mercoledì, luglio 22, 2009

SANITA’, BURZI (FI-PDL): “SUI GRUPPI DI CURE PRIMARIE SI RISCHIA UN GRANDE SPRECO DI DENARO”

“Apprendiamo che la Regione darà avvio, tra qualche ora, ad una sperimentazione dell’utilizzo dei medici di base (medici di famiglia e pediatri) – spiega il capogruppo di Fi-Pdl Angelo Burzi - il cui costo ammonterebbe a quasi 10milioni di euro Si tratta di un’iniziativa del tutto avulsa dalla riorganizzazione di sistema e, soprattutto, fin dalle premesse non sarà estendibile all’universo dei medici e delle famiglie piemontesi”.
“Sfuggono in particolare – continua Burzi - i criteri della sperimentazione, le sue modalità e, soprattutto, la selezione dei trecento medici che vi saranno coinvolti”. Nell’interrogazione urgente presentata alla Giunta dal gruppo Fi-Pdl chiede se non si ravvisi il rischio che i 300 medici coinvolti nella sperimentazione rappresentino un gruppo di privilegiati poiché, a fronte di prestazioni obbligatorie per ciascun medico di base, è già del tutto assicurate nell’ordinario svolgimento della loro attività, verrà loro riconosciuto un considerevole incremento del corrispettivo economico. Inoltre si domanda se corrisponde al vero che, a partire dagli indici di valorizzazione, attraverso cui viene quantificata la prestazione del medico, in tale sperimentazione, si giungerà ad un costo totale annuale pari a 9.800.000,00 euro interamente a carico del bilancio regionale.
“Questa Giunta – conclude Burzi – continua a intervenire nel comparto sanitario in maniera rapsodica perseverando nell’aumento a dismisura dei costi, senza peraltro assicurare la qualità e l’efficacia del servizio reso ai cittadini piemontesi. Anche in questo caso, in un modo irresponsabile, Bresso e la sua assessora non tengono minimamente conto dell’esigenza di razionalizzare la funzione dei medici di base incrementandone la presenza e valorizzandone la professionalità presente sul territorio. Ancora una volta si preferisce la scorciatoria della demagogia, della retorica e soprattutto dello sforamento dei conti che, come è noto, grava su tutti i cittadini piemontesi”.