lunedì, giugno 30, 2008

Collegno: La sala ricevimento dell'ufficio anagrafe non rispetta parte dell'art.33 della 626/94

DECRETO LEGISLATIVO DEL 19 SETTEMBRE 1994 N. 626

con modifiche ed integrazioni del Decreto Legislativo 19 marzo 1996 n. 242


TITOLO II LUOGHI DI LAVORO


Art. 33 Adeguamenti di norme

3. L'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1955, n. 547 è sostituito dal seguente:
Art. 8 (Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi)
9. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il movimento e il transito delle persone e dei mezzi di trasporto.

Guardate un po' come è ridotto il pavimento della sala ricevimento UFFICIO ANAGRAFE:



L'Anagrafe è l'ufficio principale di un Comune, quello di presentazione, quello più utilizzato dai cittadini.
Ne usufruiscono giovani, persone di mezza età ed anziani quotidianamente...
Ma se una vecchina (o un qualsiasi cittadino) cadesse e si rompesse un femore o peggio ancora sbattesse la testa accusando lesioni ancor più gravi per questa continua negligenza di questa amministrazione a chi dovremmo dare la colpa???


Signori NON CURANO la Struttura Comunale e volete che Governino BENE la Città?

Ci tireremo fuori prima o poi anche a Collegno (come è capitato a Roma) da questo solito altalenarsi di "NOMI TIRO MANCINO" per fare finalmente il SALTO DI QUALITA'???

CHIEDIAMO DI RIPARARE IL PAVIMENTO

domenica, giugno 29, 2008

giovedì, giugno 26, 2008

Via Gioberti: Non funziona l'illuminazione

Via Gioberti (Mappa)


Di giorno:

Di notte:


NON FUNZIONA L'ILLUMINAZIONE

CHIEDIAMO LA RIPARAZIONE


COLONIA SONORA: Non pagate il parcheggio sono POSTEGGIATORI ABUSIVI!!!!

SI E' TELEFONATO ALL'UFFICIO CULTURA E CI E' STATO ASSICURATO CHE NON ESISTE NESSUNA CONVENZIONE PER IL PARCHEGGIO DI C.SO PASTRENGO, QUINDI CHI CHIEDE SOLDI E' ABUSIVO.

QUINDI NON PAGATE IL PARCHEGGIO

UNA TESTIMONIANZA:


Ciao Andrea,
volevo comunicarti che in corso Pastrengo durante COLONIA SONORA per parcheggiare bisogna PAGARE...........!
ora 2 sono le cose, o io non capisco più un Ca.....o o qlc ci sta prendendo per il C.....o.
Iniziamo dalla preistoria.............
un giorno di qualche anno fa i miei colleghi hanno chiesto al Comune di far asfaltare il parcheggio adiacente l'azienda in Corso Pastrengo, risposta del Comune 2 di Picche con motivazioni varie tipo "il terreno non è nostro" "non è nelle spese di quest'anno" e così via.
Ma il problema vero se si può definire un problema o qlc di più grave e che Rubano anche le macchine........!!!!! ti rendi conto!!!!!
Uno stupido come me crede che il Comune ha ragione è vive in piena armonia con se stesso fino a quando in un giorno di Giugno durante il Colonia Sonora del 2007 verso le 19.00 appena uscito dall'ufficio mi si avvicina un tipo (sempre nel parcheggio che per giunta è stato blindato con un'unica uscita sulla strada non sulle strisce pedonali mettendo a rischio la vita delle persone che parcheggiano) che mi chiede 2 euro per lasciare la macchina parcheggiata.
TI RENDI CONTO........... quel terreno non è di nessuno, un tipo arriva e mi chiede dei soldi per parcheggiare............. ma allora mi metto pure io tanto non è di nessuno............. lui si giustifica che è del comune.......Ma......!!!!!!!!
P.S. denuncio il fatto che alcune persone parcheggiando in Corso Pastrengo si sono fatte male in modo molto serio.
Ora torniamo al presente......... niente parcheggio asfaltato, buche che sembrano delle voragini e il tipo che la sera ti continua a chiedere i 2€ per parcheggiare durante il COLONIA SONORA!!!!!
Dimmi tu "STO DIVENTANDO IMBECILLE o qlc mi sta prendendo per il C....o.
Bisogna fare casino!!!!!!!!

Si è RICHIESTO di fare i dovuti i CONTROLLI e di PUNIRE questi malfattori.
D'ora in poi se vi chiedono soldi NON PAGATE e chiamate i CARABINIERI (112) o i VIGILI URBANI (011- 4015690)!!!

mercoledì, giugno 25, 2008

Piazza Che Guevara - Piscina Bendini: UNA PISTA CICLABILE CHE NON HA SENSO, LA SI RIFA'

Questa è la pista ciclabile ad oggi


Oggi non serve a nessuno. Vi chiederete il perchè...

