mercoledì, giugno 30, 2010

PIETRO TARICONE: O' GUERRIERO DAL CUORE D'ORO

Muore alle 2.30 del 29 giugno 2010 Pietro Taricone, proprio nel giorno del suo onomastico.
Era il 2000 quando venne alla ribalta con il GF1, unica edizione da me vista (17 anni)...
Per noi ragazzini di quegli anni era diventato un mito, il suo modo di fare da macho non volgare e non violento aveva conquistato tutti, soprattutto con le sue uscite goliardiche del tipo:"Fate, fate 'e pulizie, ubbidite. Io so' 'o guerriero. La comunità tiene bisogno do' guerriero e 'o guerriero difende la comunità dal nemico, non può sta' a fa' da mangià, a lavvà i piatti, a strofinà in giro, 'o... guerriero ha da combatte il nemico. Il momento è giunto e io combatterò, perché si no' combatti, che si omm' a ffa'?" oppure quella famosissima "Io so’ omme, tu sì femmena". Quanto ci giocava sul suo personaggio, era davvero intelligente, in pochi lo capirono all'epoca, in molti lo disprezzarono, ma nella realtà lui era ed è l'unico che ci siamo sempre ricordati, gli altri sono stati delle meteore, lui no, anzi da oggi la sua stella brillerà per sempre...

Noi il grande Pietro lo ricordiamo così:
rude, simpatico, allegro, estroverso, capo, indipendente, libero, pazzo, intelligente, macho, sciupafemmine, riflessivo, semplice, filosofo a modo suo, rivoluzionario, furbo, anticonformista, uomo, maschio, ma bonaccione e di cuore, così ce lo ricordiamo "O' Guerriero"...
Uno dei pochissimi del GF con il sale in zucca, si rifiutò di partecipare al Maurizio Costanzo Show come volevano gli standard e andò quindi da subito contro lo Starsystem ed il "Business TV", non voleva essere uno dei tanti, non voleva passare assolutamente come un omologato o una pedina in mano ad altri, ma voleva essere l'originalità...
Poi decise di affrontare tutti e si presentò su canale 5 al famoso "uno contro tutti" che passò alla storia per l'elevatissimo numero di ascolti... ma dopo qualche apparizione in TV nn si presentò più.
Rifiutò la vita mondana, l'ambiente della televisione non gli piaceva. Preferì la professionalità ai soldi facili delle apparizioni sul piccolo schermo ed infatti si mise a studiare da subito per diventare quello che voleva e cioè un vero attore e ce la fece. Le proposte di lavoro arrivarono, ebbe ruoli di primo piano in fiction di successo ed in film diretti da registi di nota fama, in più arrivò anche una rubrica su La 7...

La sua scomparsa inaspettata a soli 35 anni ci ha rattristato tantissimo.
Caro Pietro per noi a modo tuo sei stato sei stato un grande, grazie per averci fatto divertire e ridere tantissimo, noi ragazzini in quel fantastico anno 2000...

Il nostro cordoglio va alla piccola Sophie di soli 6 anni, alla moglie Kasia Smutniak e a tutta la sua famiglia.

Abbiamo trovato la sua prima intervista rilasciata a Curzio Maltese a fine GF, leggetela fa capire molto la persona che era Pietro Taricone, non una persona banale, ma un ragazzo dalle mille qualità, ben al di sopra della media.

La Prima Intervista (Il Pietro Profondo ed Intelligente):
Pietro tende a farsi domande e risposte, già pronto per Marzullo:

"Cumpa', posso chiedere io 'na cosa?".

Prego.

"Che succede se io mi rifiuto di andare al Costanzo Show e a Buona Domenica?".

Che lei diventa un mito vero.

"Grazie, ma non è per quello. E' che io vorrei riprendermi la mia vita, poter scegliere. Qui invece ti vogliono trasformare in marionetta, vai qua, vai là, ridi, balla, canta. Io non voglio fare l'ospite di professione, capisci?".

Capisco, ma allora perché è andato al Grande Fratello?

"Ma che so, avevo fatto tanti concorsi per entrare ovunque, in polizia, in comune, pure un provino per Nino D'Angelo. Ma l'unico posto dove m'hanno preso è stato il Grande Fratello".

Come viveva prima di questa incredibile celebrità?

"M'arrangiavo. Studio legge, facevo l'amministratore di un condominio, l'istruttore in una palestra. Il mio problema era racimolare 50mila lire al giorno".

