20, 24 e 30 ore. «E con questa nuova apertura, che raddoppia l’estensione di vendita - spiega Elena Ferro, segretaria della Filcams-Cgil -, ci aspettavamo un segnale. Invece veniamo a sapere che sono tutti tempi determinati». Loro al tavolo delle trattative avevano chiesto la stabilizzazione dei precari presenti. «Non solo, anche un aumento delle ore per molti part-time, per fargli avere uno stipendio dignitoso - dice - e un riconoscimento della professionalità per dei ragazzi, laureati o diplomati, che fanno la differenza Ikea».
Ma ciò che l’ha infastidita è stato sentir parlare di «squadrette» di giovani assunti con contratti di 8 ore alla settimana. «Per coprire le domeniche - afferma la Ferro -. Ma noi siamo contrari nel modo più assoluto, questi sono contratti deboli con lavoratori ricattabili». Insomma, lo stile svedese non garba al sindacato. «Il sogno Svezia è finito - sospira -. Dicono di assumere 100 lavoratori e poi scopri che sono altri 100 precari, quando già quelli che lavorano fanno fatica ad arrivare a fine mese».
Ma la realtà vista da Ikea è un’altra. «Sfatiamo questa storia delle «squadrette» - ribatte il direttore del punto vendita di Grugliasco, Kurt Vanhaeverbeke - che non esistono. Si è pensato a contratti di 8 ore, ma non si è deciso nulla». Per il resto, deve ammettere che i nuovi saranno a tempo determinato. «Innanzitutto - spiega - il 20% del monte ore di cui necessitiamo per la nuova sede verrà utilizzato per aumentare le ore dei contratti part-time oggi qui da noi, il resto saranno assunzioni a tempo determinato per tre, quattro mesi. Dobbiamo vedere come funziona il nuovo negozio facendo un resoconto a settembre e poi a dicembre. Non possiamo assumere a tempo indeterminato prima di sapere qual è la risposta della gente. Anche per noi esiste la crisi.
Però non facciamo corsi pensando poi di licenziare. L’intento è riuscire insieme a chi collabora, premiando chi merita e chi garantisce flessibilità». E di queste nuove assunzioni l’assessore di Grugliasco Anna Maria Cuntrò è soddisfatta. «Comunque è un segnale in controtendenza - spiega - sia per chi viene assunto, sia per chi vede aumentare il monte ore e lo stipendio. Dopo tanti posti persi, qui c’è un segno più».
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200903articoli/9854girata.asp

NOI SPERIAMO DI NO!!!
Consigliamo alla NOSTRA "CARA" AMMINISTRAZIONE di partecipare ad "AFFARI TUOI"
Siamo sicuri che finiribbe così:
Cioè con la vittoria del PACCO PIU' GROSSO!!!