Per prima cosa perchè questa pista ciclabile si interrompe al fondo della Via senza portarti a nessuna destinazione...

Seconda cosa perchè (segnalato da molti cittadini) più che una pista ciclabile è un posteggio che da servizio alla Piscina Comunale Bendini, infatti nelle ore dei corsi di nuoto risulta essere sempre occupata da autovetture...(poi pensateci bene, se voi aveste un'attività e molti venissero a comprare da voi parcheggiando in divieto e voi foste anche gli addetti a fare le contravvenzioni - Controllato e controlllore - le fareste mai??? Ledereste i vostri interessi???).

Colpa delle persone incivili o dell'amministrazione che ha collocato una pista ciclabile dove prima c'era parcheggio in una zona carente di posti auto?

Quelo direbbe:"La seconda che hai detto!!!"

Infatti l'amministrazione accortasi dell'errore provvederà ad eliminare questa pista riadibendola a zona parcheggio, per farla passare dalla parte opposta di piazza Che Guevara (Altri soldi pubblici che se ne vanno - Ciao Ciao).

Ecco a voi la modifica che porterà benefici al quartiere:

Ecco le foto per capire meglio:

Arriverà dalla polisportiva Pro Collegno, svolterà a destra come si vede dalla foto qui in basso

Dopo di che svolterà subito a sinistra

per continuare lungo Via Di Vittorio

La domande sono
Perchè non studiarla prima come soluzione???
Perchè dobbiamo sempre sprecare il denaro pubblico facendo e rifacendo opere a causa della superficialità???


Neanche Penelope cuciva e scuciva così bene... Penelope aspettava Sig. Ulisse, noi chi? Il Sig. Finanziamenti?


martedì, giugno 24, 2008

Una pista ciclabile che reca più danni che benefici (Costo: 500.000€)

All'amministrazione Collegnese forse piace molto il Cimabue, che fa una cosa e ne sbaglia due.

Noi siamo i primi ad essere a favore delle piste ciclabili, ma a quelle costruite con logica e buon senso.


Questo dell'amministrazione è un progetto molto valido, ma come al solito è stato fatto male.

Valido
perchè la pista ciclabile è molto sicura infatti per buona parte non scorre sulle strade cittadine, dove passano le autovetture, ma in mezzo al verde della natura.


Valido
perchè da la possibilità (quasi concreta perchè l'opera nn è ancora terminata ed il cantiere è lì da anni) a chi vuole utilizzare la biciclitta di poterla usare e di adottare magari il Bike Sharing, anche se le nostre piste ciclabili non sono proprio del tutto utili ai cittadini (nel prossimo post capirete il perchè...) .

Ecco a voi la piantina:



ORA ARRIVANO I PROBLEMI

La pista arriverà dal Centro Storico di Collegno (Nuova passeralla e primi lavori) Via Molino

Farà il giro attorno al campo

e arriverà al fondo di Via Lorenzini - Passerella incompiuta (da anni così e vabbè)...

per poi proseguire nella via

Guardate quante macchine sono posteggiate dove dovrà scorrere la pista ciclabile... Dalla Passerella arriverà in questo punto percorrendo il margine della carreggiata...

Svolterà a sinistra

Attraverserà Via Lorenzini e si mmetterà in questo vialetto in mezzo agli stabili

Arriverà in Via La Pira, la attraverserà e svolterà nuovamente a sinistra...

Percorrerà il margine della Carreggiata togliendo altri posti auto...

per poi arrivare in questo punto e costeggiare la Dora in tutta sicurezza...


Noi abbiamo constatato ad occhio nudo che verranno a mancare 30 posti auto a causa della nuova pista ciclabile sommando i posti auto di Via Lorenzini e Via La Pira.

Un cittadino ci ha segnalato questo:
"in questa zona e' praticamente un terno al lotto trovare parcheggio dopo le 18:00 di sera (le macchine infatti si parcheggiano in doppia se non in tripla fila)".

Poi ha aggiunto: "Chi non ha un lussuosissimo box (e lussuosissimo non e' scritto a caso in quanto la scarsa possibilita' di trovare parcheggio sul livello stradale a fatto si che si speculi sul valore di un box singolo dai 35.000 ai 40.000 euro mentre si aggira sui 100 euro l'affitto mensile, roba da pieno centro di torino ) come farà a parcheggiare?"

Il Comune dice che riuscirà a recuperare 26/27 posti auto in Via La Pira, quindi a parere nostro andranno persi altri preziosi posteggi (Saldo negativo 3/4 in meno) che dovrebbero servire entrambe le Vie: Lorenzini e La Pira.

NOI L'AVREMMO COSTRUITA COSI'




domenica, giugno 22, 2008

Collegno: Assistenzialismo VERGOGNOSO!!!

CITY di Venerdì 20 giugno 2008.