Beh, adesso il problema è risolto. Le offrono spot miliardari, copertine, film, telenovelas...

"Uno spot lo farei, perché ti sistemi. Un film o una telenovela non so, dovrei imparare a recitare...".

E perché mai, non guarda la televisione?

"La guardo poco. Mi piace il cinema, americano e con grandi attori: Al Pacino, Bruce Willis, De Niro... Insomma, io il Taricone che fa il macho in Vacanze di Natale non lo faccio per nessuna cifra. Ma per recitare ci vogliono anni di studio. E poi, che prezzo avrà tutto questo?".

Già, che prezzo avrà secondo lei?

"Devo capirlo. Non ero nessuno e cento giorni dopo sono una celebrità, senza aver fatto nient'altro che girare in mutande per una casa e sparare fesserie. E adesso? Non vorrei finire sballato. Mi sento come una barchetta che è stata trainata al largo dal Titanic, da questa corazzata che è la televisione: e ora come ci torno a riva?".

Perché vorrebbe tornare a essere quello di prima, lo sconosciuto Taricone, con cinquantamila lire di traguardo al giorno?

"Ma io mica stavo male, ero contento. Qualche soldo in più serve. La moto, ecco, mi sono comprato la moto. E poi? Le fans? Mah. Il successo? Ma la vita non è un gioco che devi vincere a tutti i costi. Io voglio rispetto. Posso pure perdere, mi basta mantenere la mia dignità. Come i samurai".

Ma i samurai mica andavano in tv. Scusi la banalità, ma com'è far l'amore sapendo che dietro la camera ci sono milioni di guardoni?

"E' stata l'esperienza più annichilente della vita. Per fortuna, dopo un po' ti dimentichi. Insomma io e Cristina ci piacevamo, l'abbiamo fatto. Il pudore non è quello. Il pudore è non fare la puttana dei sentimenti, ridere o piangere a comando, magari per catturare la simpatia del pubblico".

Non vi sentivate in un acquario?

"Era una via di mezzo fra una caserma e un Luna Park. Ma l'esperienza umana è stata positiva e al principio divertente come un gioco".

E poi invece?

"Capisci che non è un gioco, è una cosa che ti può sconvolgere la vita. Ti rendi conto davvero di che razza di potere mostruoso ha la televisione. Partendo dal nulla e con nulla, fabbrica quello che vuole. La gente dovrebbe rifletterci di più. Altro che par condicio, chi ha in mano la tv in una società come questa può tutto. C'è da farsela sotto".

A proposito, come la pensa in politica? Hanno detto che è di destra.

"Ero di destra da ragazzo, come lo si è allora, da idealisti, per aver letto Hegel e Nietzsche alla dannunziana. Nel '95 ho fatto campagna elettorale per Dini a Caserta. Interessante, ho imparato un sacco di cose. Anzitutto che noi meridionali, credendo d'essere i più furbi del mondo, siamo i più fessi d'Europa, quelli che usano meno i fondi comunitari".

Ora magari le offriranno una candidatura alle prossime elezioni.

"Perché sono andato cento giorni in diretta? Vabbè che i politici ormai dipendono dalla televisione. Ma no, non sarebbe una cosa seria. Io voglio mantenere i miei valori, fra questi l'idea che nella vita per fare un mestiere devi studiare, faticare, costruire, migliorarsi...".

Taricone, ma lei è 'o guerriero o un allievo di Norberto Bobbio?

"Sono uno che cerca di mantenere il senso della realtà. Il guerriero lo facevo così, per pudore dei sentimenti".

Bel concetto, ma lo spiega meglio?

"La televisione ti rende ipocrita, capisci subito che se fai il modesto, il timido, la gente a casa ti vota e tu ci guadagni. Del resto, basta guardare a 'sta schifezza di melassa spalmata su tutti i palinsenti. Alla fine siamo in Italia, c'è il Vaticano, il buonismo e compagnia bella. Tutti fanno i buoni, i commossi, pure se dentro c'hanno un egocentrismo allucinante e ucciderebbero la madre pur di farsi notare. Così io ho svoltato verso l'auto parodia del macho, che non deve versare la finta lacrima. E non parlo certo di Cristina, lei è davvero così, ingenua, bella. Comunque orma l'avventura è finita. Oppure comincia adesso il vero Grande Fratello, che dice?".

L'ultima intervista (il Pietro Burlone):


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