“Il trionfalismo dell’assessore Manica è inversamente proporzionale ai risultati che ottiene: più il turismo va male, più deve far risuonare in alto le trombe!”. Così Angelo Burzi, capogruppo di Forza Italia in Regione, commenta i flussi turistici 2007, resi noti in modo parziale e incompleto.
“L’assessorato ha cercato in ogni modo di mascherare una realtà fallimentare – dice Burzi - giocando su dati parziali e sulla differenza dei trend fra presenze e arrivi. Per esempio, lo scorso anno rendendo noti i dati del 2006, Manica aveva diffuso solo la crescita delle presenza, perché gli arrivi risultavano modesti. Oggi invece punta sugli arrivi, vantando una crescita dell’1,2 %, e dimenticando di precisare che le presenze, cioè le notti pagate che sono poi quelle che interessano gli operatori, sono scese del 7 %”.
Forza Italia chiederà al presidente della Commissione Turismo di convocare un’audizione per poter commentare, con gli operatori del settore, il quadro che emerge da questi dati. Secondo Burzi la giustificazione che non si può fare il raffronto con il 2006 perché è l’anno delle Olimpiadi “non tiene proprio, perché in realtà nel 2006 la crescita di flussi fu modestissima, e perché in definitiva, con questi dati si torna ai livelli del 2005. Ciò significa che un evento come le Olimpiadi è passato invano e non ha lasciato in pratica una traccia duratura nello sviluppo turistico piemontese”.
Burzi, riservandosi di esaminare i dati completi e i dettagli non forniti in conferenza stampa, sottolinea come “sia già evidente che gli arrivi e le presenze di turisti stranieri sono quelle più in sofferenza, e riguardo a questo segmento siamo scesi ben sotto i livelli del 2005. E’ la conferma che gli undici road-show condotti in giro per il mondo dall’assessore, spendendo una media di circa 100mila euro a trasferta, non sono serviti a nulla. I dati peggiori riguardano Torino e l’area metropolitana, dove gli arrivi sono scesi del 18,3 % rispetto al 2005 e dell’11,2 % rispetto al 2006. L’unico elemento di soddisfazione è il costante andamento positivo dell’area collinare, dove peraltro l’azione promozionale della Giunta è stata modesta. Anzi, con la finanziaria si è tentato di far saltare la collaborazione pubblico-privato nelle Atl. Solo una ferma presa di posizione del centrodestra ha evitato, per ora, che si scardinassero le Atl esistenti”.
Infine Burzi sottolinea che la crescita del turismo piemontese dal 2000 a oggi “è un dato di fatto ma ricade in massima parte nella competenza della precedente amministrazione regionale, e non certo della Giunta Bresso, che ha cominciato a operare solo da metà 2005”.