Che vergogna sprecare il denaro pubblico in questa maniera.

E' vergognoso sia per chi ha autorizzato questa sovvenzione e sia per chi l'ha richiesta.
Bisogna aumentare i controlli e cercare di dare il denaro pubblico solamente a chi ne ha veramente bisogno.


sabato, giugno 21, 2008

Luci Viale Piemonte - Prima e Dopo

Un risultato positivo dopo l'altro...
Totò in un celebre film diceva:"E' la SOMMA che fa il TOTALE..."

Noi continuiamo ad andare avanti così.

PRIMA


DOPO


SEGNALAZIONE
L'erba in Viale Piemonte sarebbe da tagliare, in alcune zone è arrivata ad altezza uomo. Guardate un po'...


TAGLIAMOLA

venerdì, giugno 20, 2008

Via Kossuth: pericolo - manca il marciapiede

Molti automobilisti una volta percorso il sottopasso ferroviario che li porta in Via S.Massimo incrocio C.so Francia (ogni giorno negli orari di punta), per evitare la coda dovuta al semaforo preferiscono usare una strada alternativa svoltando a sinistra in Via Generale Cantore che prosegue in via Kossuth rendendo ambedue le strade molto trafficate.

Via Kossuth è una strada stretta e per un tratto sprovvista di marciapiede si evidenzia inoltre il passaggio di molti bambini che abitano nella via ed in quelle limitrofe.

Persiste quindi ad oggi una situazione di reale pericolo per l’incolumità dei pedoni.



SI RICHIEDE DI INTERVENIRE PER RENDERE LA STRADA SICURA PER I PEDONI


giovedì, giugno 19, 2008

COLLEGNO: ARRESTATA UNA RAGAZZA ROM DEL CAMPO NOMADI DI VIA BERLIA

Fermate da un condomino dopo un furto nel palazzo: condannate due zingare slave

Casale - 16/06/2008


Sette mesi di reclusione per Ana Stoika, 20 anni, zingara senza fissa dimora domiciliata al campo nomadi di Torino, e quattro mesi alla coetanea Gesica Jancovic, con dimora al campo nomadi di Collegno. Sono le pene inflitte ieri, lunedì, dal giudice Eugenio Annovazzi. La prima fu rinviata a giudizio con l'accusa di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, la seconda con l'imputazione di false generalità per aver detto agli agenti del Commissariato di Polizia che l'avevano tratta in arresto, di avere meno di 14 anni. L'episodio contestato alle due slave riguardava un furto consumato e uno tentato verificatosi nell'ottobre del 2006 in abitazioni di via Adam, ad Oltreponte. A bloccare le giovani zingare fu un residente: Fabrizio Cebrario. Poco dopo la mezza del 5 ottobre 2006 stava rientrando a casa quando incontrò sulle scale del palazzo due giovani. Giunto al secondo piano si accorse che la porta d'ingresso dell'abitazione di Prospera Giuffrida era stata forzata. Cebrario si insospettì e di corsa scese le scale bloccando le due ragazze in strada, all'ingresso del condominio, dove chiese aiuto ad un sottufficiale della Guardia di Finanza che in quel momento stava passando a piedi. Nel frattempo arrivò sul posto una volante della Polizia che prese in consegna le donne. Addosso avevano due grossi cacciavite e diverse schede telefoniche utilizzate per aprire le porte. Inoltre, sulle scale del palazzo, fu recuperato un paio di orecchini d'oro trafugati dall'abitazione della Giuffrida. E al terzo piano i poliziotti scoprirono che la porta dell'alloggio di Emilia Bedon era stata scassinata. Accompagnate in Commissariato le nomadi furono identificate. Entrambe avevano precedenti. La Jancovic, alla quale il giudice ha concesso la sospensione condizionale, sostenne di essere minorenne ma fu smentita dagli esami radiografici ai quali fu sottoposta in ospedale. Rinchiuse in camera di sicurezza dove trascorsero la notte, sui muri delle rispettive celle scrissero frasi oltraggiose contro la Polizia, in parte incidendo la parete in parte utilizzando gli avanzi del cibo della sera precedente.


http://www.ilmonferrato.it/articolo_cronaca.php?ARTICLE=6d8e79fd5f78700117a99cbf9d79f565


E la nostra amministrazione di sinistra ha ancora il coraggio di stanziare soldi delle tasse pagata dagli onesti cittadini collegnesi per queste persone.

Ricordiamo:

RISTRUTTURAZIONE CAMPO NOMADI
210.000 €
verranno spesi per la ristrutturazione del campo nomadi.

Così suddivisi:
120.000 € verranno dati dal nostro Comune di Collegno.
90.000 € verranno dati dalla nostra Regione Piemonte.


