mercoledì, dicembre 28, 2011

Iran; America pronta a colpire. Pronti marines e aviazione

Il 21 dicembre il mediterraneo.it ha pubblicato la seguente notizia, vista la tensione tra i due Paesi in queste ultime ore abbiamo pensato di divulgarla rapidamente in modo che ne foste a conoscienza...

Iran; America pronta a colpire. Pronti marines e aviazione

ROMA- Tutto pronto. I marines, le flotte e l’aviazione statunitensi sono pronti a sferrare un attacco in Iran. Martin Dempsey, pluridecorato generale dell’esercito e Capo dello Stato Maggiore Congiunto, in un’intervista alla CNN ha affermato che l’esercito americano è pronto ad effettuare un attacco nel territorio iraniano, sempre se ci sarà il via libera di Barack Obama.

Stiamo esaminando una serie di opzioni… sono soddisfatto delle mobilitazioni che stiamo facendo. Se sarà necessario un attacco noi saremo pronti, sempre se il Presidente lo riterrà opportuno ”, ha spiegato il generale. I commenti, sono arrivati a pochi giorni dall’esternazione del segretario alla Difesa, Leon Panetta, in cui ha affermato che “nessuna opzione era fuori discussione”, allineandosi in tal modo alle dichiarazioni inglesi di un mese fa.

Anche se per Dempsey la guerra sarebbe “una tragedia”, ha spiegato alla giornalista che “il non far nulla” lo sarebbe ancor di più. “Ogni tipo di sottovalutazione della minaccia nucleare iraniana, potrebbe avere effetti devastanti su tutta la regione e sul mondo intero”.

Alla domanda della giornalista sull’uso di droni di ricognizione statunitensi che stanno raccogliendo informazioni sulla vecchia Persia, il generale ha sottolineato che sarebbe “imprudente” per gli Usa non tentare di capire cosa stesse facendo il paese di Mahmoud Ahmadinejad. Tuttavia si è limitato a confermare l’uso di aerei senza piloti senza aggiungere altre informazioni. “Se si sta chiedendo se stiamo raccogliendo informazioni sull’Iran”, ha continuato il Capo dello Stato Maggiore Congiunto in tono quasi irrisorio, “è naturalmente”, aggiungendo che “sarebbe imprudente non capire ciò che accade in una nazione nemica”.

Dal maggio scorso, Teheran ha catturato 45 “spie” della CIA. Trenta di essi sono stati catturati lo scorso maggio perché conducevano azioni di sabotaggio, mentre le altre 15 sono stati incriminati all'inizio di questo mese ed hanno confessato il loro reato di “spionaggio”. Alcuni spezzoni delle loro confessioni sono stati trasmessi dalla tv di stato iraniana.

Dempsey ha inoltre parlato del rapporto Usa-Israele. “Stiamo cercando di instaurare un certo feeling con gli israeliani, comprendiamo le loro preoccupazioni e stiamo collaborando con loro per far fronte alle loro difficoltà”, ha sottolineato il generale che durante l’intervista ha voluto precisare il fatto che non vi è alcuna garanzia che Israele dia l'avvertimento agli Stati Uniti qualora decidesse di attaccare l'Iran. In ogni caso è improbabile che gli Usa non sappiano con anticipo di un attacco israeliano, in quanto “l’America condivide dei reparti di intelligence con Israele”, come ha aggiunto poco dopo.
Il segretario della Difesa americano aveva detto nel corso della scorsa settimana che Teheran  sarebbe riuscita a costruire la bomapanetta-attacco-iran nucleare entro un anno. “Gli Stati Uniti non vogliono che l'Iran sviluppi l'arma nucleare. Per noi questo è il livello di guardia ed è il livello di guardia ovviamente per gli israeliani. Se dobbiamo farlo lo faremo. Se scopriremo che Teheran sta sviluppando armi nucleari prenderemo le giuste precauzioni. Nessuna opzione è esclusa”.
In ogni caso l’Iran rispedisce al mittente l’accusa, affermando che il nucleare servirà solo a generare energia elettrica. L'ambasciatore iraniano presso l'agenzia internazionale per l'energia atomica delle Nazioni Unite, che ha sede a Vienna, ha detto che l'Iran ha rinnovato l'invito alla visita da parte di un team di esperti Aiea, già formulato ad ottobre.