domenica, giugno 27, 2010

TORINO: PDL-LEGA, LA FIACCOLATA DELL'IMMORALITA'

Per chi non avesse sentito parlare di Michele Giovine vi spieghiamo in breve chi è e per quale motivo vi parliamo di lui: è uno dei consiglieri regionali eletti la scorsa legislatura, ed ora rieletti. Ma è anche consigliere comunale di minoranza a Gurro (Provincia di Verbania), e in quanto tale pubblico ufficiale, avrebbe dovuto autenticare le firme dei candidati della sua lista "Pensionati per Cota". Così prescrive la legge se si vuole fare tutto in famiglia: oltre alla lista di parenti, anche la certificazione.
Resta inteso che è anche grazie ai voti di questa lista finita nel mirino dei giudici che Roberto Cota è stato eletto Presidente.

Infatti Cota ha vinto contro Bresso per circa 10.000 voti, di cui 27.797 portati proprio dalla lista "Pensionati per Cota"
.

Peccato però che ora il Signor Giovine sia al centro di una bufera giudiziaria con evidenti implicazioni politiche, dal momento che la Procura della Repubblica di Torino gli contesta, com’è ormai noto, di aver falsificato tanto le firme (se apposte da lui o da altri non ha importanza) quanto l’autentica.
Di fronte agli accertamenti del pm addirittura qualcuno ha affermato di non sapere neppure di essere stato candidato alle elezioni regionali.


La Repubblica di Torino.it il 5 giugno pubblica:
Elezioni, Giovine indagato per firme false
Tar, tensione in aula sui ricorsi del centrosinistra: il presidente colto da malore. Il 29 marzo il partito dei Pensionati del consigliere sotto accusa ha raccolto 27 mila voti

La Repubblica Torino.it il 15 giugno pubblica:
Caso Giovine, secondo indagato è il padre del leader dei pensionati
L'inchiesta sulla raccolta di firme false per le elezioni. Come il figlio, anche il genitore si è avvalso della facoltà di non rispondere Il legale: "Vogliamo conoscere gli atti" L'indagine in dirittura d'arrivo

La Repubblica di Torino.it il 19 giugno pubblica:
CHIUSA L'INCHIESTA SULLE PRESUNTE FIRME FALSE NELLA LISTA DEI PENSIONATI
Giovine verso il giudizio immediato
Per la procura 18 sottoscrizioni su 19 sono contraffatte In un caso analogo nei guai Rabellino
Diciotto firme false su diciannove: praticamente nessuno dei candidati della lista "Pensionati per Cota" aveva di persona sottoscritto la propria candidatura alle elezioni regionali. Hanno firmato, al posto loro, i due indagati: Michele Giovine, esponente principale della lista, rieletto in consiglio regionale con 27 mila preferenze, e suo padre Carlo.[...]

La Stampa” inoltre ricorda che “Nel 2005, precedenti elezioni regionali, Michele Giovine aveva subìto un’indagine penale dello stesso genere. Fu salvato come tanti altri da una leggina ad hoc che ridusse a contravvenzione il reato - punibile sino a 5 anni di carcere - della speciale norma elettorale. Prima che la Corte Costituzionale la rielevasse al rango di «delitto», Giovine incorse nella buona sorte di vedersi cancellare il reato per prescrizione dei termini.

Per un uomo politico non è il massimo vedersi assolvere così, ma di questi tempi capita che non si colga la differenza con un’assoluzione piena.” Insomma…..non è nemmeno la prima volta che il consigliere viene colto con le mani nella marmellata….

ORA è il TAR che deve decidere il 1° luglio
su questo e altri ricorsi, potrebbe chiedere l'acquisizione degli atti dell'inchiesta penale prima di pronunciarsi sull'eventuale annullamento delle elezioni. Forse tutto da rifare….


Il PDL e la LEGA NORD sono così insorti per difendere le poltrone conquistate…..e per domani Lunedì 28 giugno 2010 hanno organizzato una fiaccolata di protesta.

Gli organizzatori di questa scandalosa iniziativa: Ghigo, Cota, Ghiglia

Come già accadde sullo scandalo Polverini e Formigoni (LISTE CENTRODESTRA: il grande bordello), noi manteniamo coerentemente la nostra posizione: è giusto che la giustizia faccia il suo corso e che vengano effettuati tutti gli accertamenti necesari e poi, qualora venisse trovato un colpevole, è giusto che costui venga punito.
In qualsiasi competizione vincere truccando le carte è scorretto, e le elezioni regionali non sono di certo una partita a poker giocata in una piola.
E’come se un centometrista vincesse una gara facendo un nuovo record mondiale, venisse poi trovato positivo al doping e gli venissero convalidati lo stesso vittoria e primato mondiale.
Se questo è l’esempio che il centrodestra vuole darci noi ci dissociamo da tutto ciò e chiediamo ai loro elettori di fare i conti con la loro idea di morale.

Questo è quello che vogliamo insegnare ai giovani?
Che l’importante è vincere, fregandosene di tutte le regole perché tanto anche chi le viola rimarrà impunito?

Chi parteciperà all’iniziativa darà un cattivo esempio alle giovani generazioni, alle quali bisognerebbe insegnare valori come la correttezza ed il rispetto delle regole.