BOLLETTA SPRECO ACQUA
Tramite un colloquio telefonico con il segretario generale del COMUNE DI COLLEGNO siamo venuti a sapere che per i 257.000 € di bolletta da pagare alla SMAT per lo spreco dell’acqua il comune ha richiesto di rivedere l’importo perché secondo loro troppo elevato e che lo stesso ha chiesto una dilazione per il pagamento.
Comunque il comune anticiperà la somma. Naturalmente allo stesso tempo il Comune ha chiesto il rimborso della suddetta somma 257.000 € ai concessionari delle piazzole (ROM), se i concessionari non pagheranno si andrà tramite via legale.


TOTALE EURO = 210.000 + 257.000 = 467.000 €

TOTALE LIRE = 904.238.090 £ (alla Bonolis:"Del vecchio conio")


martedì, giugno 17, 2008

A spasso per BORGATA PARADISO

Riportiamo alcune problematiche segnalateci durante la nostra passeggiata nel quartiere Borgata Paradiso.

RIFIUTI
La prima grossa segnalazione ci è arrivata dal Condominio di C.so Francia 46, 48, 50 (120 famiglie) e riguarda l'ennesimo caso di inefficienza del sistema di raccolta rifiuti PORTA a PORTA, da noi sempre CONTESTATO. Infatti guardate cosa succede in questo condomino:

Questa è la fila lunghissima di cassonetti maleodoranti all'interno del giardinetto condominiale che prende il posto dei bambini che prima vi giocavano.

Oltre il danno la beffa, i contenitori sono tanti, ma non riescono a soddisfare l'esigenza delle 120 famiglie e negozi facenti parte del condomino in quanto ognuno di questi si riempie entro la fine della giornata senza che vengano svuotati quotidianamente.
Così i molti rifiuti che si accumulano ai piedi dei bidoni non vengono raccolti dalle cooperative che hanno il compito (al modico prezzo di mille euro/anno) di spostare i bidoni dalla proprietà privata alla strada ed ecco il risultato:


Vi riproponiamo questa domanda: il PORTA a PORTA è un BUSINESS o una soluzione al problema rifiuti?

Ricordiamo:

  1. Acquisto nuovi tipi di bidoni (sostituzione di quelli vecchi grandi con una miriade di quelli piccoli).
  2. Acquisto nuovi mezzi predisposti per il sollevamento del nuovo tipo di bidone.
  3. Aumentano tempi (+ bidoni da sollevare) e consumi (+ consumo carburante) della raccolta (maggiori costi addebitati sulla tariffa).
  4. Soldi versati nelle casse di cooperative che gestiscono il servizio dello spostamento dei bidoni (oltre alla tariffa una nuova spesa).
  5. DISSERVIZIO.
NOI DA SEMPRE SOSTENIAMO L'ABOLIZIONE DEL PORTA A PORTA A FAVORE DEL SISTEMA ISOLE ECOLOGICHE (ADOTTATO IN TUTTA EUROPA - VEDI POST BARCELLONA).

Questo significherebbe:

  1. Più pulizia.
  2. Meno spreco di denaro pubblico per la gestione del servizio.
  3. Meno costi del servizo = Abbassamento della Tariffa Rifiuti.
  4. Nessuna spesa extra oltre alla tariffa (Le cooperative non sono più necessarie).
ORA PASSIAMO ALLA VIABILITA'
Passeggiando ci ritroviamo in C.so Francia e ci fanno notare che prima dei lavori i lavori della metropolitana (altezza stazione metro Paradiso) una banchina separava il corso principale dal controviale. Al termine dei lavori non è stata più ripristinata.

Come si vede, per un lungo tratto l'assenza della banchina consente agli automobilisti che transitano in C.so Francia di immettersi nel controviale a velocità sostenuta e viceversa senza una regolazione semaforica. Questo rende il tratto pericolosissimo.

CHIEDIAMO LA COSTRUZIONE DELLA BANCHINA

Sempre a causa dei lavori sono stati chiusi e non ripristinati i canali di scolo dell'acqua piovana. Questo provoca un puntuale allagamento in caso di pioggia che rende quasi inagibile la strada.

CHIEDIAMO IL RIPRISTINO DEL CANALE DI SCOLO

METRO'
All'uscita della stazione metropolitana Paradiso in questi mesi sono state investite tre persone.

Per rendere questo attraversamento pedonale più sicuro:

CHIEDIAMO L'ATTRAVERSAMENTO PEDONALE RIALZATO

BARRIERE ARCHITETTONICHE

Appena usciti dalla Metro, percorrendo il marciapiede i due paletti bianchi e rossi (nella foto sotto) impediscono il transito a qualunque carrozzina.


Superando questa prima barriera architettonica ne ritroviamo subito un'altra.
Come mostrato nella foto sotto le erbacce ed il muretto impediscono, nonostante l'abbassamento del marciapiede, il passaggio della carrozzina.

