martedì, giugno 17, 2008

LA SANDRETTO SI SALVA: 285 FAMIGLIE TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

RAGGIUNTA INTESA ALLA SANDRETTO

Siglato nella notte l’accordo tra i brasiliani della Romi, le rsu della Sandretto e i sindacati. Evitato il fallimento.


TORINO

Rientro di tutti i lavoratori, mantenimento della paga oraria di fatto e quindi del superminimo collettivo (circa 210 euro al mese per dipendente) e mantenimento delle attività industriali della Sandretto Italia. Sono queste le basi su cui è stato siglato nella notte l’accordo tra i brasiliani della Romi, le rsu della Sandretto e i sindacati al termine di una trattativa durata nove ore e seguita in diretta da tutti i 285 lavoratori dell’azienda che fin dalle 14 di ieri pomeriggio hanno manifestato davanti alla sede dell’Unione industriale di Torino. I punti dell’accordo, man mano che venivano redatti, sono stati sottoposti così al giudizio dell’assemblea dei lavoratori e con il loro assenso la trattativa è proseguita fino alla conclusione.


Nella sostanza, spiegano i sindacati, la multinazionale brasiliana, ha accettato l’impianto del precedente accordo siglato il 4 giugno scorso, che prevede il mantenimento delle attività industriali della Sandretto in Italia e l’assorbimento di tutti i 285 lavoratori nella Romi. Per la parte economica, l’intesa prevede il mantenimento del superminimo collettivo che vale circa 210 euro al mese per dipendente, e la sospensione del premio aziendale fino alla fine della cigs, che avverrà nel 2011, con l’impegno sottoscritto dalla Romi a concordare con le rsu l’entità del nuovo premio.


“L’accordo, vista la situazione della Sandretto a rischio fallimento, ha certamente aspetti positivi sull’occupazione – commenta Lino Lambendola, segretario della Fiom di Collegno – Manteniamo, però le riserve già espresse nei giorni scorsi per quanto riguarda il rilancio industriale della Sandretto in Italia, dato che Romi produce lo stesso tipo di presse, tecnologicamente meno evolute, in Brasile. Per questo, a partire dai prossimi giorni in cui dovremo concordare la cigs con la Regione, incalzeremo Romi sul piano industriale e vigileremo sul rispetto degli accordi”.


http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200806articoli/7300girata.asp