martedì, agosto 03, 2010

MAFIA: INFILTRAZIONI ALLE ELEZIONI REGIONALI

On. Fabio Granata - Futuro e Libertà per l'Italia

(AGI) - Roma, 3 ago - E' stato "violato il codice etico Antimafia" perche' "alcuni partiti e alcuni candidati alla Presidenza delle Regioni non hanno vigilato come era richiesto e doveroso". Lo sostiene il vicePresidente della commissione Antimafia Fabio Granata che annuncia: "alla ripresa riferiremo alle Camere" "Nonostante la condivisione teorica al codice etico promosso dalla commissione Antimafia, sia tra le candidature che tra gli eletti - spiega il finiano - ci sono infiltrazioni e zone d'ombra. Nonostante la carente collaborazione delle Prefetture stiamo ricomponendo il quadro e riferiremo alle Camere. La politica rompa ogni ambiguita' nella lotta alla mafia".

GRASSO: NON MI SORPRENDE

Il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso non e' "sorpreso" dalla denuncia del vicepresidente della Commissione Antimafia Fabio Granata sulla violazione (da parte di alcuni partiti e candidati alla presidenza delle regioni) del codice etico". Grasso, sentito dall'Agi, comunque sottolinea che questi "sono problemi politici e che quindi giustamente se ne occupa la politica". "Gia' nel 1991 - ricorda l'alto magistrato - un fatto del genere era stato accertato dall'allora Commissione Antimafia presieduta da Gerardo Chiaromonte. Io - afferma Grasso - all'epoca ero consulente della commissione e il fenomeno delle infiltrazioni mafiose si registro' in varie zone, soprattutto del sud".

RISCHIO ATTENTATI MAFIOSI

Il procuratore Grasso, poi ritorna sul rischio che la mafia, come successe negli anni '92-'93 con gli attentati di Firenze, Capaci e via d'Amelio, possa approfittare delle tensioni politiche per dar vita a una nuova stagione terroristica-mafiosa. "La mia - precisa il procuratore nazionale antimafia - e' stata soltanto una valutazione rispetto al passato. Allo stato, pero', non ci sono elementi in tal senso. Anzi, secondo le dichiarazioni di alcuni collaboratori, il super latitante Matteo Messina Denaro sarebbe contrario alla ripresa di questa strategia. E' chiaro, pero', che a queste dichiarazioni servono riscontri. Quindi, lo ripeto, la mia e' un'analisi che si basa sulla storia del passato e speriamo che nel futuro non accada".
Infine sul ruolo che Messina Denaro avrebbe sulla mafia, Piero Grasso conclude: "ha una grande autorevolezza, sicuramente viene consultato, ma da qui ad affermare che sia diventato il capo dei capi....". .