Per rendere accessibile a "TUTTI" la metropolitana:

CHIEDIAMO L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SEGNALATE

PROBLEMA PARCHEGGI
Esiste nella borgata anche un grave problema di mancanza di parcheggi a causa dell'arrivo della metropolitana.

CHIEDIAMO ALL'AMMINISTRAZIONE DI STUDIARE UN PIANO PARCHEGGI PER IL QUARTIERE

DOPO QUESTA PASSEGGIATA NE FAREMO ALTRE!!!


LA SANDRETTO SI SALVA: 285 FAMIGLIE TIRANO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

RAGGIUNTA INTESA ALLA SANDRETTO

Siglato nella notte l’accordo tra i brasiliani della Romi, le rsu della Sandretto e i sindacati. Evitato il fallimento.


TORINO

Rientro di tutti i lavoratori, mantenimento della paga oraria di fatto e quindi del superminimo collettivo (circa 210 euro al mese per dipendente) e mantenimento delle attività industriali della Sandretto Italia. Sono queste le basi su cui è stato siglato nella notte l’accordo tra i brasiliani della Romi, le rsu della Sandretto e i sindacati al termine di una trattativa durata nove ore e seguita in diretta da tutti i 285 lavoratori dell’azienda che fin dalle 14 di ieri pomeriggio hanno manifestato davanti alla sede dell’Unione industriale di Torino. I punti dell’accordo, man mano che venivano redatti, sono stati sottoposti così al giudizio dell’assemblea dei lavoratori e con il loro assenso la trattativa è proseguita fino alla conclusione.


Nella sostanza, spiegano i sindacati, la multinazionale brasiliana, ha accettato l’impianto del precedente accordo siglato il 4 giugno scorso, che prevede il mantenimento delle attività industriali della Sandretto in Italia e l’assorbimento di tutti i 285 lavoratori nella Romi. Per la parte economica, l’intesa prevede il mantenimento del superminimo collettivo che vale circa 210 euro al mese per dipendente, e la sospensione del premio aziendale fino alla fine della cigs, che avverrà nel 2011, con l’impegno sottoscritto dalla Romi a concordare con le rsu l’entità del nuovo premio.


“L’accordo, vista la situazione della Sandretto a rischio fallimento, ha certamente aspetti positivi sull’occupazione – commenta Lino Lambendola, segretario della Fiom di Collegno – Manteniamo, però le riserve già espresse nei giorni scorsi per quanto riguarda il rilancio industriale della Sandretto in Italia, dato che Romi produce lo stesso tipo di presse, tecnologicamente meno evolute, in Brasile. Per questo, a partire dai prossimi giorni in cui dovremo concordare la cigs con la Regione, incalzeremo Romi sul piano industriale e vigileremo sul rispetto degli accordi”.


http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200806articoli/7300girata.asp


domenica, giugno 15, 2008

Viale Piemonte: luci dissestate e pericolose

Segnaliamo che alcune luci non sono fissate al terreno e sono pericolose. (Da notare anche lo stile inglese del manto erboso, ma questo è il meno).


Se un bambino giocando si appoggiasse ad una di queste lampade e gli cadesse in testa si potrebbe sfiorare la tragedia.

Chiediamo di intervenire rapidamente per risolvere questo problema.


mercoledì, giugno 11, 2008

COLLEGNO: SPECIALE AREA CENTRALE


VARIANTE N. 10, PARZIALE, AL P.R.G.C.
PROGETTO PRELIMINARE

ATTUAZIONE DEL COMPARTO B DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DENOMINATO “AREA CENTRALE”

La Variante 10 è diretta conseguenza dell’Accordo sostitutivo, relativo allo stesso “Comparto B”, stipulato in data 21 novembre 2007 ai sensi dell’art.11 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 (approvato con Deliberazione C.C. n. 104 del 27 settembre 2007)


Principali contenuti di rilevanza urbanistica dell’Accordo

La struttura del centro commerciale prevista dal P.P., compresa nel comparto “B” ed individuata con la sigla “U.M.I.b2”, dovrà prevedere la seguente composizione:

- n. 1 supermercato definito dalla vigente normativa regionale sul commercio MSAM3, con superficie massima di vendita di 1.800 mq.;

- n. 2 medie strutture, ciascuna con superficie di vendita compresa fra mq. 500 e 600;

- non meno di n. 7 esercizi di vicinato, comprese attività artigianali di servizio alla residenza e/o alla persona;

L’intervento edilizio dovrà prevedere un solo piano di parcheggio interrato per n. 304 posti auto pubblici (rispetto ai 263 previsti) e n. 200 posti auto privati (rispetto ai 341 previsti), con sostanziale incremento della dotazione pubblica.

Riarticolazione dei due edifici residenziali “in linea”

riduzione della superficie degli esercizi commerciali al Piano Terra

tale superficie sarà trasformata in terziario e ricollocata al Piano Primo, con
conseguente traslazione della residenza ai piani superiori



Sarà realizzata una scuola materna di n. 4 sezioni in luogo dell’auditorium

Il Comune di Collegno si impegna al rinnovo del P.P. e, qualora ricorrano le condizioni, alla redazione della eventuale variante contestuale di P.R.G.C., allo scopo di adeguarne i contenuti a quanto previsto nell’accordo sostitutivo

Al fine di attuare la complessiva riqualificazione della zona (comparti “B” e “D1”), la società Mosaico S.p.A. si farà carico anche della progettazione urbanistica per la formazione del P.P. dell’area CTR


La Variante di P.R.G.C.
Motivazioni generali

Il Piano Regolatore vigente assume come proprio ed incorpora il Piano Particolareggiato dell’Area Centrale approvato nel 1997

L’accordo è stato stipulato dopo la scadenza del periodo di efficacia del P.P., che nel frattempo è stato prevalentemente attuato, così da classificare l’intervento sul comparto B nella tipologia di “completamento”.

Questo è divenuto contenuto stesso del Piano Regolatore in quanto da questo recepito.

Occorre pertanto operare con una Variante al Piano Regolatore.
In particolare:
nelle Norme Tecniche di Attuazione del PRGC, l’ipotesi di mancata attuazione delle previsioni di P.P. non ha più ragione di essere in quanto, lo stesso, è stato ormai attuato salvo che per completamento;
la subordinazione dell’attuazione del comparto “B” mediante nuovo piano particolareggiato non
sarebbe legittima in presenza di compiuto definito assetto urbanistico e delle urbanizzazioni.


La Variante di P.R.G.C.
Contenuti

Modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore, scheda normativa “Santa Maria Regina Margherita”


Al punto 3 – “Motori di trasformazione – Il Piano Particolareggiato dell’Area Centrale di Collegno ed il Programma di riqualificazione urbana”
  • eliminazione della dicitura auditorium nell’elenco dei servizi del Piano Particolareggiato


Al punto 6.1 – “Modalità di intervento – interventi di modificazione del tessuto urbano”
  • eliminazione del primo capoverso e sua sostituzione con specifiche afferenti alla transizione normativa in merito all’attuazione degli ambiti di Piano Particolareggiato

Effetti sulle Norme Specifiche di Attuazione del Piano Particolareggiato “Area
Centrale”
In recepimento delle varianti apportate si intende modificato di conseguenza anche l’articolato normativo delle Norme Specifiche di Attuazione del P.P.


Effetti sugli elaborati cartografici del Piano Particolareggiato
In tutti gli elaborati grafici del P.P., relativamente al solo ambito del comparto B, si intendono modificate tutte le diciture e i contenuti con riferimento diretto alle Varianti apportate al testo normativo.
Ad es. per il comparto B in luogo della dicitura “auditorium” si legga “scuola materna” etc…


Modifiche apportate alle Norme Tecniche del Piano Regolatore
Elementi salienti

Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore, scheda normativa “Santa Maria Regina Margherita” - attraverso le integrazioni e/o modifiche ivi apportate (con esclusivo riferimento al comparto B) si producono riflessi sulle Norme di Attuazione del P.P.
All’interno delle NTA del PP, vengono interessati dalle modifiche gli artt. 1 – 2 – 5 – 6 – 8.

Art. 1 – Validità e modalità di attuazione del P.P., Tabella n. 2

Inserimento dell’
articolazione del centro commerciale così come riportata nell’accordo sostitutivo (comunque nel rispetto delle quantità totali di P.P.):

n. 1 supermercato MSAM3
con superficie massima di vendita di 1.800 mq;

n. 2 medie strutture
ciascuna con superficie di vendita compresa fra 500 e 600 mq;

non meno di 7 esercizi di vicinato
comprese attività artigianali di servizio alla residenza e/o alla persona.


Art. 2 – Contenuti progettuali del P.P., punto 3

Relativamente al Comparto B,
tutte le variazioni agli elaborati di Piano Particolareggiato valgono anche per la modifica dei contenuti della cosiddetta “soluzione conforme”.
Sempre per lo stesso comparto B, al fine di superare diverse incongruenze rilevate, la tavola 3 ha carattere prevalente rispetto agli altri elaborati grafici


Art.6 – Attuazione dei Comparti e delle Unità Minime di Intervento, punto b), sezione per il comparto B)

Per l’area a servizi posta a nord est del comparto B (Previsione di Opera Pubblica – P.O.P.) in luogo della realizzazione di un auditorium si prevede la realizzazione di una scuola materna.
Di conseguenza, in tutte le tavole grafiche, ovunque si legge “auditorium” si sostituisca con “scuola materna”.


Art.8 – Cubature, volumetrie e profili in pianta e in alzato, punto 5 (prescrizioni particolari)

Per il comparto B, l’edificazione è ammessa all’interno delle “aree private” individuate sulla
Tavola 3 del Piano Particolareggiato.
Le linee tratteggiate indicate nella stessa Tavola 3 rappresentano l’orientamento dei fronti edificati rispetto al viale centrale ed alla viabilità esistente. Nell’area con previsione di opera pubblica (P.O.P.) le stesse linee tratteggiate sono da intendersi stralciate.
Per il solo comparto B l’edificazione è consentita fino al raggiungimento dell’altezza massima ammessa per le singole U.M.I. (7 piani +- 1)
Per le autorimesse l’indicazione del secondo livello interrato è da intendersi come una possibilità realizzativa ammessa ma non obbligatoria.

VARIANTE N. 10, PARZIALE, AL P.R.G.C.
PROGETTO PRELIMINARE
ATTUAZIONE DEL COMPARTO B DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DENOMINATO “AREA CENTRALE”

FINE


Assessori così non va!!!

La lettera dell'assessore alla Qualità della Città Nicola Cappadonia non è ancora arrivata e siamo al 11 giugno 2008, doveva arrivare il 16 maggio 2008 e trattare i seguenti temi:

MOZIONI
  • Segnaletica Viale Certosa (mozione)
  • Pista Ciclabile P.za Che Guevara - Presentata in data 23/05/07
  • Rotonda (c.so Kennedy/ Via Di Vittorio) - Presentata 24/10/07
  • Orari Cimitero - Presentata in data 23/11/07
  • Parcheggio C.so Pastrengo - Presentata in data 10/12/2007
  • Parcheggio Via La Pira - Presentata in data 04/01/08
Ricordate???
Attendiamo ancora impazientemente...

http://informarecollegno.blogspot.com/2008/05/assesorato-alla-qualit-della-citt.html#links


Due mesi fa ho dato in maniera informale la documentazione di un nuovo sport riconosciuto ufficialmente dal CONI (softair: http://it.wikipedia.org/wiki/Softair) all'assessore alle Politiche Sociali e Qualità della Vita Susanna Ruzza, per vedere se si poteva creare uno spazio per questo sport nella nostra città, ella mi rispose: "leggerò la documentazione e ne discuterò con gli uffici e ti farò sapere...".

Ieri in data 10 giugno 2008 ho incontrato l'assessore in commissione e ho chiesto informazioni in merito alla documentazione fornitale due mesi orsono, mi ha detto:"Di Filippo non ti ho più visto e non ti ho detto nulla..." poi in modo sarcastico ha detto:"la nostra città è per la pace...".

Intanto rispondiamo che siamo nel 2008 e ricordiamo all'assessore Ruzza che per comunicare esistono i TELEFONI, i CELLULARI, le MAIL.

Ricordiamo inoltre che anche noi siamo per la PACE, quella con la P MAIUSCOLA, non quella di convenienza fatta solo prima delle elezioni politiche nelle manifestazioni di piazza pro PACE.

sabato, giugno 07, 2008

ICI Prima Casa: Chi paga e chi non paga

Vedi stralcio art. 1 del decreto legge:


Art. 1 (Esenzione Ici prima casa)

1. A decorrere dall'anno 2008 è esclusa dall'imposta comunale sugli immobili di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo.

2. Per unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo si intende quella considerata tale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, nonché quelle ad esse assimilate dal comune con regolamento vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 per le quali continua ad applicarsi la detrazione prevista dall'articolo 8, commi 2 e 3, del citato decreto n. 504 del 1992.

3. L'esenzione si applica altresì nei casi previsti dall'articolo 6, comma 3-bis, e dall'articolo 8, comma 4, del decreto legislativo n. 504 del 1992, e successive modificazioni; sono conseguentemente abrogati il comma 4 dell'articolo 6 ed i commi 2-bis e 2-ter dell'articolo 8 del citato decreto n. 504 del 1992.

(omissis)

Quindi l’esenzione dall’ICI riguarda:

1. l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo (ovvero quelle in cui il soggetto ha la residenza anagrafica, salvo prova contraria) e rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11;

2. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, posseduta nel territorio del Comune, a titolo di proprietà o di usufrutto, da cittadino italiano residente all'estero, a condizione che non risulti locata;

3. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, posseduta da un soggetto che la legge obbliga a risiedere in altro comune per ragioni di servizio, qualora l'unità immobiliare risulti non locata ovvero occupata da parenti entro il primo grado, i quali ivi abbiano la residenza anagrafica e la dimora abituale;

4. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, appartenente a cooperativa edilizia a proprietà indivisa adibita a residenza e dimora abituale dal socio assegnatario;

5. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, regolarmente assegnata dagli Istituti autonomi per le case popolari;

6. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto o altro diritto reale di godimento da anziano o disabile che acquisisce la residenza in istituto di ricovero o sanitario a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata;

7. l’unità immobiliare, rientrante nelle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11, del soggetto passivo che, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non risulta assegnatario della casa coniugale, a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del diritto di proprieta' o di altro diritto reale su un immobile destinato ad abitazione situato nello stesso comune ove e' ubicata la casa coniugale.

In tutti gli altri casi di unità immobiliari, rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, adibite ad abitazione principale del soggetto passivo, o ad esse assimilate per legge o per regolamento, si applica l’aliquota deliberata dal Consiglio Comunale, nonché la detrazione prevista per legge di € 103,29.

Si sottolinea, inoltre, che nel caso di cui al precedente punto 7., l’assimilazione all’abitazione principale della fattispecie ivi descritta, opera solo ed esclusivamente se il soggetto passivo non assegnatario della casa coniugale non sia titolare del diritto di proprieta' o di altro diritto reale su altro immobile destinato ad abitazione situato nello stesso comune ove e' ubicata la casa coniugale.

Pertanto, se un soggetto passivo non assegnatario della casa coniugale, ubicata nel Comune di Cagliari, possiede a Cagliari (a titolo di proprietà o di altro diritto reale) un altro immobile destinato a propria abitazione principale, dovrà applicare, in relazione alla propria quota sulla casa coniugale, l’aliquota prevista per gli altri immobili ad uso abitativo, ovvero l’aliquota del 6,5 ‰ (vedi aliquote deliberate).


ALIQUOTE DELIBERATE

Per poter usufruire delle aliquote agevolate

occorre presentare al Comune apposita comunicazione (secondo i moduli predisposti dall’Ufficio) contenente l’indicazione degli identificativi catastali, della rendita e dell’indirizzo dell’immobile per il quale si chiede l’agevolazione e la data da cui decorre l’agevolazione.

Tale comunicazione deve essere presentata nel periodo compreso tra il 2 maggio e il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di decorrenza dell’agevolazione.


In parole povere le categorie catastali in ROSSO pagano l'ICI, quelle in BLU non la pagano

Praticamente il POPOLO grazie a questo GOVERNO non paga più l'ICI sulla PRIMA CASA

VI RACCOMANDIAMO DI NON PAGARLA!!!


CATEGORIE CATASTALI
A/1 Abitazioni di tipo signorile
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati ubicati in
zone di pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche
e di rifiniture di livello superiore a quello dei fabbricati di
tipo residenziale.

A/2 Abitazioni di tipo civile
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con
caratteristiche, tecnologiche e di rifiniture di livello
rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di
tipo residenziale. Sono compatibili con la categoria anche
quelle unità immobiliari (minialloggi) di consistenza
notevolmente inferiore a quella propria delle abitazioni
di tipo civile, con caratteristiche costruttive, tecnologiche, di
rifinitura e dotazioni proprie della categoria.

A/3 Abitazione di tipo economico
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati di economia sia
per i materiali impiegati che per la rifinitura,e con impianti
tecnologici limitati ai soli indispensabili. Sono compatibili
con la categoria anche quelle unità immobiliari (minialloggi)
di consistenza inferiore a quella propria delle abitazioni di
tipo economico, con caratteristiche costruttive, tecnologiche,
di rifinitura e dotazioni proprie della categoria.

A/4 Abitazione di tipo popolare
Unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche
costruttive e di rifinitura di modesto livello e dotazione
limitata di impianti quantunque indispensabili.

A/5 Abitazione di tipo ultrapopolare
(in disuso)

A/6 Abitazioni di tipo rurale
(in disuso)

A/7 Abitazioni in villini
Per villino deve intendersi un fabbricato, anche se suddiviso
in più unità immobiliari, avente caratteristiche costruttive,
tecnologiche e di rifiniture proprie di un fabbricato di tipo
civile o economico ed essere dotato, per tutte o parte delle
unità imm. che lo compongono, di aree coltivate o no a
giardino.

A/8 Abitazioni in ville
Per ville devono intendersi quei fabbricati caratterizzati
essenzialmente dalla presenza di parchi e/o giardino edificati
in zone urbanistiche destinate a tali costruzioni o in zone di
pregio con caratteristiche costruttive e di rifiniture di livello
superiore all'ordinario.

A/9 Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici
Si iscrivono in questa categoria i castelli ed i palazzi eminenti
che per la loro struttura, la ripartizione degli spazi interni ed i
volumi edificati non sono comparabili con le unità tipo delle
altre categorie. Essi, ordinariamente, costituiscono una sola
unità imm. E' però compatibile con l'attribuzione della
categoria A/9 la presenza di altre unità, funzionalmente
indipendenti, censibili nelle altre categorie.


Per tutte quelle Categorie Catastali che non pagano l'ICI e' compreso nell'abolizione della tassa anche il primo BOX pertinenziale.